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9 Agosto 2023
13:42

Alcuni uccelli tropicali hanno imparato a seguire le formiche per cacciare con più facilità

Gli uccelli tropicali della Guinea Equatoriale hanno imparato a cacciare seguendo le "formiche guidatrici", che vagano nel sottobosco alla ricerca di insetti e altri invertebrati di cui loro vanno ghiotti.

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Alethe castanea. Foto di Lars Petersson

Capita a tutti di ammirare la straordinaria intelligenza e astuzia degli animali mentre li osserviamo in documentari. I polpi, ad esempio, sono capaci di ricoprirsi il corpo di conchiglie, o altri detriti, per creare una corazza attorno a se che li protegge dagli attacchi dei predatori. Gli uccelli tropicali della Guinea Equatoriale, invece, hanno sviluppato una tecnica intelligente per la ricerca del cibo: invece di scrutare gli alberi, scansionano il terreno alla ricerca delle "formiche guidatrici" (Dorylus sp.), che a loro volta sono in cerca di insetti e i vermi del sottobosco. Seguendo le formiche, gli uccelli possono individuare più facilmente le loro prede e catturarle con precisione. In un nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati al 59ᵗʰ Annual  Meeting of theAssociation for Tropical Biologyand Conservation, un team di ricercatori ha voluto studiare più da vicino questo comportamento per poterlo analizzare e descrivere con maggiore precisione.

«Gli sciami di formiche emettono suoni ronzanti e "tick tick tick". Se si ascolta bene, si possono udire anche i cinguettii degli uccelli che comunicano tra loro nelle vicinanze dello sciame», spiega Luke L. Powell, ricercatore dell'Università di Porto in Portogallo. È evidente, quindi, che gli uccelli seguono le formiche, ma non sono troppo chiare le dinamiche del loro "rapporto". Per scoprirlo il primo passo da fare è quello di individuare i nidi delle formiche. Per questo i ricercatori nel 2020 hanno passato settimane intere a scrutare il terreno alla ricerca di formiche in una foresta vicino a Ciudad de la Paz. Una volta trovate, le hanno seguite e così sono riusciti a risalire ai loro nidi dove hanno posizionato delle telecamere ai loro ingressi registrando circa 80 ore di filmati.

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Formiche del genere Dorylus fotografate in Zambia

Analizzando i video, il team si è accorto di aver catturato immagini spettacolari. «Gli uccelli si avvicinano con cautela all'ingresso dei nidi, inclinando il corpo in avanti e muovendo la testa da sinistra a destra, esaminando attentamente la zona circostante. Una volta individuata la direzione in cui le formiche cercavano il cibo, gli uccelli prendevano il volo per raggiungere la zona interessata», spiega Powell. Inoltre, grazie all'utilizzo di dispositivi GPS, si è visto che queste specie ricoprono un areale molto più grande rispetto a quello occupato da un qualsiasi altro uccello che vive nel sottobosco. Ciò suggerisce che gli uccelli che seguono le formiche abbiano bisogno di ampi spazi per individuare e osservare le colonie di insetti. Ancora più interessante è stato notare che vi è una connessione tra diverse specie di uccelli: riproducendo i richiami tipici degli uccelli che seguono le formiche, il team ha attirato l'attenzione di circa altre 30 specie di uccelli diverse. Molte di queste si nutrono di insetti e secondo i ricercatori potrebbero individuare i richiami degli uccelli specializzati nel seguire le formiche per identificare potenziali fonti di cibo.

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Neocossyphus poensis, foto di Corey Husic

Questi comportamenti recentemente documentati in queste tipologia di uccelli dimostrano con certezza che sono estremamente specializzati nell'individuazione e nell'inseguimento delle formiche guidatrici. Adesso lo scopo del team è quello di esaminare come tale specializzazione influisce sugli uccelli quando il numero e la distribuzione delle formiche cambia a causa del degrado che stanno subendo le foreste negli ultimi decenni. Studi precedenti in Camerun e Guinea Equatoriale hanno dimostrato che i danni causati alle foreste riducono drasticamente le popolazioni delle diverse specie di uccelli insettivori, soprattutto quelli che seguono le formiche. Dato che le formiche driver evitano gli spazi caldi e aperti, i ricercatori si chiedono se questo possa spiegare perché questi uccelli sono particolarmente vulnerabili alla perdita di foreste.

È evidente, quindi, che c'è ancora tanto lavoro da fare per scoprire e delineare correttamente l'ecologia di queste specie. Tuttavia, la scoperta dell'intelligente comportamento degli uccelli tropicali della Guinea Equatoriale nel seguire le formiche guidatrici è affascinante e ci offre uno sguardo più profondo sulla complessità e l'interconnessione dell'ecosistema del sottobosco. Il lavoro svolto dal team di ricercatori è stato fondamentale per comprendere meglio la vita di questi affascinanti uccelli e per sviluppare strategie di conservazione mirate alla loro salvaguardia. Con la continua perdita di habitat naturale a causa della deforestazione, è cruciale garantire la protezione di queste specie che altrimenti rischiano di scomparire dal Pianeta.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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