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È sfuggita al controllo del suo umano in un secondo, iniziando una fuga durata giorni che l’ha vista scorrazzare pericolosamente vicino a strade trafficate, scogliere, torrenti, cortili e persino in una zona paludosa dove avrebbe potuto restare impantanata e ferita, o addirittura annegare in caso di alta marea. Alla fine però Millie, Jack Russell incrocio Whippet, è tornata a casa. In gran parte grazie agli sforzi di un team specializzato in ricerca di animali scomparsi e… a una salsiccia.
La storia di Millie inizia ad Havant, nell’Hampshire britannico, il 13 gennaio: era a passeggio con il suo umano quando è riuscita a liberarsi dal collare e ha iniziato a correre sulla strada facendo perdere le sue tracce. L’uomo ha immediatamente dato l’allarme, sui social hanno iniziato a rimbalzare appelli e segnalazioni, e della fuga sono stati informati vigili del fuoco, polizia, guardia costiera e anche la Denmead Drone Search and Rescue, una squadra specializzata nella ricerca di animali dispersi.
La fuga tra strade trafficate, acquitrini e cortili
Per giorni i soccorritori sono rimasti sulle tracce di Millie verificando ogni singola segnalazione e pattugliando le zone in cui era stata avvistata, riuscendo a localizzarla ma impossibilitati ad avvicinarla: in un caso il rischio è stato di spingerla a fuggire tra le auto lungo la trafficatissima A27, in un altro di farla inoltrare troppo a fondo nella zona paludosa che circonda il villaggio di Langstone. Ed è proprio ai bordi di questa zona che Millie è rimasta, con il concreto rischio che l’alta marea le impedisse di raggiungere la terraferma facendola annegare.
«Abbiamo inviato i kayak per vedere se potevamo avvicinarci abbastanza, ma non ci siamo riusciti – hanno spiegato gli operatori del Denmead Drone Search and Rescue – Millie a quel punto si era spostata più avanti nell'angolo sud-est della palude, e si era spostata tra due torrenti con la bassa marea. Abbiamo dovuto pensare in fretta». A quel punto uno dei piloti dei droni che le squadre impiegano per le ricerche ha avuto un’idea: attaccare cibo al drone per cercare di attirare Millie fuori dalla zona di pericolo.
Attirata fuori dalla palude con un drone e una salsiccia
Il passo successivo è stato acquistare una salsiccia, assicurarla al drone con un cavo e mandarlo verso il cane: «Non pensavamo che avrebbe funzionato, ma è stato così – hanno confermato dal team – Siamo riusciti ad attirare Millie a 300 metri di distanza, in una zona sicura lungo la costa. Fortunatamente è rimasta lì, quindi le abbiamo impedito di annegare». Restava il problema di come recuperare Millie per metterla al sicuro, e senza gabbie, visto che in quell’area avrebbero rappresentato una trappola mortale a causa del fango e dell’alta marea. In questo caso il cane stesso ha aiutato, perché ha deciso di rimettersi in movimento. Dirigendosi però verso nuovi pericoli, nello specifico le strade, e riuscendo ogni volta a neutralizzare ogni sforzo dei soccorritori per prenderla.
Alla fine, sei giorni dopo la fuga, Millie è stata avvistata mentre si aggirava nell'area del sito industriale di Emsworth. I soccorritori a quel punto hanno avvisato il suo umano, che è arrivato sul posto con il padre e un altro cane di famiglia attirandola verso di loro e poi verso l’auto: la sua rocambolesca fuga era finalmente finita.
«Millie è tornata a casa ed è stata portata dal veterinario per il check-up – è stato il commento della Denmead Drone Search & Rescue – Sta benissimo, ha bisogno solo di molte cure e molto riposo». Prescrizione valida, tra l’altro, anche per le persone che per giorni l’hanno tallonata in qualsiasi condizione, con l’obiettivo di portarla in salvo.