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2 Settembre 2021
17:50

L’ambasciatore in Namibia si fotografa con l’antilope uccisa: l’immagine imbarazza il Kenya

L'ambasciatore keniota in Namibia è stato travolto dalle critiche per aver ucciso un'antilope ed essersi fatto fotografare mentre tiene per le corna il suo trofeo di caccia. Il governo, infatti, è impegnato seriamente nella lotta alla preservazione della variegata fauna selvatica e della ricca biodiversità.

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Benjamin Langat, ambasciatore keniota in Namibia, non ha resistito al "gusto" di fotografarsi tutto sorridente in tenuta da caccia a fianco all’antilope appena uccisa e mostrata come trofeo. Ma la diffusione social di quell’immagine non gli ha procurato di certo dei complimenti, come forse si sarebbe aspettato.

Al contrario sono stati moltissimi i commenti dei suoi compatrioti sdegnati nel vedere un loro alto funzionario agire in modo contrario alle politiche nazionali che dovrebbe rappresentare nel Paese in cui è distaccato. Infatti, in Kenya la posizione nei confronti della caccia alla selvaggina è molto chiara: è vietata da una legge in vigore dal 1977 che tutela la fauna selvatica e le specie in via di estinzione. E poco importa se invece in Namibia è legale. Il Kenya ha una posizione ufficiale sul tema ed è quella che tutti devono rispettare, ancor più un uomo delle istituzioni.

Gli sforzi del Kenya contro il bracconaggio

Il governo del Kenya è impegnato seriamente nella lotta al bracconaggio e alla preservazione della variegata fauna selvatica e della ricca biodiversità e per questo ha aperto la strada ad azioni forti per conservare e promuovere questa ricchezza alle prese con la costante minaccia delle attività umane.

È in questo contesto che è stato condotto il censimento nazionale della fauna selvatica, spiega il presidente H.E Uhuru Kenyatta nell’introduzione del rapporto pubblicato il 31 agosto, voluto dal governo e sostenuto dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) che a marzo aveva lanciato l’allarme proprio contro il fenomeno del bracconaggio che sta devastando il numero di elefanti in tutta l'Africa.

Con un crollo della popolazione di almeno il 60 per cento nell'ultimo mezzo secolo, i pachidermi sono stati purtroppo inseriti nella categoria di “specie a rischio” nell'ultimo aggiornamento della "Lista rossa" delle specie minacciate.

Il censimento però porta buone notizie: infatti, secondo i dati riportati, rispetto al 2014, sarebbe cresciuto di un 12 per cento il numero totale degli elefanti, passando da 32.214 animali nel 2014 alla popolazione attuale di 36.169. Anche la popolazione nazionale di giraffe ha registrato una crescita notevole, del 49% di aumento in tre anni e passando da circa 23.000 animali nel 2019 a circa 34.240 animali nel 2021.

Inoltre sono stati contati 1.739 rinoceronti, tra cui due rinoceronti bianchi settentrionali, 897 rinoceronti neri in pericolo di estinzione e 840 rinoceronti bianchi meridionali. Un’attenzione particolare va prestata, invece, alle specie con meno di 100 individui, come ad esempio il roano, l’antilope nera e i bonghi di montagna che potrebbero estinguersi se non si interviene con urgenza.

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Simona Sirianni
Giornalista
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