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20 Dicembre 2021
15:54

Lanciava polpette avvelenate nel giardino del vicino: condannato a tre anni

Ha cercato di uccidere i cani dei vicini lanciando con una fionda esche avvelenate nel loro giardino. Per questo un uomo di 58 anni in Provincia di Pordenone è stato condannato a tre mesi di reclusione.

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Per diversi mesi ha cercato di uccidere i cani che aveva davanti casa, lanciando con una fionda le esche avvelenate nel giardino vicino. Usava pezzetti di salsiccia uniti a topicida e pezzetti di cioccolato che legava con un po’ di veleno. Per questa ragione un uomo di 58 anni, residente ad Azzano Decimo, in Provincia di Pordenone, è stato condannato a tre mesi di reclusione, con sospensione della pena.

Tutto è partito dopo che una cagnetta, Elsa, aveva accusato un malessere derivato da una intossicazione che ha portato a ricoverarla in una clinica veterinaria di Sacile. Quando i veterinari l’hanno vista in quelle condizioni, hanno messo tutti in allarme. Nel giardino dove Elsa vive erano state trovate alcune esche. Probabilmente può averne assaggiata una tanto da non morire.

Prima è partita una denuncia contro ignoti. Poi l’indagine delle forze dell’ordine (in questo caso, gli agenti della Polizia locale) ha fatto il resto e ha individuato il responsabile: il vicino di casa. Che, a quanto pare, avrebbe mosso questo crimine perché riteneva fastidioso l’abbaiare dei cani (oltre a Elsa, infatti, ne ha tentato di uccidere anche un altro, Vasco).

Il lavoro degli investigatori della locale ha visto acquisire alcune prove, tra cui anche le riprese delle telecamere di videosorveglianza. E, a seguire, hanno fatto una perquisizione a casa che ha scovato il veleno che avrebbe usato per avvelenare le polpette. Grazie a questa, alla fine, è stato incastrato.

Il Tribunale ha condannato l’uomo per delitto tentato e uccisione di animale perché, in questo anno e mezzo di percorso giudiziario, l’imputato aveva scelto di patteggiare. Ora il percorso si sposterà in sede civile per il riconoscimento dei danni cagionati al compagno umano e ai due cani. Dei quali, però, ne rimane solo uno. Vasco, il pastore tedesco, è infatti morto per un tumore.

Quando si incontrano polpette avvelenate nei giardini (pubblici o privati, poco importa), è necessario segnalarlo immediatamente alle forze dell’ordine. Sono loro ad avviare un iter d’indagine e a far fare una bonifica. Appena ne viene ritrovata una va, tra l’altro, allertato il veterinario. I sintomi clinici di un avvelenamento con lumachicida, stricnina o rodenticida (i prodotti più usati) sono rigidità di arti, bava dalla bocca e sangue dalle mucose.

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