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31 Gennaio 2022
11:08

La rinascita di Tata: abbandonata dopo 11 anni, data per morta e poi tornata a casa

La gatta era sparita dall’azienda agricola in cui era cresciuta per anni, la morte del suo umano aveva spinto la moglie a liberarsene. Dopo mesi di ricerche è stata ritrovata.

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tata gatta abbandonata
Credit Maria Pia Superti

Tornata a casa lo stesso giorno in cui se n’è andata la persona che l’aveva abbandonata: è una storia a lieto fine quella della gatta Tata, possibile soltanto grazie alla caparbietà dei volontari che non hanno mai perso le speranze di ritrovarla.

La storia di Tata l’ha raccontata Maria Pia Superti, volontaria della Lav di Cremona. Inizia in un’azienda agricola di Casalbuttano, nel Cremonese, dove 11 fa un dipendente ha trovato e accolto quella gattina diventata sua inseparabile compagna di vita: «Era piccolissima quando il signor S. l’aveva trovata in un fosso e se l'era portata a casa, crescendola con amore nell'azienda agricola in cui abitava e lavorava. Qualche anno fa purtroppo è mancato e Tata è diventata un peso per la moglie – spiega Superti – Eppure la proprietaria della fattoria e alcuni vicini di casa erano disposti ad adottarla ed occuparsene. Le avevano sempre voluto bene. Ma la donna all'insaputa di tutti se ne è liberata. Caricata in macchina e buttata fuori».

«È stata uccisa da un cane», ma in realtà era stata abbandonata

La versione iniziale che la donna fornisce a chi conosceva e amava Tata è però diversa, spiega Superti: invece di ammettere di essersi liberata della gatta, di cui non voleva prendersi cura e che evidentemente la infastidiva, racconta che è stata aggredita da un cane ed è morta per le ferite. Era il novembre del 2021, all’inizio di un inverno freddo e piovoso, e davanti alla speranza che Tata non fosse realmente morta una coppia di volontari ha iniziato a cercarla. È partita una mobilitazione fatta di volantini, passaparola e annunci e appelli sui social durata mesi: «Ci siamo uniti in questa mission, un pezzo ciascuno – conferma Superti – e il destino, o qualcuno lassù, hanno voluto che Tata si facesse trovare sabato scorso».

La gatta infatti non si era allontanata troppo dalla sua casa, e qualche giorno fa alla volontaria Lav è arrivata una inaspettata telefonata da San Martino in Beliseto, a meno di 5 km da Casalbuttano, con allegata una foto proprio di Tata. Infreddolita, dimagrita e diffidente, ma viva: «La donna che l’ha abbandonata, pressata dai vicini e da un mio post, mi aveva chiamato dicendomi finalmente la verità, ovvero che Tata non era morta – racconta Superti – Aveva però mentito sul luogo dell'abbandono. La gatta si era avvicinata a una casa da qualche giorno e grazie ai volantini e agli appelli è stata riconosciuta dai vicini di casa».

Il ritrovamento e il ritorno a casa

Tata è stata recuperata e, una volta riconosciuta ufficialmente, riportata all’azienda agricola. Dopo tre mesi di vagabondaggio nelle campagne del cremonese ha ritrovato casa sua, finalmente accudita e desiderata. Lo stesso giorno in cui chi l’aveva abbandonato ha traslocato e se n'è andato: «Oggi Tata è tornata a casa sua, non più da chi le ha fatto del male ma da chi la amerà e le farà dimenticare questi tre mesi orribili. Ho visto la casa meravigliosa in cui vive adesso – conclude Superti – I signori con cui ho collaborato  nelle ricerche mi hanno detto che non si è più avvicinata alla casa, ora vuota, nella quale ha vissuto per 11 anni. I tre mesi più brutti dell'anno li ha trascorsi soffrendo freddo e fame e paura. Oggi ci siamo detti la stessa cosa: Il suo umano, quello che la amava tanto, deve averla protetta da lassù».

Resta da chiarire ora che cosa succederà alla donna che ha abbandonato Tata. L'abbandono di animali è un reato, ed è punito dal codice penale all’articolo 727 con l'arresto fino a un anno o in alternativa l'ammenda che va da 1.000 a 10.000 euro.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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