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21 Settembre 2023
17:54

Dicrocoelium dendriticum, il parassita più intelligente di sempre

In natura esistono molti parassiti capaci di controllare i comportamenti dei propri ospiti, ma nessuno è tanto furbo quanto Dicrocoelium dendriticum. Un nuovo studio ha dimostrato che questo trematode non solo prende il controllo del cervello delle formiche, ma modifica il loro comportamento in base alla temperatura.

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La manipolazione del comportamento dell'ospite da parte dei parassiti, al fine di favorire la loro trasmissione successiva, è un fenomeno diffuso nella natura. Un esempio straordinario di questo fenomeno coinvolge il trematode Dicrocoelium dendriticum, il cui ciclo di vita è notevolmente complesso e inizia con la presa del controllo del cervello di una formica. Ma c'è di più: un team di ricercatori ha scoperto che la capacità del parassita di manipolare la formica è ancora più sofisticata di quanto si pensasse in precedenza. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Behavioral Ecology.

In natura sono noti diversi casi di parassiti che prendono il controllo della mente dei loro ospiti. Ne è un esempio Ophiocordyceps unilateralis conosciuto anche come "fungo delle formiche zombie" che prende possesso del corpo della sfortunata formica costringendola a spostarsi verso il luogo ideale per la crescita dell' "ospite" per poi essere uccisa e divorata. Un altro fenomeno sorprendente è legato al fungo responsabile della pericolosa sindrome del naso bianco nei pipistrelli. Questo fungo provoca l'interruzione del loro letargo, costringendoli ad emergere durante l'inverno alla ricerca di cibo. Purtroppo, a causa delle basse temperature e della scarsità di insetti disponibili come fonte di nutrimento in quel periodo dell'anno, molti di questi pipistrelli incontrano una morte tragica per fame o a causa delle condizioni climatiche avverse.

Nel caso di Dicrocoelium dendriticum, il parassita assume il controllo completo del corpo della formica, costringendola a salire su un filo d'erba e a fissarsi saldamente ad esso grazie alle sue potenti mascelle. Questa azione rende l'insetto più visibile ai predatori, come bovini o cervi, il che è un vantaggio per il trematode. Nel caso in cui la formica venga mangiata, esso può passare a un secondo ospite.

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Il team di ricercatori ha scoperto che le skill di questo temibile parassita sono molto più elevate di quanto si pensasse. Si è visto, infatti, che è capace di regolare con estrema astuzia il comportamento del suo ospite. "Durante le fresche ore del mattino e della sera, momenti della giornata durante i quali gli erbivori pascolano, ordina alle formiche di arrampicarsi. Quando inizia a fare troppo caldo, comanda loro di scendere dal filo d'erba per evitare i forti raggi del sole", spiega Brian Lund Fredensborg, professore associato.

Per giungere a questa sorprendente scoperta, il team ha osservato attentamente centinaia di formiche infettate nelle foreste di Bidstrup, vicino a Roskilde, in Danimarca. Questa osservazione ha rivelato che il comportamento delle formiche cambia in base alla luce, all'umidità, all'orario del giorno e alla temperatura. Quando la temperatura era bassa, era più probabile che le formiche si trovassero sulla cima di un filo d'erba. Al contrario, quando la temperatura aumentava, esse tornavano verso il suolo.

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È innegabile che ci troviamo di fronte a un parassita incredibilmente astuto e ingegnoso. Tuttavia, i ricercatori ammettono che rimangono ancora molte domande senza risposta. "Ora sappiamo che la temperatura svolge un ruolo chiave, ma dobbiamo ancora scoprire quali sostanze chimiche compongano il misterioso cocktail utilizzato dal parassita per trasformare le formiche in ‘zombie'", afferma Fredensborg.

La complessità di questo fenomeno continua a stimolare la curiosità scientifica, evidenziando quanto ancora ci sia da imparare sulle straordinarie strategie di sopravvivenza e adattamento che la natura ha sviluppato nel corso dell'evoluzione. I ricercatori, infatti, evidenziano che vi sono moltissimi altri esempi in natura di parassiti che alterano il comportamento degli animali. Pertanto, questi organismi nella catena alimentare svolgono un ruolo sicuramente molto più cruciale e determinante di quanto si possa pensare. Questo è il motivo per il quale è fondamentale studiare i loro cicli vitali e i meccanismi sui quali si basa il parassitismo. In fin dei conti sono esseri viventi come tanti altri, quindi perchè discriminarli?

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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