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27 Gennaio 2022
14:50

La storia di Bella, dalla Giordania all’Italia per trovare una famiglia e un carrellino

Bella si trascina usando soltanto le zampe anteriori. Quelle posteriori non si muovono più da quando un'automobile l'ha investita. Ora Cristina Castellana Wanderlust, giovane viaggiatrice con la passione per gli animali, sta cercando una famiglia che si possa occupare di lei malgrado la sua disabilità.

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Giornalista
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La piccola Blanche, al rifugio di Aqaba in Giordania, dove è stata portata da Cristina che l’ha trovata abbandonata in strada (@credits: Cristina Castellana Wanderlust)

Bella si trascina usando soltanto le zampe anteriori. Quelle posteriori non si muovono più da quando un'automobile l'ha investita, paralizzandola. Da quel giorno Bella ha perso il loro uso ma non la sua spensieratezza. Come spesso sanno fare i cani disabili, non sembra rendersi conto di quanto per noi umani sia doloroso guardarla mentre cerca di giocare con gli altri ospiti del rifugio per randagi di Aqaba, una località giordana di villeggiatura affacciata sul Mar Rosso, dove Cristina l’ha vista per la prima volta a novembre dello scorso anno, durante una breve vacanza.

I social e gli amici per aiutare Bella

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Bella, la cagnetta disabile che Cristina sta cercando di portare in Italia per le cure e l’adozione (credits:Cristina Castellana Wanderlus)

Un incontro fortunato per entrambe. Bella, infatti, è diventata il chiodo fisso di Cristina Castellana Wanderlust, giovane viaggiatrice con la passione per gli animali che, tornata in Italia e alla sua vita in compagnia del suo fedele Carlino e del suo fedelissimo Bassotto, non prevedeva certo l’arrivo di un’altra presenza con cui condividere il divano. Malgrado ciò Cristina ha deciso di non voltarsi dall’altra parte e ha aperto la pagina facebook Blanche for Bella, ha chiamato a raccolta amici e conoscenti che sanno del suo amore per gli animali ed ha attivato una raccolta fondi con l’obiettivo di raggiungere più o meno i 2 mila e 500 euro necessari per far arrivare Bella in Italia, farla curare con la giusta fisioterapia e soprattutto trovarle una famiglia che si possa occupare di lei malgrado la sua disabilità.

La vacanza in Giordania, la casualità e l’incontro con Blanche

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Cristina con i cani del rifugio, il giorno in cui è andata a portare la piccola Blanche (credits:Cristina Castellana Wanderlus)

«Bella sicuramente non è capitata per caso. Anzi, è il frutto di diverse combinazioni casuali che mi hanno portata inesorabilmente a lei – racconta Cristina a Kodami – La mia breve vacanza in Giordania, a novembre, prevedeva, come faccio sempre, un brevissimo passaggio in una struttura locale che aiuta i randagi. Mi piace molto, infatti, riuscire a ritagliare in ogni viaggio un piccolo spazio di tempo da dedicare agli animali meno fortunati del luogo. Ma questa volta proprio non c’era stato tempo. Il caso, o il destino, ha però voluto che durante una passeggiata notturna tornando in albergo mi imbattessi in una cucciola abbandonata in strada. Bianca e arruffata. Una palla di pelo buttata in un angolo. L’ho presa con me e nascosta in albergo. La mattina successiva alle 6:30 con un taxi ho raggiunto il rifugio della signora che si trova in mezzo alle montagne a un quarto d’ora d’auto dal centro città, per permettere a Blanche, così avevo chiamato la cucciola, di essere curata. Blanche non ce l’ha fatta, perché il cimurro è stato inesorabile. Ma ho conosciuto Rodica, il suo rifugio che ospita 450 fra cani e gatti e fra loro la piccola Bella, paralizzata da un brutto incidente d’auto. Ho deciso subito che, visto non avevo potuto aiutare Blanche, avrei aiutato Bella. Portarla in Italia subito era impossibile. Ma ho deciso che avrei fatto di tutto per garantirle un futuro e appena arrivata in Italia mi sono data da fare, senza sapere bene da dove cominciare».

