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14 Febbraio 2024
10:08

Polpette con una sostanza azzurra all’interno: allarme bocconi avvelenati in una colonia felina

Diciassette polpette con una sostanza azzurra all'interno sono state trovate vicino a una colonia felina di Brindisi. L'allarme bocconi avvelenati è partito da Stop Animal Crimes.

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Diciassette agglomerati di carne contenenti una sostanza azzurra. Il timore fondato che si sia trattato di un tentativo di avvelenamento nei confronti degli animali liberi che frequentano l’aria. Stop Animal Crimes Italia ha lanciato l’allarme sulla possibile presenza di bocconi avvelenati lasciati in un condominio a Brindisi, in via Cappuccini. Quelle che sono apparse ad occhio nudo come delle esche sono state consegnate ai servizi veterinari della ASL per procedere agli opportuni esami di laboratorio, a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, affinché si possano porre in essere tutte le procedure previste dalla legge.

«Sono stata allertata da chi si occupa della colonia – spiega a Kodami Antonella Brunetti, guardia zoofila di Stop Animal Crimes – parliamo di ragazzi che hanno provveduto con grossi sacrifici a sterilizzare tantissimi animali. La fortuna è stata che, per pura casualità, una delle persone che segue la colonia, nel portare del cibo ai gatti, si è accorta di ben 17 polpette grandi quanto un pugno, tutte disseminate lungo il perimetro del garage condominiale».

Le guardie zoofile dell’associazione hanno nel frattempo sporto denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Brindisi, chiedendo che vengano eseguiti accertamenti volti ad individuare il responsabile, anche attraverso l’acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area. Il neonato servizio di vigilanza zoofila ha altresì informato il Comune affinché attivi la procedura prevista in questi casi, che vede il coinvolgimento diretto del Sindaco. Laddove venga accertata la presenza di esche avvelenate bisognerà provvedere alla bonifica dell’area e alla segnalazione tramite appositi cartelli di pericolo. Il problema è che le esche sono state trovate in un’area privata e, sebbene la questione sia stata presa in carico dall’amministratore di condominio, bisognerà affidarsi al buon senso dei condomini anche per sostenere le necessarie operazioni di bonifica interne.

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La stessa associazione ha ricordato come ogni anno migliaia di animali muoiano a causa dell'ingestione di esche e bocconi avvelenati sparsi in giardini, vie pubbliche e spazi condominiali, secondo modalità non consentite dalla legge. Chi si rende responsabile di determinate condotte può essere perseguibile a norma degli articoli 544 bis e ter del codice penale per uccisione o per maltrattamento di animali, reati punibili anche con la reclusione. Reati e pene più severe sono altresì previste, per attentato alla salute pubblica, in quanto oltre che per gli animali, questi veleni costituiscono un pericolo anche per la salute e l’incolumità delle persone e dell’ambiente.

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«Ritengo l'accaduto di una gravità inaudita – conclude Antonella Brunetti – erano anni che non si assisteva a un episodio così brutto che, non solo ha esposto a rischio la vita dei numerosi gatti, ma hanno provocato un rischio anche per la pubblica incolumità, perché lì circolano anche i bambini che giocano all’aperto.  Ci sono anche condomini che fanno sgambare i propri cani nell'area condominiale. Speriamo che su questa situazione intervenga anche il Comune».

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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