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14 Aprile 2023
16:19

Il rinoceronte Najin e il suo custode Zacharia: la foto che racconta una storia di conservazione

Lo scatto vincitore del Traver Photographer of the Year racconta il rapporto simbiotico tra il rinoceronte Najin e il suo custode Zacharia all'Ol Pejeta in Kenya.

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Giornalista
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Lei è Najin, una femmina di rinoceronte di trentatré anni. Lui è Zacharia Mutai, il custode assunto per sorvegliare e difendere gli ultimi due esemplari di rinoceronte bianco settentrionale del Pianeta, sopravvissuti fino ad oggi agli attacchi dei bracconieri. La foto, un autentico capolavoro, è del fotografo documentarista sloveno Matjaz Krivic che si è così aggiudicato il primo premio di Travel Photograper of the Year, un concorso fotografico internazionale fondato nel 2002 da Chris Coe e sua moglie Karen per dare spazio e risalto alle fotografie e ai fotografi di viaggio.

La foto è stata scattata all’Ol Pejeta Conservancy, uno dei più grandi santuari di rinoceronti neri dell'Africa orientale che ospita anche l’unico ricovero in Kenya dove vedere gli scimpanzé riabilitati dal mercato nero. È in questo parco africano che vivono dal 2009, costantemente sotto l’osservazione attenta della guardia kenyota, gli ultimi due rinoceronti bianchi settentrionali ancora in vita, Najin e Fatu, da non confondersi con i rinoceronti bianchi meridionali, di cui invece sopravvive fortunatamente ancora oggi un numero discreto di esemplari distribuiti tra Kenya, Tanzania, Namibia e Sudafrica.

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Il post di Zacharia in cui definisce i due rinoceronti "La sua famiglia"

Il rinoceronte bianco settentrionale, invece, è praticamente estinto. Gli ultimi quattro esemplari, fra cui Najin e Fatu, sono tornati in Africa con un trasferimento di oltre 4000 chilometri dalla Repubblica Ceka, dove vivevano allo zoo di Dv ůr Králové. Nel dicembre 2009 Najin e Fatu, insieme a Sudan e a Suni entrambi ora deceduti, furono trasferiti in Kenya sperando che la riacquistata libertà, seppur vigilata, potesse spingerli a riprodursi. «Le due femmine sono ancora con noi, ma troppo deboli per figli – spiega il parco africano. – In un laboratorio italiano le loro uova sono state fecondate artificialmente con lo sperma degli ultimi maschi e tenute a meno 196 gradi Celsius, nella speranza che i rinoceronti surrogati di un'altra sottospecie specie possano riportare altri esemplari di bianco settentrionale».0

Lo scatto che ha vinto il "Travel Photographer of the year"

Zacharia Mutai, il responsabile dei due rinoceronti, è stato anche il custode e testimone degli ultimi giorni di vita di Sudan, l’ultimo maschio. Ora si prende cura delle due femmine che non esita a definire “la sua famiglia”. La foto vincitrice del premio lo immortala accanto a Najin, in un momento di riposo condiviso. Come due vecchi amici, l’uomo e la femmina di rinoceronte, sono distesi a godersi il sole, mostrando un’intesa e una tranquillità invidiabile. Il lavoro di Zacharia, infatti, lo impegna 24 ore al giorno nel tentativo di tenere lontani i bracconieri.

«Sono onorato che il mio lavoro sia stato riconosciuto e premiato dai giudici del Travel Photographer of the Year – ha commentato Matjaz Krivic  dopo la vittoria – Questo concorso è speciale per me, poiché lo seguo fin dall'inizio, nel 2003, quando mi è stato assegnato il premio Judges' Favourite. Ora, a distanza di 20 anni, ho ricevuto il loro massimo riconoscimento, il che mi rende molto orgoglioso e significa molto per me. I viaggi e la fotografia sono la mia passione e una parte importante della mia vita da quando ho memoria e questo premio mi ispira a continuare il mio viaggio».

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lo scatto in bianco e nero dell’americana Dana Allen

Per l’edizione 2022 sono state inviate quasi 20.000 immagini di fotografi amatoriali e professionisti provenienti da 154 Paesi. Gli scatti vincitori (la gallery completa è su tpoty.com ) saranno esposti per tutto il mese di maggio in una mostra a Bristol.  «La conservazione e la sostenibilità permeano la collezione di foto vincitrici – spiega  Il fondatore del TPOTY Chris Coe – Illustrano il ruolo che la fotografia può svolgere nel creare consapevolezza dei problemi che il nostro pianeta deve affrontare. Sono particolarmente felice per il vincitore assoluto. Matjaz ha partecipato al Travel Photographer of the Year fin dalla prima edizione, nel 2003, e negli ultimi vent'anni si è aggiudicato numerosi premi per le singole categorie. Ora ha finalmente ottenuto quello più importante nel nostro 20° anno».

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La foto dell’israeliano Roye Galitz, orsi polari al Circolo Polare Artico (credits:@RoyeGalitz)

Tra le altre foto vincitrici spiccano, dedicate al mondo animale, gli scatti che hanno vinto nella sezione in bianco e nero di Roie Galitz, fotografo israeliano specializzato in viaggi e fauna selvatica, soprattutto nelle località più estreme del mondo. Un’emaciata orsa polare e i suoi due cuccioli sono i protagonisti di uno degli scatti vincitori mettendo in evidenza la situazione di grave pericolo di estinzione che riguarda questa specie iconica, mentre Dana Allen, fotografa naturalista americana, è stata premiata per uno straordinario scatto, ancora in bianco e nero, di un elefante in mezzo al suo branco nel Parco nazionale di Hwange in Zimbabwe. Menzione speciale al polacco Artur Stankiewicz che nel Serengeti settentrionale, Tanzania, ha fotografato il drammatico attraversamento del fiume Mara da parte degli gnu, immortalando uno dei fenomeni migratori più imponenti del pianeta.

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La foto di @Artur Stankiewicz nel Serengeti settentrionale durante la migrazione degli gnu
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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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