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29 Ottobre 2021
17:38

Cinque cuccioli abbandonati davanti alle telecamere: una donna condannata a Lecce

Le telecamere l’hanno pizzicata mentre apriva l’auto e abbandonava cinque cuccioli di cane che aveva chiuso in una scatola di cartone. Aveva deciso di lasciarli senza acqua né cibo, davanti all’ingresso del canile di Copertino, in Provincia di Lecce. In quel momento ha pensato di alzare i tacchi e andarsene via con la stessa macchina. Una pigiata d’acceleratore e passa la paura, avrà pensato. Invece proprio per quel gesto, commesso sotto una registrazione a ciclo continuo, le è costato una multa di 4mila euro.

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Le telecamere l’hanno pizzicata mentre apriva l’auto e abbandonava cinque cuccioli di cane che aveva chiuso in una scatola di cartone. Aveva deciso di lasciarli senza acqua né cibo, davanti all’ingresso del canile di Copertino, in Provincia di Lecce. In quel momento ha pensato di alzare i tacchi e andarsene via con la stessa macchina. Una pigiata d’acceleratore e passa la paura, avrà pensato. Invece proprio quel gesto, commesso sotto una registrazione a ciclo continuo, le è costato una multa di 4mila euro.

La donna abita a Porto Cesareo, sempre in Salento, e le forze dell’ordine sono riusciti a ritrovarla grazie alla targa della macchina. Il tribunale di Lecce l’ha condannata per il reato di abbandono di animali previsto dall’articolo 727 del codice penale. Nel giudizio si era costituita parte civile anche l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, con gli avvocati Claudia Ricci e Vincenza Raganato.

Oltre al pagamento dell’ammenda di 4 mila euro e alle spese legali, la donna dovrà dare ad Enpa 5 mila euro per risarcimento del danno. Per Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Ente di protezione degli animali, questa è una «vittoria importante» che «punisce finalmente un reato che, purtroppo, troppo spesso rimane impunito ma che è una vera piaga del nostro Paese, soprattutto in alcune zone: l’abbandono».

Rocchi spiega che quest’estate «c'è stata una vera emergenza: l’abbandono dei gatti è aumentato del 60%». Per quanto riguarda i cani, invece, l’osservatorio di Enpa ha notato un «aumento delle cessioni del 17%».

Tra le cause principali di chi ha scelto di portare un cane in canile c’è il ricovero (53%) o la morte dei proprietari anziani e nessun parente disposto a prendersi cura dell'animale (62%). «È molto alto il dato delle cessioni dovute all’aggressività dell'animale (53%), ma, in alcuni casi, sono bastati graffi o piccole contusioni per giustificare l’allontanamento», ha aggiunto Rocchi.

Ogni anno sono circa 50mila i cani che vengono abbandonati in Italia. Quest'anno Kodami ha realizzato una video inchiesta proprio su questa orribile piaga che nell'anno della pandemia non è diminuita.

Se se ne trova uno in strada sono diverse le azioni che si possono compiere. La prima è non fargli mettere paura. Di sicuro sarà un po’ inquieto e confuso. Se è in una situazione di pericolo, perché magari si trova in una condizione da cui non riesce a muoversi (in uno strapiombo, per esempio), è fondamentale chiamare i vigili del fuoco che saranno in grado di metterlo in sicurezza. Se sta vagando lungo una strada, invece, è essenziale contattare le forze dell’ordine (la polizia locale, i carabinieri, la polizia di Stato), per chiedere un intervento. Loro possono controllare se ha o meno il microchip che lo associa al suo compagno umano. In un canile sanitario l’animale può poi essere curato e rimesso in sesto. In questi giorni, se ci sono i presupposti, può essere riaffidato al pet mate.

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