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18 Luglio 2023
11:57

Morto Lucky, il cane star di “Dalla parte degli animali” adottato dall’onorevole Brambilla

Lucky, il meticcio adottato dall’onorevole Michela Brambilla e diventato co-conduttore della trasmissione “Dalla parte degli animali”, è morto: una brutta malattia se lo è portato via in pochissimo tempo.

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È stato uno dei cani più amati della tv, simbolo del riscatto dei tanti meticci senza tante speranze abbandonati per strada, al quale in un attimo è cambiata la vita. Ma il simpaticissimo Lucky, diventato praticamente co-conduttore della trasmissione “Dalla parte degli animali” insieme all’onorevole Michela Brambilla, non c’è più.

Una brutta malattia se lo è portato via in pochissimo tempo, lasciando orfani anche tutti i suoi fan che si erano affezionati a quel cagnolino "titolare" di varie rubriche nella trasmissione della domenica, amato dai bambini e da tutti negli studi televisivi.

Recuperato per strada e adottato nel 2012 da Brambilla, Lucky è diventato a suo modo una star della tv. Era stato scelto proprio per far capire ai telespettatori come l'adozione nei canili e nei rifugi a differenza dell’acquisto possa cambiare la vita di tanti animali senza casa e, al contempo, la vita di tanti umani che si mettono all’ascolto della storia che il loro nuovo compagno ha da raccontare.

Molto triste per questa perdita così rapida, la piccola Stella, anche lei co-conduttrice della trasmissione che ha dedicato al cane un addio molto tenero: «In ogni momento mi giro per vedere se ci sei… perché ogni cosa mi parla di te… Ti voglio tanto bene Lucky. Buon ponte, amore mio». Riferendosi al ponte dell'arcobaleno, il posto dove la leggenda vuole che  vadano gli animali dopo il loro percorso sulla terra.

Un momento terribile sia che l'addio sia rapido oppure no, perché lasciar andare un compagno di vita del genere è davvero molto difficile. Le sensazioni e le emozioni che si provano sono così intense che è complicato spiegarle a chi davanti a noi guarda incredulo i nostri lucciconi mentre raccontiamo loro la nostra perdita di un membro animale della famiglia.

E sarà proprio perché non si riesce a descrivere bene ciò che si prova in quel momento che ancora molte persone ti giudicano quasi con sospetto se non ti riprendi velocemente dalla morte di un animale domestico. Ma quello che queste persone non capiscono è che il dolore è forte perché quell’animale per colui che lo perde non era solo un animale.

Per questo non bisogna vergognarsi di chiamarlo lutto perché è esattamente quello di cui si tratta visto che quella che si è creata con il proprio animale è stata una relazione basata su una connessione emotiva profonda, fiducia, comunicazione non verbale e supporto reciproco. Una connessione tale, da dover elaborare che se ne dovrà fare a meno.

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Simona Sirianni
Giornalista
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