video suggerito
video suggerito
24 Luglio 2023
10:29

Polpette con lamette da barba nascoste all’interno: due cani rischiano la morte a Milano

È successo qualche notte fa nei giardinetti Carmelo Bene, in via Caracciolo a Milano, e poi la mattina successiva. Nel primo caso la pet mate è riuscita a togliere di bocca al cane la polpetta ferendosi lei, nel secondo caso invece il cane ha inghiottito la carne ma operato d'urgenza si è salvato.

Immagine

Una vicenda orribile, come sono tutte quelle che vedono i cani diventare vittime di una crudeltà che supera ogni immaginazione. In questo caso, di persone che volontariamente preparano una polpetta di carne mettendoci dentro una lametta per uccidere il cane o farlo soffrire in maniera straziante.

È successo qualche sera fa nei giardinetti Carmelo Bene, in via Caracciolo a Milano, dove una signora a spasso con il suo cane, quando si è accorta che il suo amico aveva raccolto da terra una polpetta di carne tritata, per togliergliela velocemente dalla bocca si è ferita con la lametta inserita nel cibo.

La donna ha chiamato subito i Vigili che una volta arrivati hanno preso la sua denuncia, ma essendo notte non si sono resi conto della presenza di altre polpette lasciate in giro. E, infatti, la mattina successiva un Labrador di 3 mesi ne ha inghiottita una. Il cane è stato portato immediatamente dal veterinario che ha provveduto ad operarlo e ora, fortunatamente, è fuori pericolo.

A denunciare l'accaduto, con un post pubblicato sui social è stato il consigliere comunale del Pd, Alessandro Giungi. «Questa è una vicenda che racconta di quanta crudeltà e follia ci sia in alcune persone» ha scritto il politico raccontando quello che era avvenuto, e mostrando l’avviso affisso nel parco dai vigili per allertare i pet mate a passeggio con i propri cani. Un’azione che definire soltanto odiosa, non basta, e che fa ipotizzare che l'unico motivo possibile per cui qualcuno potrebbe farcire delle polpette con le lamette, sia che non tollera i cani lasciati liberi nelle aree comuni e vuole quindi "punire" i loro umani di riferimento.

La questione delle polpette, in questo caso con le lamette dentro, ma solitamente avvelenate dentro le aree cani e non solo, non è né una leggenda metropolitana, né si tratta di casi sporadici: è purtroppo un fenomeno presente da tempo e non succede solo nell’hinterland milanese, ma ovunque, compresi giardinetti e aree cani del centro.

Immagine

Una pratica disumana che è difficile da fermare perché è difficile scovare i responsabili che potrebbero essere scoperti soltanto grazie alle immagini riprese dalle telecamere che, però, non vengono quasi mai installate vicino alle aree cani. La polizia locale, che viene chiamata in questi casi, accorre sempre rapidamente, ma più che apporre qualche segnalazione e rimuovere tutte le polpette sospette dall’area cani, non può fare altro che allertare l’attenzione dei pet mate.

Le polpette avvelenate sono una vera e propria piaga: gli effetti sui cani e sugli animali domestici sono devastanti perché contengono sostanze tossiche come veleni per roditori, pesticidi, prodotti chimici che possono portare fino alla morte soprattutto se il trattamento medico viene ritardato o non viene somministrato tempestivamente. E quando i poveri animali hanno la fortuna, si fa per dire, di salvarsi non si evitano però terribili sofferenze e disturbi gravi: vomito, diarrea, perdita di appetito e dolore addominale. Ma anche difficoltà respiratorie, convulsioni o crisi epilettiche nei cani, danni renali o epatici, gravi dolori e sofferenze fisiche e mentali.

È importante sottolineare, che nonostante la difficoltà di colpire i responsabili, questo atto così vile è comunque un reato anche se nella stragrande maggioranza dei casi viene punito con le stesse pene previste dagli articoli 544 bis e 544 ter che puniscono in generale il maltrattamento e l’uccisione di animali. A oggi, infatti, nel nostro Codice Penale non esiste una legge che punisca l'avvelenamento di animali vero e proprio e per ovviare a questa mancanza la Lega a febbraio ha depositato una proposta di legge in questo senso che, oltre a chiedere di inasprire le pene per chi abbandona, maltratta o uccide gli animali, chiede anche di introdurre il “reato di strage” per chi dissemina bocconi avvelenati ed esche killer.

Avatar utente
Simona Sirianni
Giornalista
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social