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5 Aprile 2022
17:31

Mia, la gatta intrappolata nel Castello Ducale. Il suo umano: «Ci rimane solo un’ultima chance»

Mia è una gatta rimasta intrappolata da sedici giorni nel Castello Ducale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Dopo numerosi tentativi, la sua famiglia non è ancora riuscita a salvarla.

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Lei si chiama Mia ed è una gattina di un anno e mezzo che da sedici giorni è intrappolata in un anfratto del Castello Ducale di Sessa Aurunca, paese in provincia di Caserta, in Campania.

I suoi pet mate, il professore Bevellino, insegnante nel liceo della città, e la moglie sono in grande angoscia per le sorti della loro bella micia, che sembra impossibile da avvicinare: «Non riusciamo a capire come ci sia arrivata in quel posto. Il giardino del Castello lei lo conosce, perché noi abitiamo proprio lì attaccati. Era solita, infatti, fare le sue passeggiatine serali, ma poi tornava sempre tranquillamente».

Questa volta, però, a casa non è tornata: «Quindici giorni fa è uscita come sempre, ma non è rientrata. Subito ci siamo preoccupati molto perché non era da lei. E così ho messo un annuncio sul mio account Facebook spiegando cosa era successo, sperando che qualcuno avvistandola potesse aiutarmi a ritrovarla».

Fortunatamente, dopo due giorni, Bevellino viene a scoprire dove è rimasta bloccata Mia e da quel momento in poi ha cercato tutti i mezzi possibili per riuscire a farla scendere. Ma finora non c’è stato verso. «Abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco, i quali sono venuti subito e si sono arrampicati fin su con una scala per cercare di individuare la gattina e poterla prendere. Ma niente».

A quel punto il professore decide di muoversi autonomamente: «Mi sono fatto prestare una scala da un amico e sono salito io più volte, confidando sul fatto che vedendomi, Mia mi si avvicinasse, ma nulla, anche in questo caso si ritira sempre indietro. A quel punto ho chiamato il Comune, ma gli operatori mi hanno detto che il cestello che potrebbe arrivare fino all’anfratto non è disponibile al momento».

Nel frattempo anche gli animalisti sono stati messi al corrente della situazione e sono stati loro a chiamare gli agenti della Forestale: «Sono venuti e anche loro hanno sollecitato il Comune. Intanto io ho messo una piccola passerella di legno, appoggiandola da terra fino al buco. È vero che rimane molto in discesa, ma i gatti mi hanno detto che non dovrebbero avere paura… e invece niente nemmeno con questa. Ora abbiamo un’ultima chance, la gabbia trappola, poi dopo non so più davvero cosa fare. Grazie a due volontarie gentilissime, Elisa Esposito e Paola Volpe, che si sono subito attivate, la gabbia è già arrivata. A questo il Comune deve assolutamente fornirci il cestello».

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Intanto Mia si affaccia, ma appena vede del movimento, si ritira indietro. «Abbiamo davvero fatto di tutto. Forse con delle impalcature, ma è impossibile perché bisognerebbe ancorarle al Castello, ma in quel caso dovrebbe intervenire la Sovrintendenza ai Beni Culturali e chi ne esce più… povera Mia. Sa, sui social qualcuno mi ha scritto che ci sono cose più importanti. Ma che significa, la mia gattina è lì, bloccata immagino magari anche spaventata. Ma che ne sanno quelli che non hanno animali…».

Al momento Bevellino sale fino all'anfratto per mettere il cibo e l’acqua alla gatta sperando che mangi, cosa che sembra fare: «Mi hanno consigliato anche di lasciarla senza mangiare per qualche giorno, in maniera che spinta dall’istinto decida di scendere. Macché. L’altra sera ero di nuovo lì con acqua o crocchette. È così brutto non poter fare niente e pensarla lì dentro a quel buco. Pensi che è arrivata per caso sul nostro terrazzo che avrà avuto sì e no pochi mesi. Era piena di vermi e così l’abbiamo fatta curare e da quel momento non ci siamo più lasciati. Spero davvero di poterla vedere ancora accoccolata sulle mie gambe».

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Simona Sirianni
Giornalista
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