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15 Marzo 2023
18:04

Prendeva animali in stallo e li teneva nel degrado: sequestrati 40 cani e 7 gatti a una donna di Pavia

Gli animali vivevano in condizioni igienico-sanitario molto degradate e la donna che li teneva in stallo, accogliendoli dal Sud Italia, è stata denunciata.

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Ben quaranta cani e sette gatti sono stati sequestrati nel Pavese dall'Agenzia di Tutela della Salute di Pavia in collaborazione con le guardie zoofile dell'OIPA, l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali. L'operazione si è conclusa in seguito a un'indagine partita lo scorso ottobre e che ha visto coinvolta una donna – denunciata poi alla Procura della Repubblica di Pavia – che deteneva tutti gli animali all'interno di un bilocale con un piccolo spazio esterno.

«Gli animali vivevano in un contesto igienico-sanitario molto degradato e sono stati affidati a strutture convenzionate, mentre un cane è stato ricoverato per accertamenti in una clinica veterinaria», ha spiegato il coordinatore delle guardie zoofile OIPA, Pierangelo Greggio. «Si tratta di una vicenda che insegna come si dovrebbe fare molta attenzione a chi si affidano animali in stallo, poiché la persona denunciata offriva stalli ad associazioni del Sud Italia».L'indagine era partita dalla denuncia di sparizione di un cane scomparso a Trento e dall'esposto di una donna che aveva affidato un cane microchippato alla "stallante".

«Richiesta la restituzione dell'animale, la persona che abbiamo denunciato si rifiutava di renderlo», ha spiegato ancora Greggio. «A seguito del rifiuto, l'intestataria del cane affidato in stallo ha presentato una denuncia querela a Savona. Le due indagini si sono incrociate e, dato il contesto degradato in cui erano detenuti gli animali, su autorizzazione della Procura di Pavia abbiamo eseguito con l'ATS il sequestro alla presenza del sindaco della cittadina, della polizia urbana e dei carabinieri della stazione locale. Tra gli animali vi era anche il cane che la stallante si era rifiutata di restituire».

Gli animali microchippati a nome delle associazioni che li avevano affidati alla donna saranno restituiti alle stesse, mentre i gatti, tutti privi di microchip, saranno dati in adozione dopo un periodo di osservazione. Purtroppo, come più volte abbiamo racontato su Kodami, la movimentazione non regolamentata di cani e gatti che dal Sud Italia vengono adottati al Nord, è un fenomeno spesso legato al maltrattamento, all'abbandono e al randagismo.

Attraverso le cosiddette "staffette", sia i randagi che i cani dei canili del Sud, vengono spediti al Nord tramite un circuito complesso quasi mai tracciabile e il finale non è sempre lieto. Proprio per questo, su Kodami abbiamo pubblicato "Staffette, dall'amore al business", la prima puntata delle nostre video inchieste de "L'ora blu", dove attraverso le testimonianze di istruttori, educatori cinofili, veterinari esperti in comportamento e con un viaggio a bordo di una staffetta legale, ci siamo chiesti e abbiamo provato a dare risposta ad alcune domande fondamentali per come comprendere e gestire questo fenomeno.

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