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24 Marzo 2022
10:38

Lucky e gli altri: storie di animali salvati dai Vigili del Fuoco ucraini

I vigili del fuoco ucraini sono in prima linea per salvare molti degli animali domestici intrappolati. Uno di questi è Lucky, un coniglio intrappolato in una casa del centro andata a fuoco.

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I Vigili del Fuoco ucraini sono in prima linea. Sta a loro salvare molti degli animali domestici intrappolati. Uno di questi è Lucky, un coniglio. Era ospite di una casa a Kharkiv. A causa del bombardamento russo una casa del centro è andata a fuoco. L’incendio è divampato all’ultimo piano di una palazzina residenziale di tre piani.

Improvvisamente, spiegano i Vigili del Fuoco, tra il fumo e il buio uno dei soccorritori ha notato delle piccole orecchie che spuntavano dietro al divano. Era Lucky, con baffi e pelliccia bagnati, che tremava. Portato fuori dalla casa in fiamme, uno dei pompieri ha cercato di scaldarlo e rassicurarlo. I proprietari dell’appartamento non sono stati ritrovati e i Vigli del fuoco lo hanno adottato. Ora, tra un'emergenza e l'altra, si stanno prendendo cura di lui. E non a caso, lo hanno chiamato Lucky: in inglese "fortunato".

«Siamo tutti responsabili di chi abbiamo addomesticato. Quindi, per favore, non lasciate indietro i vostri animali, perché anche loro hanno il diritto di vivere la loro vita in modo sicuro e sereno», spiegano i vigili ucraini.

Martedì, invece, un incendio simile ha colpito Odessa, anche se gli stessi soccorritori non hanno ancora individuato la causa. Al mattino i vigili sono stati chiamati per spegnere le fiamme scoppiate in un edificio residenziale di via Koblevska. Le 6 unità antincendio e i 32 soccorritori hanno salvato due gatti e un piccolo roditore.

Il conflitto tra Russia e Ucraina sta avendo il mondo pet tra le vittime della crudeltà umana. Moltissimi i rifugiati che stanno portando via cani e gatti, tante ancora le emergenze soprattutto nelle strutture di ricovero rimaste senza alcuna cura. Kodami sta continuando a raccontare il conflitto raccontando storie come quelle di Tatyana, che ha viaggiato dall’Ucraina a Perugia insieme a 58 cani, un’odissea durata quattro giorni. O con appelli, come quelli per il canile di Borodyanka, che non è entrato nel corridoio umanitario per aiutare i profughi. E così di tutti gli oltre 500 cani e gatti lì rinchiusi si sa ancora poco e niente.

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