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7 Luglio 2021
13:05

Migliaia di firme per dire “no” ai vetturini a Firenze sono nelle mani del presidente del Consiglio comunale

Il cavallo che lo scorso 14 giugno ha sbattuto in piazza della Signoria, a Firenze, contro l'auto del ministro dell'Interno ha fatto balzare alle cronache, ancora una volta, il tema dei vetturini nei centri storici delle città. Gli animalisti non ci stanno a vedere i cavalli mentre fanno questo servizio, che è una sorta di taxi 'a trazione ippica'. E proseguono nella loro battaglia: l’Ihp, l’Italian horse protection, dopo aver lanciato una petizione su Change.org ha presentato le 35.000 firme ottenute direttamente al presidente del Consiglio comunale della città, Luca Melani.

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Il cavallo che lo scorso 14 giugno ha sbattuto in piazza della Signoria, a Firenze, contro l'auto del ministro dell'Interno ha fatto balzare alle cronache, ancora una volta, il tema dei vetturini nei centri storici delle città. Gli animalisti non ci stanno a vedere i cavalli mentre fanno questo servizio, che è una sorta di "taxi a trazione ippica". E proseguono nella loro battaglia: l’Ihp, l’Italian horse protection, dopo aver lanciato una petizione su Change.org ha presentato le 35.000 firme ottenute direttamente al presidente del Consiglio comunale della città, Luca Melani.

Nel capoluogo toscano sono una dozzina i vetturini, chiamati anche ‘fiaccherai'. Dodici professionisti che negli anni sono diventati una realtà caratteristica del centro. «Firenze è una città civile e matura, non può consentire che ancora nel 2021 i cavalli vengano sfruttati per trasportare turisti in carrozza nelle vie del centro: è una forma di abuso sugli animali che sono costretti ad un'attività forzata, in un contesto del tutto inadeguato e pericoloso», ha spiegato Sonny Richichi, presidente di Ihp, che sulle migliaia di firme raggiunte, ha commentato: «Il risultato che abbiamo ottenuto è andato oltre le nostre migliori aspettative, a testimonianza di una sensibilità ormai largamente diffusa fra i cittadini che per gli animali chiedono rispetto e tutela»

«Al sindaco Dario Nardella e alla Giunta – ha proseguito il presidente di Ihp – chiediamo di aprire immediatamente un tavolo di confronto, al quale sederci insieme anche ai fiaccherai, per trovare la strada migliore che consenta di superare questa arretratezza portando Firenze al livello di civiltà che merita. Siamo pienamente consapevoli del fatto che quello dei fiaccherai è un lavoro, che con questo lavoro molte famiglie si sostengono e non è certo nostra intenzione creare danni economici a una determinata categoria di lavoratori, soprattutto in un momento complesso come quello attuale. Ma le soluzioni, se si vuole, si trovano».

Richichi chiede al Comune di Firenze di seguire gli esempi di Verona, Montreal e Chicago, incentivando la riconversione delle carrozze trainate da cavalli con mezzi elettrici. Una proposta, dunque, che passerebbe attraverso una radicale trasformazione dei fiaccherai e delle loro vite.

A Roma invece, dopo che il Tar del Lazio ha dato ragione agli operatori, bocciando il regolamento del Comune che prevedeva lo spostamento dei vetturini nei parchi, il sindaco Virginia Raggi ha firmato un'ordinanza per evitare che le classiche carrozzelle possano girare in città nelle ore più calde. Ora è permesso solo dopo le 18 e a una temperatura che non superi i 25 gradi.

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