;)
«Non possiamo restare a guardare, il momento in cui viviamo necessita di rivedere le scelte anche di un’Istituzione come l’Ordine degli Avvocati di Milano e di farne di nuove e innovative». Antonino La Lumia, presidente dell’Ordine spiega così a Kodami la creazione della prima e unica in tutta Italia, “Commissione Diritto degli Esseri Animali”.
«Sono molto soddisfatto del fatto che anche in questo campo l’Ordine di Milano abbia dimostrato di essere all’avanguardia e al passo con i tempi. Dare rilevanza ai diritti degli animali è fondamentale se si vuole aprire la nostra professione al futuro. Questo tema, sono certo, avrà nei prossimi anni uno sviluppo molto importante. È davanti ai nostri occhi ogni giorno, basti vedere la crescita delle persone amiche degli animali, me compreso del resto che amo il mio Schnauzer nano come un familiare. A prescindere, però, dall’aspetto sentimentale, sono sicuro che ci sia anche un importante aspetto di carattere professionale».
Per questo dopo la rigenerazione della Commissione per l’Ambiente, che già esisteva, il nuovo Consiglio ha ritenuto fosse giusto dare spazio anche a una Commissione autonoma dedicata ai diritti degli animali con l’intento di creare di nuove competenze per l’avvocatura e quindi di aprire di nuovi spazi professionali.
;Resize,width=270;)
«Siamo convinti che l’ambito del diritto degli animali abbia grandi potenzialità ora e nel futuro. La commissione, che ha già una sua struttura e un coordinatore, l’avvocato Ettore Traini, si occuperà principalmente di formazione, nel senso che tratterà tutte quelle tematiche che in un certo qual modo intersecano il rapporto fra uomo e animale. Quindi settori del diritto civile, penale e anche internazionale. Questo sarà il focus principale. Nel convegno che abbiamo appena tenuto, primo evento formativo organizzato dalla neo Commissione, si è parlato, per esempio, degli aspetti comparatistici dello status degli animali, ma anche della tutela degli animali alla luce della modifica dell’Art.9 della Costituzione».
Il tema degli eventi formativi non sarà ad uso esclusivo degli avvocati, ma diversi appuntamenti saranno anche aperti al pubblico: «È un argomento talmente trasversale che si presta tranquillamente ad essere anche divulgativo. Poi, però, ci saranno proprio delle iniziative collaterali che riguarderanno prevalentemente il rapporto tra cittadini e animali, eventi che avranno l'obiettivo di mettere sempre di più a contatto l’avvocatura con la città e le sue esigenze a riguardo».
«In sostanza – conclude La Lumia – il nuovo Consiglio ha voluto incentrare la propria azione istituzionale su un dato specifico: contribuire a consolidare una cultura professionale che abbia una forte componente di contemporaneità. L'avvocato deve essere consapevole del fatto che non vive nell’iperuranio, ma nella società in cui opera. Deve essere capace di interpretarne le evoluzioni e deve essere in grado di rispondere alle esigenze della collettività, visto che siamo l’unica professione che ha una sua rilevanza costituzionale. Oggi si usa e spesso si abusa del termine sostenibilità: ma cosa vuol dire esattamente? Significa essere consapevoli che non possiamo più nascondere come fosse polvere sotto al tappeto determinati temi che invece sono la quotidianità di ciascuno di noi. Non possiamo farlo come cittadini, ma nemmeno come avvocati perché significherebbe precludersi nuovi spazi professionali. Sono convinto, infatti, che la professione evolverà solo se come avvocatura saremo capaci di cominciare a ragionare con la testa del 2023, ovvero capendo il nuovo contesto sociale e politico attuale e ciò che mette al centro delle sue priorità: diritti, come quelli degli animali, che prima erano soltanto abbozzati e che invece sono diventati fondamentali».
