Le iene che hanno imparato a catturare anche i piccoli uccelli creando scompiglio nello stormo

In Namibia, alcune iene maculate si sono specializzate nella caccia dei piccoli uccelli che si radunano in massa vicino alle pozze d'acqua. Non era mai stato osservado e descritto prima un comportamento di caccia del genere.

29 Marzo 2024
18:14
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Le iene maculate sono predatrici estremamente versatili e intelligenti, lo dimostra l’incredibile varietà di animali che riescono a catturare con successo, dai grandi erbivori delle savane come zebre e antilopi, fino a specie più piccole come altri mammiferi e rettili. Queste estrema flessibilità si può estendere, addirittura, anche ai piccoli uccelli, un comportamento inedito osservato e descritto per la prima volta in maniera dettagliata da un gruppo di ricercatori in un nuovo studio recentemente pubblicato su Food Web. Lo fanno tuffandosi e creando scompiglio all'interno dei grandi stormi posati a terra.

Gli scienziati del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research (Leibniz-IZW) e della University of Ljubljana, in Namibia, hanno infatti scoperto che alcune iene maculate (Crocuta crocuta) hanno imparato a specializzarsi con successo nella caccia dei quelea beccorosso (Quelea quelea), piccoli uccelli tessitori molto comuni nell’Africa sub-sahariana. Sono diventate talmente brave da riuscire a catturare e a mangiare un uccello ogni tre minuti. Quasi nessun altro carnivoro possiede una dieta talmente diversificata come quelle delle iene maculate.

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Alcuni momenti della caccia ai quelea beccorosso. Da Portas & Krofel, 2024

In base alla popolazione e alla regione, queste eccezionali predatrici possono cacciare in gruppo gnu, antilopi e altri grandi erbivori, ma anche struzzi, fenicotteri, rettili, altri carnivori. All’occorrenza, si nutrono ovviamente anche di animali già morti, dalle giraffe agli elefanti fino ai bufali. Fino a oggi, tuttavia, erano pochissime le osservazioni di iene che si nutrono di uccelli passeriformi, solitamente troppo piccoli e rapidi a fuggire in volo per essere catturati da un predatore terrestre.

Nonostante ciò, le iene maculate che vivono nell'Etosha National Park, nel nord della Namibia, non sembrano preoccuparsene più di tanto, e hanno imparato con successo a inseguire, catturare o spingere in acqua i piccoli quelea beccorosso che radunano in massa per abbeverarsi. Questo comportamento è stato descritto per la prima volta con tanto di foto e video che mostrano le abilità e la tenacia di questi mammiferi. In appena due giorni di osservazioni, sono state infatti filmate e fotografate diverse iene che inseguivano gli uccelli in volo o che li raccoglievano da terra o dalla superficie dell'acqua, divorandoli interi.

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Tra maggio e agosto, migliaia di quelea beccorosso migrano e si radunano vicino alle pozze d’acqua in Namibia, dove vengono presi di mira dalle iene

Una singola iena può catturare in media un uccello ogni tre minuti. Queste osservazioni forniscono quindi nuove preziose informazioni sul comportamento e sulla dieta della iena maculata, nonché sulle sue flessibili tecniche di caccia, visto che non era mai stato documentato finora nulla del genere. Le iene si confermano quindi carnivori estremamente versatili e adattabili, capaci di sfruttare all'occorrenza qualsiasi opportunità di predazione, anche le più impensabili ed insolite.

In totale, i ricercatori hanno osservato 38 catture riuscite, con un tasso medio di successo individuale di 21 uccelli catturati ogni ora. Non è chiaro se si tratti di un comportamento appreso da un singolo clan o se possa trattarsi di un’abitudine diffusa in tutta l’Africa, poiché le osservazioni erano limitate a una singola pozza d'acqua. Tra maggio e agosto, migliaia di quelea beccorosso migrano e si radunano in massa vicino a queste in Namibia. Qui ricercatori e autori dello studi, Ruben Portas e Miha Krofel, conducono regolarmente ricerche sul campo per studiare diverse specie, approfondendo soprattutto le interazioni tra carnivori e spazzini e come questi si adattano alle specifiche circostanze.

E indubbiamente, come dimostrano le immagine, queste iene hanno trovato un nuovo e ingegnoso modo per ottenere "cibo facile" da una preda decisamente insolita e inattesa.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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