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29 Novembre 2022
9:00

Ognuno al suo posto: status sociale e ranghi nei cani in una famiglia

Qualche consiglio su come districarci nella complessa architettura del sistema sociale in cui sono inseriti i cani all'interno della famiglia di oggi.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Quali sono le coordinate attraverso le quali comprendere lo status sociale di un cane all’interno di una famiglia? «Il mio cane è un prepotente, ha un carattere molto forte e vuole comandare sempre lui»…«Il mio è buono come il pane si fa fare tutto. Se entrano i ladri in casa gli fa pure il caffè»…«Il cane ascolta solo mio marito, quando gli chiedo qualcosa, a me non obbedisce mai».

Queste sono solo alcune delle frasi che si sentono pronunciare dalle persone che hanno un cane in famiglia. Frasi che possono essere interpretate in chiave sintomatica dei livelli di integrazione del cane nella sistemica di gruppo. Più tecnicamente ci danno l’idea del suo posizionamento sociale. Vediamo allora come analizzare questa complessa architettura di cui è costituita la relazione uomo-cane oggi.

Affiliazione

Il cane è uno dei mammiferi più complessi dal punto di vista sociale poiché analogamente all’essere umano è capace di grande flessibilità e spirito di adattamento. Per alcuni aspetti si tratta di una specie “opportunista”, capace di trarre vantaggio da ogni situazione, evitando per lo più l’uso della forza. La sua caratteristica sociale primaria è quella dell’affiliazione, ovvero, la tendenza naturale ad appartenere ad un gruppo.

Affinità

Dal momento in cui il cane si affilia significa che fa parte di una famiglia piuttosto che semplicemente appartenere ad essa. La vita del cane va analizzata però anche da un secondo livello di complessità sociale, l’affinità. A chi chiedo, cosa? Il cane è un grande osservatore delle dinamiche sociali e riesce a comprendere velocemente i gusti, le attitudini, le preferenze di ciascuno di noi. Saprà dunque orientarsi all’interno delle differenze e attraverso l’attivazione di strategie sociali di seduzione, sfruttarle a proprio vantaggio.

È  capace di perseverare fino ad arrivare a ritualizzare le sue richieste. Rivolgendosi e coinvolgendo nella vita quotidiana la specifica persona più disponibile ed adatta al compito, configura la sistemica delle affinità. Ciò potrà pure rappresentare un onere per l’umano coinvolto, tuttavia nell’acconsentire ne trarrà un maggiore beneficio sentendosi desiderato, esclusivo, scelto e dunque amato.

A chi chiedo di uscire in passeggiata? Con chi gioco quando mi annoio? Da chi mi faccio coccolare quando mi sento un pò giù? Con chi posso insistere per ottenere del cibo da tavola? Il cane sa infatti cosa aspettarsi da ciascuno. Sa benissimo dove lo porteremo in passeggiata  ma anche quale sarà il livello di fiducia e libertà che gli verrà concesso dall’uno e dall’altro, chi gli permetterà di incontrare ed interagire con gli altri cani o chi per paura  lo terrà sempre al guinzaglio ecc…

Ruolo

Il ruolo è uno degli aspetti sociali maggiormente dibattuti sul cane da compagnia. In casa, infatti, sembra aver smarrito completamente la sua identità di cane. Ora che il  nostro cane non svolge nessun lavoro, quale ruolo occupa all’interno del sistema familiare? Il suo ruolo principale è quello della vestale. Custode delle mura domestiche. È il membro del gruppo che rimane a casa quando tutti gli altri sono fuori, dispersi nei diversi impegni. Ricopre il compito affiliativo più importante ai giorni d’oggi, quello di rinsaldare i legami affettivi con calore e gioia. Chiunque rientra in una casa trova il cane felice dil accoglierlo.

Rango

Tradizionalmente è un valore quantitativo di potere che un soggetto possiede rispetto agli altri (il maschio alpha). Alla luce delle nuove conoscenze in ambito etologico si può dare una nuova lettura del rango. Il cane non ha un’organizzazione gerarchica e rigida del gruppo all’interno del quale esercitare dominanza, quanto piuttosto a partire da una leadership condivisa (generalmente un diunvirato maschio-femmina, maschio-maschio) costruisce sottogruppi  attraverso una rete di relazioni di affinità. Il rango rappresenta il valore affettivo e simbolico che il cane possiede per la famiglia.

Cosa si è disposti a fare per lui pur di tenerlo all’interno del gruppo? Si progettano le vacanze in funzione delle sue caratteristiche? Si evita di fare esperienze che sarebbero per lui stressanti? Si progettano le giornate anche in sua funzione? Si decide di abitare una casa anche in  funzione delle sue esigenze di spazio? Nel cane dunque, il rango è un valore quantitativo non tanto di potere, quanto di espressione del livello di integrazione all’interno della famiglia.

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David Morettini
Educatore e istruttore cinofilo CZ
Laureato in Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Firenze, educatore e istruttore cinofilo. Sono docente SIUA e di altre scuole di formazione cinofila, e docente nei master universitari di istruzione cinofila e medicina comportamentale. La mia missione è quella di formare persone che sappiano lavorare nel pieno rispetto della dignità e dell’intelligenza del cane, tutelandone l’autonomia e non la dipendenza dall’essere umano.
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