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29 Novembre 2023
13:03

La caccia riparte in Sicilia: l’ultima decisione del Consiglio di giustizia amministrativa

Il presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa, Ermanno De Francisco, ha dichiarato inammissibile l’istanza di esecuzione o attuazione contro l’ordinanza con cui era stato sospeso il calendario venatorio 2023-24. In Sicilia, dunque, le attività di caccia riprenderanno regolarmente.

caccia

In Sicilia riprenderanno le attività di caccia: è questo il contenuto dell'ultima decisione del presidente del Consiglio di giustizia amministrativa, Ermanno De Francisco.

Dall’11 novembre, con ordinanza cautelare n. 365/2023, il Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) per la Sicilia aveva accolto il ricorso presentato dalle associazioni animaliste e ambientaliste contro il calendario venatorio 2023-24, emanato lo scorso giugno dall’assessore regionale Luca Sammartino.

Le attività di caccia, dunque, che con tale ordinanza erano state momentaneamente sospese a causa degli incendi estivi che avevano colpito il territorio siciliano, adesso potranno riprendere regolarmente, contro le aspettative delle associazioni ambientaliste.

A deciderlo è stato il presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa, Ermanno De Francisco che, con apposito decreto firmato oggi, ha dichiarato inammissibile l’istanza di esecuzione o attuazione contro l’ordinanza con cui era stato sospeso il calendario venatorio 2023-24.

La decisione del CGA, che aveva accolto il ricorso per la sospensione delle attività di caccia, stabiliva le seguenti regole: «Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana osserva che l’Ambiente, nel suo più ampio significato comprensivo della flora e della fauna, costituisce nel nostro ordinamento un bene fondamentale, rispetto al quale i contrapposti interessi di quanti pratichino l’attività venatoria sono recessivi – si leggeva nel provvedimento – Come adeguatamente comprovato dalle Associazioni Ambientaliste appellanti, i notevoli incendi divampati nel territorio regionale associati allo straordinario aumento delle temperature verificatisi nel periodo estivo hanno determinato un, facilmente intuibile, significativo rischio per la sopravvivenza degli animali. In tal senso sono particolarmente significative le due delibere con le quali la Giunta Regionale Siciliana ha opportunamente preso atto della gravità della situazione, avanzando ai competenti organi statali la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la durata di 12 mesi»

Nonostante queste previsioni, che erano state specificatamente studiate per consentire alla fauna selvatica di “respirare” dopo la stagione degli incendi che ha causato la morte di diverse specie, ora la decisione del Consiglio sembra completamente distante da quanto dichiarato precedentemente e i cacciatori potranno riprendere in mano i loro fucili.

Già nei mesi scorsi, il Calendario venatorio regionale 2023-24, emanato dall'Assessore regionale all'agricoltura, Luca Sammartino, era stato più volte fortemente criticato dalle associazioni animaliste e ambientaliste WWF Italia, LAC, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa, patrocinate dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, che avevano sollevato obiezioni riguardo all'apertura della caccia in Sicilia, soprattutto in seguito al parere sfavorevole emesso dall'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale).

L'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, infatti, aveva criticato la durata estesa dei periodi di caccia per le specie migratorie e stanziali presenti in Sicilia, che invece necessiterebbero di una tutela più ampia, formulando così un parere negativo. Di conseguenza, le associazioni animaliste e ambientaliste avevano presentato un ricorso alla magistratura, chiedendo la revoca del decreto definito «pro-caccia» tramite il quale era stato pubblicato il nuovo calendario venatorio.

La prossima data importante è fissata al 17 gennaio, quando verrà trattato nuovamente in una seduta collegiale, in camera di consiglio, il tema della caccia: le decisioni riguarderanno il destino di molte specie selvatiche, alcune delle quali sono a rischio di estinzione.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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