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25 Agosto 2022
9:26

Primo nido di tartaruga marina a Levanto: attesa la schiusa delle uova per settembre

Secondo i dati di temperatura ed umidità registrati sotto la sabbia, il "lieto evento" potrebbe verificarsi nelle prossime settimane.

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Continua l’attività di monitoraggio del nido di Caretta caretta sulla spiaggia di Levanto da parte del Gruppo ligure tartarughe marine e dei numerosissimi volontari, oltre 100, coinvolti che monitorano il nido h24 da un mese e mezzo.

In questi giorni, gli esperti dell’Acquario di Genova e dell’Arpal hanno recuperato i datalogger posizionati a 30 e 50 cm sotto la superficie sabbiosa che hanno registrato i dati relativi a temperatura e umidità utili per comprendere le condizioni ambientali relative alla deposizione e alla successiva schiusa.

In base ai dati raccolti e confrontandosi con i colleghi della Toscana che da anni si occupano delle numerose nidificazioni sul litorale toscano e nello specifico attualmente di un nido registrato una settimana prima di quello ligure, si ipotizza che la schiusa potrebbe avvenire a settembre, probabilmente nella seconda settimana del mese.

Come avverrà la schiusa delle uova

È quindi partita la fase preparatoria alla schiusa attraverso un briefing formativo con i volontari, il Comune e la Guardia Costiera. In vista della schiusa, è stata spianata la superficie sabbiosa dell’area del nido in modo da poter individuare più facilmente il cono di schiusa che si forma circa 24 ore prima dell’uscita dei primi esemplari.

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Nel momento in cui si formerà il cono, una sorta di avvallamento, verrà creato un corridoio ombreggiato dal nido al mare per proteggere maggiormente i piccoli nella breve strada che dovranno compiere dal nido all’acqua. Il comune di Levanto sta inoltre verificando la possibilità di diminuire l’illuminazione a partire dalla passeggiata per non confondere le piccole tartarughe e non rischiare di deviarle verso terra invece che recarsi diretti in mare.

A breve, verrà distribuito dallo staff del Parco delle Cinque Terre un depliant con le informazioni e le buone pratiche da attuare per facilitare la schiusa che verranno affisse anche intorno al nido insieme alle informazioni sulla nidificazione già presenti.

I bimbi hanno deciso: si chiama Alice la tartaruga che ha nidificato

Il sondaggio è stato lanciato dal comune di Levanto e si è concluso con l’estrazione di 293 schede dalle urne. Il sindaco aveva chiesto ai bambini fino ai 12 anni di suggerire un nome depositando un bigliettino all’interno degli otto contenitori installati negli stabilimenti balneari della cittadina. “Alice” ha raccolto 19 consensi, superando “Pietra” (13) e “Marina” (8).

Ma i suggerimenti hanno soprattutto evidenziato la fantasia e la creatività dei bimbi che hanno partecipato al sondaggio: molti non si sono limitati ad indicare un nome, ma hanno realizzato e consegnato disegni che ritraggono la tartaruga, in qualche caso persino motivando la loro scelta. Adesso per tutti Alice sarà il nome dell’esemplare di Caretta Caretta che ha allietato (e anche animato) quest’estate levantese: il nome sarà inserito nel logo realizzato dagli studenti dell’Ipsia Leonardo Da Vinci di Finale Ligure e concesso al comune di Levanto per un utilizzo personalizzato.

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Il tutto in attesa del “lieto evento” che a breve dovrebbe emozionare ancora di più la grande comunità che si è stretta attorno al nido e che si ritrova quotidianamente alla Pietra per “coccolare” e proteggere quella che sarà la numerosa prole di mamma Alice. Questa di Levanto è la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta in Liguria, dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale ligure.

A seguire passo passo le operazioni per la gestione e la tutela del nido tanti enti ed istituzioni: Acquario di Genova, ARPAL, Associazione Life on the sea ONLUS, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Università di Genova.

La tartaruga marina Caretta caretta

La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova, che vengono deposte nei mesi estivi e schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura; i piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr. In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria. Le tartarughe marine in genere depongono le uova nella spiaggia dove sono nate, ma stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi. I motivi sono principalmente legati al riscaldamento climatico e all’attività di protezione nei confronti di questi rettili che può aver determinato un aumento della popolazione.

A levanto è stato sistemato un datalogger che, posizionato sotto la superficie sabbiosa intorno al nido, registra i dati relativi a temperatura e umidità, dati che saranno utili a comprendere le condizioni ambientali relative alla deposizione e alla successiva schiusa. Lo spiega nel video Laura Castellano, responsabile del settore Mediterraneo, acque fredde, rettili e anfibi dell'Acquario.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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