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24 Gennaio 2024
16:03

L’inaspettata “amicizia” tra uno sciacallo dorato e una famiglia di volpi svelata dalle fototrappole

In Germania un maschio solitario di sciacallo dorato ha frequentato per mesi una volpe rossa e i suoi cuccioli, condividendo con loro il cibo e comportandosi come se fosse parte della famiglia. Le immagini di questa insolita amicizia sono state catturate dalle fototrappole.

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Lo sciacallo dorato interagisce con la volpe e i suoi cuccioli. Foto da Böcker et al., 2024

Dal sud-ovest della Germania arriva un'insolita e sorprendente storia di amicizia tra specie diverse. Con una nota scientifica pubblicata sulla rivista Mammal Research un gruppo di ricercatori segnala infatti di aver ripreso, documentato e studiato uno sciacallo dorato solitario che ha frequentato ripetutamente e per quasi un anno una famiglia di volpi rosse, una madre e i suoi cuccioli, condividendo con loro cibo e interazioni sociali positive.

Le fototrappole hanno infatti catturato e documentato numerose interazioni sociali tra lo sciacallo e la famiglia di volpi (Vulpes vulpes), un comportamento insolito e scarsamente documentato che ha lasciato sorpresi gli scienziati. Questa curiosa "amicizia" è stata documentata tra agosto e settembre del 20220 e da maggio ad agosto del 2021, un lasso di tempo troppo lungo e che va ben oltre gli incontri occasionali che avvengono tra questi due canidi in natura.

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Uno sciacallo dorato

Le immagini catturate dai ricercatori, hanno infatti svelato momenti davvero intimi e inediti, come se lo sciacallo fosse diventato a tutti gli effetti parte della famiglia. Nel corso del periodo di studio, sono state registrate ben trentadue osservazioni di interazioni sociali interspecifiche, tra cui appunto la condivisione di cibo raccolto dallo sciacallo e altri comportamenti sociopositivi tra il maschio e la volpe femmina con i suoi cuccioli, come salutarsi e strofinarsi la testa a vicenda.

Questa insolita relazione solleva però una serie di domande affascinanti sull'etologia e sulla coesistenza di queste due specie, talvolta in competizione tra loro, e più in generale sul comportamento interspecifico dei canidi selvatici. Secondo gli autori, è possibile che sia stato, almeno in parte, l'isolamento sociale del maschio di sciacallo a favorire in un certo senso questa insolita e straordinaria relazione.

La Germania, infatti, rappresenta attualmente il margine dell'areale dello sciacallo dorato (Canis aureus) in Europa centrale e in quel territorio non sono ancora stati osservati altri individui della stessa specie. Solitudine parte, tuttavia, interazioni e collaborazioni interspecifiche come questa senza dubbio rare, ma non così uniche, soprattutto quelle che coinvolgono i canidi, tra i mammiferi dalle più spiccate abitudini sociali.

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Lo sciacallo e la volpe "catturati" dalle fototrappole. Foto da Böcker et al., 2024

Qualche hanno fa era stato per esempio osservato un lupo grigio indiano (Canis lupus pallipes) che si era unito a un branco di cuon (Cuon alpinus), canidi dal mantello fulvo diffusi in Asia Centrale, meridionale e sudorientale. Per non parlare poi della straordinaria relazione che si instaura molto spesso tra i coyote (Canis latrans) e i tassi americani (Taxidea taxus), che spesso collaborano per andare a caccia insieme.

Oppure ancora la collaborazione che si instaura tra i lupi etiopi (Canis simensis) e i gelada (Theropithecus gelada), una specie di primate che ha imparato a convivere e a tollerare con i predatori aiutandoli a catturare i roditori. E mentre gli studiosi si interrogano ancora sul significato e sui motivi di questa nuova insolita amicizia, le immagini che arrivano dalla Germania ci offrono uno sguardo inedito e unico sulla vita e le interazione segrete degli animali selvatici in natura.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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