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5 Marzo 2021
14:04

La prima pappa di Kei, il Pit abbandonato in una valigia

Il Pitbull salvato dalla Lega del cane di Trani è ora ricoverato in clinica a Bari, ha ricominciato a mangiare del vero cibo dopo che, durante l'abbandono, si era nutrito soltanto di pietre e bastoncini di legno. Il cane resta in prognosi riservata.

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Si possono solo contare le ore e sperare per il meglio, in attesa di una telefonata che porti buone nuove della clinica dove è ricoverato Kei, il Pitbull abbandonato in una valigia tra Trani e Barletta in Puglia. Il cane che è stato trovato dai volontari della Lega del cane di Trani in ipotermia, sottopeso e con ferite da taglio su tutto il corpo è stazionario e in questa condizione i dottori potranno iniziare a scalare la terapia per capire se Kei può farcela da solo.

Nel frattempo, resta sotto le lampade a infrarossi per mantenere la temperatura corporea all'interno di una scala di valori vitali e per ora le sue condizioni non gli permettono di avere una termoregolazione autonoma.

Il giovane Pit, due anni al massimo, ha ritrovato il gusto di mangiare del cibo vero ma purtroppo, nel suo periodo di abbandono, si è nutrito solo di pietre e pezzi di legno che sono ancora nella sua pancia. Un sasso, in particolare, preoccupa i veterinari perché più grande e fermo nello stomaco. Soltanto quando i valori si stabilizzeranno anche senza le medicine si potrà tentare la rimozione dei corpi estranei tramite endoscopia.

Tra la vita e la morte, Kei scopre le prime carezze

«Piccolissime buone notizie da prendere, però, con le pinze perché il quadro clinico è sempre critico e la prognosi resta riservata», dice Mariella la presidente della sezione di Trani della Lega del cane. «Kei questa mattina ha nuovamente mangiato con molto appetito, ha fatto i bisogni finalmente ma non ha espulso ancora nulla degli innumerevoli corpi estranei presenti nel suo intestino.Gli hanno fatto un’ecografia e la situazione è invariata. Kei è coccolatissimo dai dottori, perennemente osservato, e sembra iniziare a gradire parecchio le carezze, queste sconosciute».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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