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3 Ottobre 2021
9:36

Legato a un sacco di pietre e buttato nel fiume, così è stato ucciso un cane nel lago di Garda

Legato a un sacco di pietre e gettato nel lago di Garda. Così è morto un cane e la polizia locale sta indagando per risalire a chi possa aver compiuto un atto così brutale. Non è la prima volta che accade in Italia, purtroppo. Anche il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, ha denunciato l’accaduto sulla propria pagina Facebook.

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Un corpo galleggia sul lago di Garda. Qualcuno lo guarda da lontano e, preoccupato, chiama le Forze dell’ordine. Una volta arrivati gli agenti della Polizia locale del piccolo Comune di Torri del Benaco, in Provincia di Verona, fanno una macabra scoperta: è un cane. Si trovava a una quindicina di metri dalla riva. I sommozzatori dei Vigili del fuoco di Bardolino sono intervenuti e sono stati in grado di recuperarlo dalle acque. Ma in quel momento è arrivata l’ennesima conferma che si è trattato di un gesto crudele: una volta portato a terra, si sono resi conto che era stato legato a un sacco pieno di pietre. Il cane non aveva microchip.

Gli agenti stanno continuando le indagini per capire chi e perché abbia commesso questo gesto. Fondamentali potrebbero essere anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nei paraggi. Intanto, è partita una denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali.

«Più bestie delle bestie non potevano esserlo, perché chi lo ha fatto era consapevole», tuona il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra. Nel piccolo paese di 3mila abitanti la comunità è ancora scossa. È stata l’amministrazione stessa a denunciare l’accaduto sulla propria pagina Facebook. «Brutta scoperta», hanno commentato in via ufficiale dall’amministrazione. E tantissimi sono stati i commenti di sdegno nei riguardi di chi ha commesso questo gesto criminale.

L'intera comunità è senza parole. Ma non è la prima volta che ciò avviene: fiumi e laghi sono stati già in passato al centro di questi assassini. Da Nord a Sud, la memoria va a Gemma e Isacco, due Pastori trovati morti in un torrente tra Roma e Frosinone proprio un mese fa e a quegli esemplari soccorsi ormai troppo tardi sul fiume Volturno e sull'Irno, in Campania. In questi ultimi due casi è stata tangibile la mano umana: uno era stato legato ad alcuni pesi, l'altro era stato chiuso in una valigia.

Kodami, come sempre, non pubblica le foto del corpo del cane: non crediamo che immagini violente e lesive della dignità di un essere vivente siano un contributo necessario oltre la cronaca e la denuncia di quanto accaduto. 

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