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27 Febbraio 2023
17:10

Morte della moglie di Lino Banfi, la figlia: «Buon viaggio piccola donna con i cani al guinzaglio»

Lucia Zagaria è mancata mercoledì scorso e con il marito condivideva una sconfinata passione per gli animali. Un amore tale che la figlia Rosanna, durante l’ultimo saluto alla madre ha preso la parola per ricordare tutte le cose belle fatte dalla donna per gli umani, ma soprattutto per gli animali.

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Che Lino Banfi sia una persona sensibile è cosa risaputa, così come non è un segreto il grande amore che l’attore prova per gli animali. Ciò che è meno noto è che anche la moglie Lucia Zagaria, mancata mercoledì scorso, avesse una sconfinata passione per gli animali.

Un amore tale che la figlia Rosanna, durante l’ultimo saluto alla madre nella Parrocchia di Sant'Ippolito a Roma il 23 febbraio scorso, nel quartiere dove la coppia viveva da anni, ha preso la parola per ricordare tutte le cose belle fatte dalla donna per gli umani e anche per gli animali. 

Come quando, per esempio, con il marito Lino avevano deciso di devolvere l'intero ricavato dei regali delle loro nozze d'oro ad alcune associazioni animaliste o quando, racconta la figlia «mi hai fatto scavalcare il cancello di una villa abbandonata per liberare un cane incatenato e siamo scappate con lui in braccio facendomi rischiare l’infarto».

Ma tanti sono anche i cani e gatti recuperati dalla strada dalla moglie di “nonno Libero”. «Li prendevi, li facevi sterilizzare e cercavi loro una famiglia – ha raccontato Rosanna – Portavi le scatolette per le strade, dicevi che di inverno i gatti altrimenti non avrebbero mangiato».

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Lucia Lagrasta, il suo cognome da nubile, aveva incontrato Lino Banfi a Canosa di Puglia quando lei aveva 13 anni e lui 15. Da allora non si erano mai più lasciati: sessant’anni di matrimonio.

Si è quasi sorpresa la figlia di vedere così tanta gente al suo funerale, pur sottolineando però che «se pur vero che sei la moglie di un famoso attore, chi ti ha conosciuto ti ha amato. Quante volte hai diviso la minestra con la tua vicina che aveva meno possibilità di te?».

I coniugi Banfi erano nella zona dove vivevano da 60 anni e tutti conoscevano Lucia che aveva 85 anni ed era malata di Alzheimer. «Quella piccola donna con i cani al guinzaglio – l'ha descritta Rosanna – che c’era sempre con noi, ci accompagnava ovunque, ci prendeva a scuola e ci portava in giro», ha raccontato ancora la figlia addolorata.

Lino Banfi che con la moglie ha condiviso davvero tutto e più che mai l’amore per gli animali. Spesso testimonial per le campagne contro l’abbandono dei cani, durante la pandemia era stato promotore insieme ad altri personaggi dello spettacolo della campagna #Noinonsiamocontagiosi lanciata dalla Croce Rossa insieme all’Ordine Medici Veterinari di Roma contro le fake news sulla possibilità che cani e gatti potessero infettare gli umani con il Covid-19.

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E poi, naturalmente, diventando pet mate di tre cagnoline: Gilda una Chihuahua piccolissimo ma per nulla cane da borsetta, Bettina, una vezzosa Yorkshire molto viziata e Marta la trovatella di circa nove anni, molto timida e molto riservata.

Le tre cagnoline vennero presentate qualche anno fa durante la trasmissione “Dalla parte degli animali” che portò le telecamere in casa Banfi per far conoscere le vere padrone di casa. A raccontare la loro vita era stato proprio Lino Banfi che di Bettina aveva detto essere viziata, sopratutto sul cibo e sui grattini. Marta, invece, arrivata nel giardino della famiglia dalla strada, aveva mezza lingua e l'attore avrebbe voluto chiamarla proprio così, trovando l’opposizione schierata di moglie e figli. Infine Gilda, che nonno Libero chiama simpaticamente “topermann” per via dell’essere piccola come un topo aveva però secondo l’attore le potenzialità di un Dobermann.

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Simona Sirianni
Giornalista
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