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21 Febbraio 2023
12:13

Le femmine di topo usano la pipì per scegliere un partner, ma un protozoo le inganna

Una semplice infezione da protozoo può rendere alcuni topi incapaci di conquistare le femmine, per via dell'infezione che colpisce le loro vie urinarie.

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Dopo solo pochi giorni dalla pubblicazione dello studio che mostra come i maschi di giraffa sono abituati a bere l'urina delle femmine per valutarne lo stato riproduttivo, una nuova ricerca ha dimostrato come un meccanismo simile sia presente anche in un animale con cui l'uomo condivide molti ambienti urbani. Secondo gli studiosi esiste una peculiare dinamica fra maschi e femmine di topo nella quale è coinvolto un "terzo incomodo": un protozoo che impedisce ai maschi di produrre feromoni. Le femmine riescono a capire lo stato riproduttivo del maschio grazie all'odore dell'urina, ma la presenza del microscopico organismo interferisce con l'accoppiamento.

Secondo un nuovo studio di un gruppo di ricercatori della Chinese Academy of Sciences di Beijing pubblicato sulla rivista Animals, alcuni topi perdono la capacità di produrre questi importanti mezzi di comunicazione chimica per via dell'infezione di un organismo facente parte dei protozoi, un raggruppamento molto grande di organismi unicellulari, eucarioti ed eterotrofi. La specie che causa l'infezione è abbastanza comune Cryptosporidium parvum, che negli esseri umani è noto invece per provocare forme molto dolorose di enterite addominale.

Questo protozoo è anche fra i più comuni parassiti dei vertebrati, ma per quanto la sua infezione fosse stata studiata in una lunga lista di animali, questa è la prima volta in cui è stato visto che causa un'alterazione diretta nella produzione chimica di sostanze volatili come appunto i feromoni sessuali.

Gli studiosi faticano ancora a comprendere i meccanismi biologici per cui l'infezione influisca in questo modo sui roditori e ciò che sappiamo è solo che le strutture anatomiche prevalentemente colpite sono gli organi sessuali. I feromoni sono una sorta di messaggio odoroso con cui i topi maschi invitano le femmine a divenire loro partner e il protozoo interferisce con la produzione di questi potenti segnali chimici. Essere infettati, dunque, per i topi equivale a una vera e propria condanna: chi si ammala riuscirà con molta difficoltà a trovare una compagna.

Le femmine, però, hanno trovato un modo rapito per poter comprendere chi è infetto. «Durante il periodo riproduttivo le femmine possono valutare lo stato di salute dei maschi e scegliere così i loro compagni adatti anche solo attraverso l‘odore dell'urina», chiariscono gli scienziati coinvolti dallo studio.

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Cryptosporidium parvum, immagine dell’Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, via Wikimedia Commons

L'urina dei topi maschi infatti è carica di feromoni sessuali che una volta percepiti attivano il metabolismo riproduttivo delle femmine. Così, nel momento in cui c'è bisogno di scegliere il partner giusto, il loro acuto fiuto gli permette non solo di valutare lo stato riproduttivo del maschio, ma anche se questo è in buona salute. Esse tuttavia vengono portate in errore dall'odore dell'urina del maschio infetto dal protozoo, che seppur fertile, al naso delle femmine risulta come se non lo fosse.

«In pratica la valutazione sessuale dei maschi sarebbe falsata dalla presenza del protozoo – dichiara Hongxuan He, uno degli autori principali della scoperta – Questo perché il protozoo attacca proprio le cellule responsabili nella produzioni di questi feromoni e solitamente un maschio infettato risulta, infatti, poco interessante rispetto ai suoi fratelli sani. Non a caso quando le femmine non percepiscono i feromoni nelle urine dei soggetti colpiti, esse si dirigono verso altri potenziali partner, con un danno riproduttivo irreparabile per i soggetti malati».

Per approfondire ancor di più la dinamica, i ricercatori hanno voluto capire in particolare quale fosse la struttura dei genitali maggiormente colpita. Inizialmente avevano supposto che la motivazione principale che spingeva le femmine ad odorare l'urina dei maschi fosse che i feromoni sessuali venissero prodotti a livello dei testicoli, come avviene per il castoreo, una sostanza oleosa prodotta dal castoro che possiede molti feromoni e che viene diffusa dall'area genitale che unisce le ghiandole anali e lo scroto. Lo studio, però, ha rivelato che i topi non diffondono i feromoni da quella zona genitale.

L'organo principale che ha il compito di produrre queste sostanze è una ghiandola posta sulla punta del prepuzio, che quando viene attaccata dal protozoo smette di funzionare e si ingrossa, tanto da creare anche qualche difficoltà nella minzione. Dunque, quello che accade è i maschi infetti sono comunque in grado di urinare, ma questa lungo il suo viaggio nell'uretra non viene arricchita dal prezioso ormone sessuale. Questo fa si che risulti poco attraente alle femmine, che così decidono di dirigere l'attenzione verso altri pretendenti.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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