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27 Dicembre 2023
12:19

La ruminazione è strettamente collegata al sonno nelle renne: dormono mentre masticano

Le renne mantengono costante la durata del sonno durante l'inverno, l'estate e l'autunno, adottando una strategia unica: dormire mentre ruminano.

renna

Il sonno è fondamentale per ogni essere vivente perché permette al corpo di riposare e, in un certo senso, "ricaricare le batterie". Non tutti, però, dormono allo stesso modo. Un team di ricercatori ha scoperto che più tempo le renne trascorrono a ruminare, meno tempo trascorrono nel sonno non-REM, una fase del sonno più leggera che precede quella REM. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology.

Nell'Artico, i cicli luce-buio sono assenti durante l'inverno e l'estate. Studi precedenti hanno rilevato che le renne artiche non seguono quindi ritmi comportamentali circadiani durante queste stagioni, sebbene mostrino maggiore attività durante le ore diurne negli equinozi di primavera e autunno, quando sono presenti i cicli luce-buio.

Tuttavia, non era chiaro se queste variazioni stagionali influissero anche sul sonno delle renne. Per esaminare l'impatto dei cicli stagionali luce-buio sui ritmi del sonno di questi animali, i ricercatori hanno condotto elettroencefalografie non invasive (EEG) su diversi individui che vivono a Tromsø, Norvegia (69° N), durante l'equinozio autunnale, il solstizio d'estate e il solstizio d'inverno.

Si è scoperto, così, che le renne mantengono approssimativamente la stessa durata del sonno durante l'inverno, l'estate e l'autunno, nonostante mostrino livelli di attività significativamente differenti durante l'estate. Questo comportamento contrasta con altre specie che adattano la quantità di sonno in risposta alle condizioni ambientali.

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In media, le renne hanno trascorso 5,4 ore in sonno non-REM, 0,9 ore in sonno REM e 2,9 ore a ruminare durante un periodo di 24 ore, indipendentemente dalla stagione. «Il fatto che le renne dormano la stessa quantità di ore durante l'inverno e l'estate implica che debbano adottare altre strategie per far fronte al tempo di sonno limitato durante l'estate artica», afferma Melanie Furrer, prima autrice e neuroscienziata dell'Università di Zurigo.

Da ciò sorge l'ipotesi che le renne potrebbero riposare persino mentre stanno ruminando. Per verificare tale supposizione, i ricercatori hanno esaminato le registrazioni dell'EEG delle renne durante la ruminazione. Hanno notato che queste onde cerebrali assomigliavano molto ai modelli tipici del sonno non-REM. Le renne che erano sia addormentate che impegnate nella ruminazione, inoltre mostravano comportamenti simili, come stare sedute o in piedi in modo tranquillo, e mostravano una minore reattività ai disturbi, come una renna vicina che si alzava o sedeva.

Infine, è emerso che quanto più tempo le renne dedicavano alla ruminazione, tanto più diminuiva l'attività delle onde cerebrali lente, indicatrici di un accumulo di "pressione del sonno", cioè la spinta biologica inconscia per un sonno più profondo e prolungato.

Questo aspetto riveste particolare importanza durante l'estate, poiché più mangiano, più tempo le renne devono dedicare alla ruminazione. «La ruminazione aumenta l'assorbimento dei nutrienti, quindi è fondamentale che durante l'estate le renne trascorrano abbastanza tempo a ruminare per aumentare di peso in previsione dell'inverno», sottolinea Furrer.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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