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1 Dicembre 2021
13:13

Lupus in bufala, il manuale per difendersi dalle fake news sul lupo

Life WolfAlps Eu ha prodotto un manuale che ha l'obiettivo di abituare i lettori ad informarsi in maniera consapevole, favorendo così la coesistenza con il lupo, una specie che ha da sempre un importante valore simbolico.

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Il lupo è una specie che diventa spesso protagonista di bufale e false notizie che si diffondono rapidamente soprattutto attraverso i social, rendendo così il confine tra realtà e fantasia difficile da definire con chiarezza. Per imparare a smascherare le fake news, il team di Life WolfAlps EU, in collaborazione con Facta.news, un progetto online di fact-checking che si occupa di individuare notizie false, ha prodotto un apposito manuale chiamato Lupus in Bufala. 

All'interno della guida, scaricabile gratuitamente dal sito di Life WolfAlps EU,si trovano numerosi esempi di notizie false che sono circolate negli ultimi anni, ma anche metodi adatti per contribuire in prima persona alla condivisione di notizie verificate e corrette.

«Il lupo è una specie dal potente valore carismatico riguardo alla quale rischiano di diffondersi informazioni basate sui sentimenti invece che sui fatti – spiega Laura Scillitani, esperta di comunicazione scientifica e componente del team di Life WolfAlps EU – Per avere un'idea chiara di chi è davvero però, dobbiamo prima di tutto imparare a conoscerla e fare in modo che non faccia più leva sulle nostre paure. Dall'altra parte deve essere chiaro che il lupo non è un affettuoso cagnolino, perché anche questa visione allontana dalla conoscenza animale concreto, ovvero quello con cui conviviamo».

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luoghi comuni e false credenze sul lupo

Il contenuto del manuale: definizioni e decostruzione dei falsi miti

Per delineare un quadro completo sul fenomeno delle fake news sul lupo, il manuale fornisce innanzitutto una definizione dei termini legati ai diversi metodi utilizzati per generare notizie false, distinguendo ad esempio le bufale create e diffuse con l’intento specifico di colpire qualcuno o qualcosa (disinformation), da quelle generate senza questo intento (misinformation). A seguire vengono elencate alcune informazioni corrette sulla specie legate all'aspetto dell'animale, alla sua alimentazione e al suo comportamento: «Ogni informazione presente è ovviamente basata su conoscenze scientifiche che divulghiamo con l'obiettivo di decostruire i falsi miti – spiega Scillitani – Un esempio delle leggende più diffuse è la convinzione che i lupi ululino alla luna, mentre invece lo fanno sia di giorno che di notte, talvolta coinvolgendo l’intero branco e si tratta di un comportamento che serve a rafforzare il legame tra i membri».

Un ulteriore tema che viene trattato in questa parte del testo è quello legato al rapporto che la specie ha con l'uomo. Per alcune persone infatti, la presenza dei lupi nei boschi del nostro paese rappresenta un motivo per cui evitare la natura. In realtà, come viene confermato dai tecnici che si sono occupati di Lupus in Bufala, si tratta di una specie estremamente diffidente nei nostri confronti che, a parte alcuni sporadici casi, ci considera come una minaccia da evitare.

Cinque strumenti concreti per distinguere la verità dalla fantasia

«Al giorno d'oggi online esistono strumenti pratici e gratuiti che permettono di verificare se le immagini sono reali o meno – spiega l'esperta – Spesso basta confrontare la foto con altre immagini presenti sul web per scoprire che in realtà riguardano avvistamenti avvenuti in altri luoghi e in altri giorni».

I consigli che vengono elencati nel manuale per imparare a smascherare le bufale sono 5 e prendono spunto dai passaggi riportati sul sito di First Draft, un progetto nato nel 2015 che si occupa di contrastare la scorretta informazione online.

  1. Sviluppare un senso critico: perché la notizia è stata scritta? C’è un
    tentativo di persuadere il lettore verso un determinato punto di vista o
    l’intento di vendere un determinato prodotto?
  2. Controllare la fonte: chi è l’autore dell’articolo? Il contenuto è originale?
  3. Controllare data e luogo: quando è stato creato il contenuto? Dove è stato
    creato?
  4. Controllare il contesto: l’immagine o i video mostrati sono effettivamente
    quello che suggeriscono di essere?
  5. Cercare la motivazione: perché il contenuto è stato creato? C’è una precisa
    reazione che il contenuto vuole ottenere da parte degli utenti?

«Non vogliamo convincere le persone che convivere con il lupo sia meraviglioso, ma crediamo che questa specie possa essere uno spunto di riflessione per imparare a informarsi correttamente anche in ambiti non strettamente legati alla natura – afferma Scillitani – Abituarci ad avere un approccio critico è la strada da seguire per essere in grado di avere una vera e propria opinione individuale».

LIFE Alpine Young Ranger: insieme al lupo per scoprire la biodiversità

Il Progetto transnazionale Life WolfAlps, che dal 2019 si occupa di migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone e di costruire inoltre soluzioni condivise insieme alle popolazioni che abitano l'arco alpino, ha in progetto di continuare questo importante percorso legato alla comunicazione destinando i prossimi progetti anche ai più giovani.

«Durante la primavera del 2022 partiranno molte iniziative che coinvolgeranno i bambini e i ragazzi – conclude Scillitani – Una di queste è il progetto LIFE Alpine Young Ranger, durante il quale ci occuperemo di distribuire dei pass per i parchi e per i musei in cui i bambini potranno farsi timbrare il loro passaggio e partecipare anche ad attività in cui, attraverso il lupo, potranno entrare in contatto con le tematiche legate al valore della biodiversità e creare così una rete internazionale di "giovani ranger" che possano ispirare la prossima generazione di amministratori delle aree protette».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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