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20 Ottobre 2021
9:00

In chiusura il Primate Research Institute, uno dei più importanti centri di ricerca al mondo

A marzo 2022 il Primate Research Institute (PRI) subìra un grosso ridimensionamento e molto probabilmente chiuderà i battenti. Lo scorso giugno sono state infatti scoperte delle spese illegali provenienti dai fondi destinati all'allestimento delle strutture per gli scimpanzé. Il direttore è stato già licenziato.

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Il noto Primate Research Institute (PRI), un importante centro di ricerca per gli studi sulla cognizione e le abilità dei primati, e sulla nostra origine e evoluzione come esseri umani, sta purtroppo chiudendo i battenti. Il centro infatti, fondato nella città di Inuyama, in Giappone, nel 1967, era ormai diventato un punto nevralgico per ricercatori provenienti da tutto il mondo, dove potevano svolgere i loro studi e confrontarsi con altri esperti del settore.

Il centro, affiliato all'Università di Kyoto, era anche sede del Corso internazionale di primatologia e ricerca sulla fauna selvatica. Il motivo della chiusura è da attribuire alla scoperta, nello giugno dello scorso anno, di circa 500 milioni di yen provenienti dai fondi destinati a nuovi impianti per gli scimpanzé, spesi illegalmente per lavorare con appaltatori scelti. Inoltre, nel novembre dello stesso anno, c'è stata un'altra spesa di circa 1,13 miliardi di yen  non giustificata.

Il direttore del centro, Tetsuro Matsuzawa, sotto il quale sono avvenute le spese, è stato già licenziato l'anno scorso. L'Università di Kyoto ha poi restituito circa 900 milioni di yen, alla Japan Society for the Promotion of Science, che aveva fornito una parte dei fondi destinati alle strutture degli scimpanzé. I 12 scimpanzé e le diverse specie di scimmie, tra cui i bonobo, ospitati dall'istituto, potranno rimanere e dare ancora il loro contributo alla ricerca, ma con un grosso dimensionamento.

La struttura infatti continuerà ad esistere ma il numero di docenti e scimmie sarà notevolmente ridotto entro marzo dell'anno prossimo. Una bruttissima notizia per un luogo che ha fatto la storia e che ha contribuito in maniera significativa a ciò che sappiamo sull'evoluzione e la cognizione animale. Basti pensare che solo l'anno scorso il Professore Associato Takeshi Nishimura del Primate Research Institute (PRI) ha vinto il premio Ig Nobel per i suoi studi sulle vocalizzazioni dell'alligatore, essendo riuscito a far vocalizzare una femmina in una camera piena di elio.

30a cerimonia annuale del premio Ig Nobel 

Ma non solo: per ben dieci anni ha lavorato come ricercatore e diventato poi presidente dell'Università di Kyoto anche Juichi Yamagiwa, che ha fatto importanti scoperte sul ciclo di invecchiamento della struttura sociale dei gorilla e sulla loro convivenza con gli scimpanzé. Anche il professore emerito Masao Kawai, noto primatologo giapponese e il primo a fornire prove della trasmissione culturale del lavaggio delle patate dolci da parte dei macachi giapponesi (Macaca fuscata) dell'isolotto di Koshima, la cui ricerca è stata pubblicata su Primates.

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