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28 Novembre 2022
14:14

Perché ai gatti non piacciono le porte chiuse?

La passione (o avversione, a seconda di come la si voglia vedere) dei gatti per le porte chiuse è cosa nota, ma non tutti sanno che dietro un comportamento che suscita spesso ilarità ci sono questioni evolutive.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Si apposta davanti a qualsiasi porta chiusa, la osserva per qualche istante e poi inizia a miagolare, a grattare o a saltare per raggiungere la maniglia: praticamente chiunque conviva con un gatto ha assistito, almeno una volta nella vita, a una scena di questo genere.

L'avversione dei gatti per le porte chiuse è cosa nota, ed è anche motivo di ironia e ilarità alla luce della dedizione con cui i felini domestici – e non solo – si dedicano a cercare di aprire gli usci serrati. Eppure dietro a quella che potrebbe sembrare una fissazione peculiare ci sono ragioni ancestrali, che molto derivano dall’evoluzione di questi animali.

Perché ai gatti non piacciono le porte chiuse

Il comportamento del gatto si è infatti evoluto per fare in modo che raggiunga liberamente ogni centimetro del territorio di sua pertinenza. La prima ragione per cui non ama le porte chiuse, quindi, è che quando se ne trova una davanti potrebbe percepirla come un blocco a percorsi che, per lui, è ovvio debbano restare accessibili. Da qui il miagolio insistente o il tentativo di aprirla grattando con le zampe: il fatto che la porta gli impedisca di raggiungere un punto specifico di quello che considera il suo territorio genera le proteste. E questo può accadere sia all'interno delle mura di casa sia per le porte che conducono all'esterno, soprattutto se il gatto è abituato a entrare e uscire liberamente e improvvisamente si ritrova impossibilitato  farlo.

Un'altra motivazione per cui ai gatti non piacciono le porte chiuse è che la porta rappresenta una barriera oltre cui non può vedere. Trattandosi di animali molto territoriali e molto attenti all'ambiente in cui vivono, il fatto di non averne sotto controllo ogni parte potrebbe renderlo insicuro, aumentando la frustrazione derivante dall’essere separato da qualcosa o qualcuno che lo interessa. Se poi la porta è lasciata solitamente aperta – e il passaggio è quindi di solito accessibile – lo stress di non sapere per quale motivo un'area sia diventata improvvisamente inaccessibile potrebbe aumentare, e spingerlo quindi a miagolare con maggiore insistenza.

Cosa fare se il gatto miagola davanti alla porta chiusa

Se la scenetta a molti potrebbe apparire divertente, ad altri esasperante (il miagolio potrebbe continuare sino a quando non si apre la porta), in realtà per il gatto è dunque fonte di stress, anche per il fatto di dover miagolare e chiedere l’intercessione degli esseri umani per farsi aprire ed esplorare cosa c’è al di là della porta chiusa.

Cosa fare, allora, per evitare che il gatto miagoli davanti alla porta chiusa? Chi ci convive ha ormai intuito che la soluzione migliore è anche quella più semplice: lasciare le porte aperte, o quantomeno averne una gestione prevedibile, in modo che il gatto sappia che una certa porta è chiusa o aperta in certi momenti della giornata e non altri. Con l’avvertenza che non tutti si adattano: per alcuni, se miagolano è ovvio che qualcuno prima o poi soddisferà il suo bisogno e aprirà la porta. In caso contrario, è molto probabile che il micio continuerà a mettere in atto le sue strategie per cercare di raggiungere l'obiettivo, ovvero vedere la porta aperta, sino a quando non "registrerà" la situazione.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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