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3 Marzo 2021
16:48

Kei, il Pitbull abbandonato in una valigia: ha la pancia piena di pietre ma lotta per la vita

Dopo tre giorni di ricovero in una clinica specializzata a Bari, il cane è sempre in prognosi riservata ma ci sono dei piccoli segnali di miglioramento: il suo corpicino, trovato in stato di grave di ipotermia, ha ora raggiunto la temperatura di 36 gradi grazie alla fluidoterapia, alle lampade a infrarossi e... alle carezze.

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Con la forza della dignità Kei cerca di reggersi sulle zampe, si avvicina alla ciotola del cibo ma dopo qualche passo le forze lo abbandonano e ricrolla sul pavimento. Kei è il giovane Pitbull che è stato abbandonato dentro una valigia in Puglia e che, dal giorno del suo ritrovamento il primo marzo da parte di una guardia rurale, lotta tra la vita e la morte.

Sono stati i volontari della Lega Del Cane Trani a intervenire sul posto, vicino a Barletta: il cane era denutrito, in ipotermia e pieno di cicatrici su tutto il corpo. Durante quelle giornate interminabili, scandite solo dal rumore di qualche auto di passaggio che non si fermava, la pioggia e il sole lo obbligavano a trovare un riparo proprio dentro a quella valigia rossa, simbolo di un viaggio crudele verso un abbandono spietato.

Privato di tutto, Kei per sopravvivere si è nutrito di pietre ma ora che il suo intestino ne è pieno i veterinari non sanno se ce la farà. Il cane è stato ricoverato in clinica a Bari dove hanno cercato di stabilizzare con fluidoterapia, coperte e lampade a infrarossi quel corpicino, di soli 13 chili, talmente gelido da non consentire nemmeno la misurazione della temperatura.

Oltre ai farmaci, Kei sta ricevendo le prime cure emotive della sua vita: appoggiato a una mano amica, riceve le carezze con gli occhi stretti e arrossati come a voler spingere via le sofferenze, i maltrattamenti e i soprusi subiti. Per i volontari di Trani l'attesa degli esami medici è stata straziante, la prognosi resta riservata ma nelle ultime 24 ore c'è stato qualche piccolo segnale di miglioramento a cui tutti vogliono aggrapparsi. In qualche modo, il calore di tutte le persone che stanno cercando di salvargli la vita, di chi ha visto la sua storia raccontata da Kodami, di chi ha donato tramite IBAN per le sue cure, lo sta riscaldando: la temperatura corporea rilevabile è ora di 36 gradi. Ma è ancora presto per dirlo salvo.

Chi volesse aiutare Kei con un contributo concreto può fare la sua donazione seguendo le indicazioni presenti sul sito della Lega del Cane di Trani.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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