
I cani sono noti per il loro eccezionale senso dell'olfatto, che svolge un ruolo cruciale nella loro percezione e rappresentazione del mondo. Fiutare instancabilmente l'ambiente circostante è un comportamento naturale e vitale per loro, ma può anche indicare alcune situazioni particolari legate al disagio, per esempio nei confronti di un referente relazionale.
Il cane, verrebbe da dire, è un "naso con attaccato dietro un sistema di locomozione": attraverso l’olfatto interpreta e conosce il mondo che lo circonda in un modo a noi incomprensibile ma può utilizzare questo comportamento – il fiutare – anche con fini comunicativi o per lenire una condizione di stress.
Perché un cane annusa insistentemente
Il fiuto del cane è uno strumento di esplorazione e comunicazione. Attraverso l'olfatto, i cani possono raccogliere informazioni dettagliate sull'ambiente, su altri animali e persone. Annusare consente loro di orientarsi, identificare cibo, pericoli potenziali, tracciare percorsi e ricevere informazioni da altri animali, uomo compreso. Il comportamento di fiutare insistentemente può essere semplicemente un'espressione di curiosità o un modo per comprendere meglio il proprio ambiente, o indagare profondamente un particolare elemento, che sia un oggetto specifico o una fragranza sconosciuta depositata su una superficie particolare.
Alle volte questo comportamento viene messo in atto in modo simulato dal cane per alleggerire la pressione e la tensione di una possibile interazione troppo assertiva o invadente. Per esempio alcuni cani fingono di annusare in un punto ottenendo così che un altro cane si incuriosisca e si distragga da loro. Ma non si tratta mai di un comportamento che si protrae a lungo, solitamente il cane ottiene abbastanza rapidamente l’effetto di distrazione desiderato, ma se così non fosse, solitamente opta per un’altra strategia, per esempio scavare con veemenza in un punto specifico. Ciò rientra nella comunicazione del cane, di cui abbiamo parlato più volte qui su Kodami.
Il fiuto del cane e le motivazioni di razza
Ci sono razze, in particolare quelle definite “da caccia”, che sono geneticamente predisposte a utilizzare intensamente il loro senso dell'olfatto. Razze come Beagle, Bloodhound e Pointer, per esempio, sono state selezionate per la loro capacità di tracciare odori su lunghe distanze. Questi cani possono avere un numero di recettori olfattivi significativamente più alto rispetto ad altre razze, e l'annusare è una parte fondamentale del loro comportamento e delle loro vocazioni. Le motivazioni che maggiormente coinvolgono questo senso sono la perlustrativa e l’esplorativa. Una ha a che fare con la mappatura di un territorio mentre l’altra è più specifica nell’analisi di un oggetto in modo dettagliato.
Le razze, o comunque i soggetti nei quali questa motivazione è particolarmente sviluppata, potrebbero essere più inclini a fiutare insistentemente come parte del loro comportamento naturale: per loro annusare è più di una semplice esplorazione, è un'attività gratificante e stimolante a livello cognitivo.
L’atto del fiutare, ossia l’analisi molecolare dell’ambiente, richiede un buon livello di concentrazione del cane e quando una particolare sostanza è difficile da discriminare rispetto agli altri odori ambientali, il cane è come se si isolasse in un altro mondo e il suo livello di reattività alle stimolazioni esterne si abbassa parecchio.
I nostri richiami potrebbero essere vani dato che il cervello del cane in questa attività è intensamente impegnato nell’analisi chimica e mette in secondo piano il senso dell’udito. È un po’ come quando noi siamo concentrati nella lettura di qualcosa che ci cattura molto e qualcuno prova a coinvolgerci in una conversazione o a farci una domanda: se siamo immersi nella lettura sarà difficile dare una pronta risposta. Non per nulla i cani specializzati dalla selezione artificiale in questo compito hanno tutti le orecchie ipertrofiche e a penzoloni, cosa che tra l’altro li aiuta a mandare in secondo piano i suoni (non che non li sentano) per meglio dedicarsi al loro incredibile naso.
Quando preoccuparsi
Sebbene fiutare sia un comportamento normale per i cani, ci sono momenti in cui potrebbe indicare un problema. Se un cane inizia a fiutare ossessivamente o mostra segni di ansia, stress, o cambiamenti comportamentali, potrebbe essere il momento di chiedere una consulenza ad un medico veterinario esperto in comportamento.
