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17 Ottobre 2022
17:40

L’Alaska ferma per la prima volta la pesca del granchio delle nevi: «La popolazione sta scomparendo»

La popolazione di granchi delle nevi è nettamente diminuita negli ultimi tre anni, e il timore è che scompaia del tutto. Da qui la decisione di predisporre lo stop per la stagione 2022/2023, senza precedenti.

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Photo: NOAA Fisheries

L’Alaska mette un freno alla pesca del granchio, un business che vale qualcosa come 200 milioni di dollari, per preservare la popolazione in netto declino. La decisione è stata presa su due fronti: da un lato lo stop alla pesca del granchio reale rosso nella baia di Bristol, disposta per il secondo anno di fila, dall’altro il divieto di pescare il granchio delle nevi nel Mare di Bering, provvedimento adottato per la prima volta nella storia.

La motivazione è allo stesso tempo semplice ed estremamente complessa: la popolazione di granchi, in Alaska, è diminuita moltissimo, e lo stop alla pesca è necessario per evitare che scompaia del tutto. Negli ultimi due anni il 90% dei granchi sembra essere sparito dai mari dell’Alaska, e sebbene non siano ancora del tutto chiare le cause, gli scienziati sospettano che tutto dipenda dal surriscaldamento globale e dalla scomparsa di quello che è l’habitat ideale dei granchi: piccole “piscine” create dallo scioglimento dei ghiacci in cui la temperatura non supera i due gradi.

Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (Nooa) nel 2019 nel Mare di Bering settentrionale, dove non erano mai state avvistate in precedenza, erano comparse grandi masse di granchi delle nevi adulti. Allo stesso tempo però il numero di granchi giovani era crollato, e nel corso dei mesi successivi – un periodo di riscaldamento e perdita di ghiaccio marino senza precedenti nel Mare di Bering – l’intera popolazione di granchi è diminuita a dismisura.

Il Nooa aveva quindi avviato uno studio e un monitoraggio per capire meglio come il cambiamento climatico stia influenzando l'ecosistema del Mare di Bering: «I granchi giovani vivono nelle acque più fredde – ha spiegato Erin Fedewa, biologa del Nooa presso l'Alaska Fisheries Science Center – man mano che maturano, migrano in habitat leggermente più caldi. Il granchio maschio che può essere pescato è stato storicamente associato alla "piscina fredda”, ma tra il 2017 e il 2019 si è registrato un riscaldamento senza precedenti nel Mare di Bering, e l’estensione del ghiaccio marino è stata la più bassa mai registrata nel 2017-2018. Nel 2018, per la prima volta, la piscina fredda era praticamente inesistente. I cambiamenti che stiamo vedendo sono preoccupanti per le specie artiche come il granchio delle nevi. Le temperature adatte a loro potrebbero iniziare a scomparire, e ci sono due possibili modi in cui il granchio delle nevi potrebbe rispondere: acclimatarsi o muoversi».

Da qui la decisione dell’Alaska Department of Fish and Game deal di bloccare la pesca, così da dare alla popolazione di granchi delle nevi la possibilità di “recuperare” una stagione senza la minaccia ulteriore della pesca. Una scelta che ha scatenato le proteste dei pescatori: «Questi sono tempi davvero senza precedenti e preoccupanti per la storica pesca del granchio dell'Alaska e per i pescatori e le comunità che ne dipendono – ha detto Jamie Goen, direttore esecutivo dell’Alaska Bering Sea Crabbers – Per il secondo anno consecutivo, la pesca del granchio reale rosso della baia di Bristol è chiusa. Insieme a ciò, la pesca dei granchi nel mare di Bering è chiusa per la prima volta in assoluto. Le famiglie di pescatori di granchi di seconda e terza generazione falliranno a causa della mancanza di protezioni significative da parte dei responsabili delle decisioni per aiutare a recuperare la popolazione di granchi».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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