Il video del dodicenne in Florida che ha pescato (e poi liberato) un grande squalo bianco

Il ragazzo protagonista del video si chiama Campbell Keenan e ha impiegato circa 45 minuti prima di riuscire ad avvicinare abbastanza lo squalo per poterlo liberare.

20 Gennaio 2023
11:54
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Campbell Keenan è un ragazzo di 12 anni del Massachusetts grande appassionato di pesca. Martedì 17 gennaio, era uscito in barca assieme alla sua famiglia per una battuta di pesca al largo della costa Sud della Florida. A un certo punto, qualcosa di grosso abbocca all'amo, ma né lui né il resto delle persone a bordo avrebbero mai potuto immaginare che il dodicenne aveva appena preso all'amo un grande squalo bianco, uno dei più grossi e affascinanti predatori degli oceani.

E in effetti prima di capirlo ce n'è voluto di tempo: il ragazzo ha lottato col predatore per circa 45 minuti prima che fosse abbastanza vicino da riuscire a identificarlo. «Quando è arrivato a tre metri dalla barca e abbiamo visto la pancia, il capitano ha detto, "quello lì è un grande squalo bianco!"», ha raccontato Campbell. Da quel momento la tensione a bordo è comprensibilmente aumentata e sia il capitano Paul Paolucci che la madre di Campbell, Colleen Keenan, hanno cercato in tutti i modi di tenere la situazione sotto controllo.

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Foto di Colleen Keenan

Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è una specie protetta negli Stati Uniti e non può essere pescata. Keenan doveva però avvicinarlo abbastanza alla barca per riuscire a liberarlo in tutto sicurezza. E infatti, quando lo squalo era a pochi metri dall'imbarcazione, il capitano lo ha liberato dall'amo rilasciandolo sano e salvo in mare, non prima però di etichettarlo con una piccola targhetta identificativa che permetterà in futuro di riconoscere l'individuo e studiarne comportamenti e spostamenti. Hanno inoltre deciso di chiamarlo "Jan Jan", in onore dell'allenatore della sorella di Campbell, il vero motivo per cui tutta la famiglia si trovava in Florida: assistere a un importante torneo di hockey.

Secondo le stime effettuate dall'equipaggio, lo squalo era lungo circa 2,7 metri e pesava almeno 180 kg. Gli squali bianchi possono raggiungere però dimensioni decisamente maggiori e sono anche per questo tra gli animali più temuti del Pianeta, nonostante avrebbero certamente molti più motivi loro di temere noi che viceversa. Come altre specie di squali, sono infatti in serio rischio estinzione a causa soprattutto delle catture accidentali nelle reti e per la pesca illegale finalizzata al commercio di carne e pinne.

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Un grande squalo bianco

Una piccola speranza arriva però dalla sempre più crescente sensibilità e dalle leggi che regolamentano in maniera più stringente la pesca. Grazie infatti a normative più severe introdotte proprio negli Stati Uniti, la popolazione nordamericana è in lenta ma costante ripresa e questo dimostra che se si interviene in maniera concreta e mirata sul comparto ittico, le specie possono effettivamente riprendersi. Tra l'altro, nonostante esistano innumerevoli film, documentari e un'enorme mole di letteratura scientifica su questa specie, resta ancora tantissimo da scoprire sul loro comportamento e sulle loro abitudini.

Gli squali bianchi di Guadalupe, per esempio, hanno recentemente dimostrato di essere molto più socievoli di quanto creduto finora. Inoltre sia la socialità che le tattiche di caccia variano molto tra i singoli individui, ognuno con le sue personalissime preferenze. È stata senza dubbio una giornata indimenticabile per il giovane pescatore e per il resto della sua famiglia, non tanto per la pesca grossa, ma soprattutto per aver avuto la fortuna (seppur in circostanze certamente meno piacevoli per lo squalo) di ammirare da vicino uno dei più antichi e affascinanti predatori della Terra.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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