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1 Ottobre 2021
14:33

Perché si dice “buon ponte dell’arcobaleno”?

"Buon ponte dell'arcobaleno" è una frase che spesso viene pronunciata in caso di morte di un animale per manifestare vicinanza, solidarietà e comprensione in un momento di grande dolore. Si tratta di una figura allegorica utilizzata per cercare di alleviare questo dolore e deriva da una leggenda che risale ai Nativi Americani.

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La morte di un compagno animale, è ormai provato anche scientificamente, è un lutto che provoca un dolore del tutto simile a quello provato nel perdere una persona amata. In momenti così dolorosi capita di sentire pronunciare una frase diventata ricorrente e altamente simbolica: “Buon ponte dell’arcobaleno". A molte persone è successo di sentirla, leggerla o usarla ma non tutti sanno perché si dice "buon ponte dell'arcobaleno" o "buon ponte" quando viene comunicata la notizia della morte di un animale.

Questa formula viene solitamente utilizzata per manifestare solidarietà e partecipazione al lutto. È un modo di dire che molte persone utilizzano per dare un contributo a chi deve gestire la sofferenza e il trauma causati dalla morte di un animale diventato un compagno di vita, che possono rivelarsi devastanti e che è importante affrontare nel modo giusto, riconoscendo l’impatto psicologico che hanno e prendendosi il tempo necessario per elaborarne la scomparsa.

Che cos’è il ponte dell’arcobaleno?

Quella sul “ponte dell’arcobaleno” è diventata una formula molto diffusa nell’epoca dei social network, e sembra avere radici antiche, anche se a oggi ancora non chiarissime. Il ponte dell’arcobaleno è una sorta di figura allegorica, un ponte che i cani attraversano al momento della morte per raggiungere quello che viene descritto come il loro paradiso. Deriva da una leggenda che viene fatta risalire ai Nativi americani: sarebbero stati loro a narrarla e poi a tramandarla con parole che si sono diffuse diventando quasi universali, pur con qualche variazione.

A prescindere dalle esatte parole, però, questa iconografia aiuta ad affrontare il dolore per la morte di un animale diventato compagno di vita e a elaborare il lutto proprio come accade quando si parla del paradiso per gli umani. La relazione che intratteniamo con un cane, un gatto o un altro animale domestico – con cui si condividono cioè vita, spazi ed emozioni – viene costruita con il tempo ed è un continuo scambio che si fonda su radici profondissime. Quando finisce si sente inevitabilmente il bisogno di celebrarla e onorarla, cercando allo stesso tempo di alleviare il dolore immaginando un luogo in cui l’animale è in pace, non soffre e attende di ricongiungersi con noi. Da qui la nascita di storie e leggende come quella del ponte dell’arcobaleno.

La leggenda del ponte dell’arcobaleno

Ecco la versione estesa e più comune sul web della leggenda del ponte dell’arcobaleno, di autore sconosciuto:

Proprio alle soglie del Paradiso esiste un luogo chiamato il Ponte dell’Arcobaleno. Quando muore un animale che ci è stato particolarmente vicino sulla terra, quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno. E’ un posto bellissimo dove l’erba è sempre fresca e profumata, i ruscelli scorrono tra colline ed alberi ed i nostri amici a quattro zampe possono correre e giocare insieme. Trovano sempre il loro cibo preferito, l’acqua fresca per dissetarsi ed il sole splendente per riscaldarsi e così i nostri cari amici sono felici: se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù, se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti così come li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati…

Qui i nostri amici che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa, ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto speciale che ha dovuto lasciarsi indietro. Così accade di vedere che durante il gioco qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina, tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano e le sue zampe iniziano a correre velocemente verso l’orizzonte, sempre più veloce.

Ti ha riconosciuto e quando finalmente sarete insieme, lo stringerai tra le braccia con grande gioia, una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso, le tue mani accarezzeranno di nuovo l’amata testolina e i tuoi occhi incontreranno di nuovo i suoi sinceri che tanto ti hanno cercato, per tanto tempo assenti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore.

E allora insieme attraverserete il Ponte dell’Arcobaleno per non lasciarvi mai più.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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