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3 Dicembre 2023
10:07

Le stelle serpentine sono capaci di apprendere, seppure prive di cervello

Le stelle serpentine, echinodermi privi di un vero e proprio cervello, dimostrano straordinaria capacità di apprendimento attraverso l'esperienza, sfidando l'idea tradizionale che l'intelligenza sia legata alle dimensioni cerebrali.

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È comune pensare che l'intelligenza sia direttamente legata alla presenza e alle dimensioni del cervello. Tuttavia, un recente studio sfida questa concezione. Le stelle serpentine, echinodermi simili alle più familiari e note stelle marine, sono prive di cervello ma dimostrano la straordinaria capacità di apprendere attraverso l'esperienza. I risultati dello studio osno stati pubblicati sulla rivista Behavioral Ecology and Sociobiology.

Le stelle serpentine, o Ophiuroidea, sono una classe appartenente al phylum Echinodermata e sono partenti strette delle stelle marine. Solitamente si ritirano sotto le rocce, nelle fessure dell'oceano o addirittura scavano nella sabbia, trascorrendo gran parte del loro tempo in questi rifugi.

Curiosamente, queste timide creature marine non possiedono un cervello distinto; al contrario, presentano corde nervose lungo ciascuna delle loro cinque braccia sinuose, le quali si uniscono per formare un anello nervoso nelle vicinanze della bocca. Non esiste, quindi, un vero e proprio centro di elaborazione in quanto ogni cordone nervoso è indipendente dall'altro. «È come se invece di un capo ci fosse un comitato», spiega l'autrice principale Julia Notar, che ha svolto la ricerca come parte del suo dottorato di ricerca in biologia nel laboratorio del professor Sönke Johnsen alla Duke University.

Un gruppo di scienziati ha scoperto che questi straordinari animali possono imparare dalle loro esperienze, nonostante la mancanza di un cervello sviluppato. Per testare questa capacità, hanno studiato per 10 mesi il comportamento di 16 esemplari di Ophiocoma echinata. Una metà degli esemplari è stata alimentata durante un periodo di oscurità di 30 minuti, mentre l'altra metà è stata nutrita molte ore dopo un periodo di oscurità della stessa durata, ma sotto le normali luci diurne. Inizialmente, gli animali rimanevano nascosti quando le luci si spegnevano, ma nel tempo hanno creato una forte associazione tra l'oscurità e l'ora dei pasti, reagendo come se il cibo fosse imminente ed emergendo dai loro nascondigli ogni volta che le luci si spegnevano .

Le stelle avevano imparato una nuova associazione: le luci spente significavano che era probabile che arrivasse il cibo. Non avevano bisogno di annusare o assaggiare il cibo per reagire. Il semplice fatto di percepire l'abbassamento delle luci era sufficiente per farli uscire dai loro nascondigli. Questo fenomeno è noto come condizionamento classico, in cui diversi stimoli vengono associati attraverso un processo di apprendimento. Una simile dinamica è presente nella vita umana, come nel caso del suono ripetuto di un telefono che diventa legato a notifiche specifiche, generando un riflesso automatico di controllare il dispositivo in attesa di messaggi o aggiornamenti.

Notar ha espresso entusiasmo per i risultati, sottolineando che il condizionamento classico non era stato precedentemente dimostrato in modo definitivo in questo gruppo di animali. Afferma che la scoperta suggerisce che le stelle serpentine non sono solo creature che puliscono il fondale oceanico, bensì sono animali sensienti capaci di anticipare i predatori o prevedere la disponibilità di cibo grazie alla loro capacità di apprendimento. Per il futuro, Notar si propone di approfondire la comprensione di come queste creature imparino e memorizzino informazioni, considerando il loro sistema nervoso diverso da quello umano come un punto chiave di indagine.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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