Il cane potrebbe adottare questo comportamento come strategia di coping nel tentativo di lenire il disagio: in psicologia animale, esse vengono studiate per capire come gli animali gestiscono lo stress ambientale, sociale o fisico. Le strategie di coping possono includere comportamenti come la ricerca di rifugio, grooming, comportamenti ripetitivi, eccetera. In questi casi, è importante considerare il contesto e le eventuali modifiche nell'ambiente o nella routine del cane, ma non si possono, a priori, escludere possibili problemi clinici che coinvolgono l’apparato respiratorio del cane. Infatti alcuni problemi di salute, come infezioni alle vie respiratorie o allergie, possono causare un aumento del comportamento di fiutare nei cani. In questi casi, il cane potrebbe fiutare di più perché sente un disagio fisico o perché continuamente stimolato da odori che generano preoccupazione in lui.
Naturalmente alle volte il comportamento potrebbe essere rivolto a sé stesso, per esempio quando un cane annusa insistentemente e senza sosta una parte del suo corpo. Anche qui l’interpretazione del comportamento è soggetta a diverse variabili, dalla più semplice, ossia il cane si è strofinato sopra qualcosa che gli ha lasciato un particolare addosso, oppure il cane sta cercando di capire, con l’olfatto, quello che gli accade proprio in quel punto del corpo.
Se si sospetta che il comportamento di fiutare sia legato a stress o ansia possono essere necessari interventi comportamentali, come l'aumento dell'esercizio fisico, l'arricchimento ambientale o, in alcuni casi, terapie comportamentali specifiche per lenire lo stato ossessivo del cane.
Curiosità sul fiuto del cane
Alle volte l’annusare in modo insistente del nostro cane potrebbe salvarci la vita. Ci sono diversi casi in letteratura, ma il caso della signora Gillian Lacey e della sua dalmata Trudy è stato pionieristico nel far scoprire la capacità dei cani di "rilevare" malattie: è avvenuto nel 1989. Fu pubblicato come il primo resoconto scientifico riguardante una diagnosi di melanoma facilitata da parte di un cane. Il cane della donna le annusava ossessivamente un neo sulla coscia, in modo così insistente da indurla ad andare a farsi controllare da un medico, scoprendo così il melanoma.
Da allora si sono registrati altri casi simili, come la vicenda di Danielle King e del suo Bull Terrier, Dave. Queste storie hanno indotto i ricercatori ad approfondire le abilità olfattive nei cani dando vita hai cosiddetti "Medical Detection Dogs”.
La ricerca in questo campo continua ad evolvere, evidenziando l'incredibile legame tra cani e umani e il potenziale impatto dei cani sulla salute umana, anche se nel nostro paese le cose sembrano andare a rilento, probabilmente più per questioni che potremmo definire “politiche” ed economiche che per le abilità dei cani, ma questa è un’altra storia che andrà approfondita in altre circostanze. Su Kodami abbiamo per esempio parlato di queste abilità in relazione alla pandemia da Covid-19.
In conclusione, mentre fiutare è una parte fondamentale e sana del comportamento canino, una comprensione approfondita delle ragioni dietro questo comportamento è molto importante soprattutto se si notano eccessi insoliti e prolungati di questa attività anche in contesti che normalmente non stimolerebbero il nostro compagno a quattro zampe.
D’altro canto non dimentichiamo che stiamo parlando di cani, animali macrosmatici, ossia che hanno un olfatto particolarmente sviluppato e sofisticato: quindi è possibile che una normalissima attività olfattiva possa apparire eccessiva ai nostri occhi, che invece siamo una specie microsmatica se paragonati a loro. Essere attenti ai segnali e al contesto può aiutare a garantire che il vostro cane sia non solo fisicamente attivo, ma anche mentalmente stimolato e felice.
Diamo troppo poco spazio ad incentivare questo tipo di attività nei cani, perdiamo magari la pazienza quando lui si sofferma su un odore per più di qualche secondo e lo trasciniamo via, spesso anche rimproverandolo. Non dimentichiamo, invece, con chi abbiamo a che fare: un cane è sostanzialmente un cervello olfattivo con le zampe!