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Un’immagine del rifugio di Aqaba in Giordania (foto dalla pagina Facebook del rifugio)

Il rifugio di Rodica: una casa per Bella e per altri 450 cani che hanno bisogno di cibo e medicine

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Rodica insieme ai suoi randagi, nel rifugio in Giordania (foto dal profilo facebook del rifugio)

Il rifugio giordano che ospita Bella è stato aperto da una donna rumena, Rodica, che si è trasferita in Giordania diversi anni fa. Salva ed aiuta cani e gatti di strada, in un paese dove ancora la sensibilità verso questi animali non è molto sviluppata. «Aqaba è letteralmente piena di animali abbandonati e il cimurro è diffusissimo, praticamente endemico», aggiunge Cristina. Aiutare il rifugio di Rodica, affollatissimo e malandato, secondo Cristina sarebbe un ottimo modo di aiutare anche i randagi locali. «Basterebbe che i turisti di passaggio ad Aqaba, che torneranno ad essere sicuramente moltissimi a fine pandemia, offrissero un piccolo contributo. Non necessariamente in denaro: basterebbe fermarsi a comprare del cibo e farlo arrivare alla signora del rifugio che è costretta tutti i giorni a fare il giro degli alberghi per recuperare gli scarti e utilizzarli come cibo per i suoi randagi».

La raccolta fondi per Bella, per il suo trasferimento in Italia e la sua fisioterapia

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Un altro cane ospite del rifugio (foto dalla pagina facebook del rifugio)

«Bella adesso è nel rifugio – spiega Cristina – è stata investita e non muove le zampe posteriori. Gli RX sono stati visti da un neurochirurgo in Italia il quale ha detto che chirurgicamente ormai c’è ben poco da fare, ma con un ausilio per il movimento e fisioterapia si potrebbero ottenere buoni risultati». La cucciola è vivacissima e sembra aver reagito bene alle cure. Apprezza moltissimo il carrellino che le è stato procurato per muoversi in maniera autonoma. «Mi sono detta posso farcela a tediare tutti i miei amici, nemici, conoscenti, amanti, clienti. – scherza Cristina. – Li tedio fino a raccogliere la cifra che ci serve per portarla qui e farle fare tanta fisioterapia, e darle un’opportunità». E così è comunicata la gara di solidarietà per raccogliere i soldi necessari per le analisi per il passaporto, i documenti per l’espatrio, il trasferimento aereo, un mese di ricovero in clinica per fisioterapia intensiva e un carrellino su misura». Duemila e 500 euro dovrebbero bastare; per ora, grazie agli amici, sono stati raccolti circa 700 euro. Per chi volesse aiutare la campagna è attiva su GOFUNDME .

Casa Bau, il rifugio per i cani disabili, accoglierà Bella e cercherà una famiglia per lei

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Un gatto del rifugio di Rodica in Giordania (foto dalla pagina facebook del rifugio)

Nel frattempo, un angelo custode italiano è già arrivato. Si tratta di Luciano, il titolare del rifugio Casa Bau, in Lombardia, che conosciuta la storia di Bella si è subito dichiarato disponibile ad accoglierla tra i suoi randagi disabili in attesa di trovare una famiglia e una casa per sempre. Il rifugio, attivissimo sulle pagine social di Facebook, si dedica in particola modo agli animali colpiti da disabilità. «Sono stato contattato da Cristina – spiega Luciano – ed ho subito messo a disposizione il nostro piccolo rifugio. Ci siamo anche attivati per trovare dei fondi e sostenere il viaggio verso l’Italia e abbiamo già raccolto circa 500 euro».  Il rifugio Casa Bau, che in passato aveva avuto alcuni problemi per la gestioni dei cani in spazi non adeguati, è in procinto di inaugurare una nuova sede. «Una ricca signora svizzera, nostra sostenitrice – spiega Luciano – ha deciso di donarci una cascina accogliente circondata da un grande spazio all’aperto dove i nostri cani staranno molto meglio. Con i fondi che ci arrivano dalle donazioni 5×1000 riusciremo a restaurarla e, se tutto va bene, ad inaugurarla ad agosto».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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