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31 Gennaio 2023
11:22

Il “Pronto Soccorso Pipistrelli” nel Bat World Sanctuary: «Riconoscimento internazionale, ora tocca alla Regione»

La rete di volontari Pronto Soccorso Pipistrelli Odv, fondata 2 anni fa in Friuli Venezia Giulia, è entrata a far parte del Bat World Sanctuary, la più importante associazione mondiale per la tutela dei pipistrelli. Offre servizi di soccorso, informazione e sensibilizzazione sulla specie, ma è ancora priva di una sede.

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A meno di due anni dalla sua fondazione, la rete di volontari Pronto Soccorso Pipistrelli Odv, con sede in Friuli Venezia Giulia, è entrata a far parte del Bat World Sanctuary, la più importante associazione internazionale che dal 1994 si occupa di soccorrere e proteggere i chirotteri in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Bulgaria al Sudafrica.

La proposta di adesione è arrivata direttamente dalla fondatrice, Amanda Lollar, esperta di fama internazionale in ambito di tutela dei pipistrelli. «Abbiamo accolto questa importante opportunità con entusiasmo ed è decisamente il massimo riconoscimento a cui potessimo ambire – racconta a Kodami Sandra Bellomo, presidentessa di Pronto Soccorso Pipistrelli Odv – Non è certo un punto d’arrivo ma piuttosto un incentivo per continuare a diffondere consapevolezza su queste specie dall'enorme valore ecosistemico e troppo spesso vittime di credenze errate che ci portiamo dietro dal Medioevo».

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Il nuovo logo del Pronto Soccorso Pipistrelli

Informazione, soccorsi e sensibilizzazione

Il Pronto Soccorso Pipistrelli non si occupa solamente di curare i soggetti feriti, ma anche di organizzare attività specifiche di informazione e sensibilizzazione all’interno delle scuole friulane, dove viene spiegato ai bambini come comportarsi nel caso in cui si incontri un chirottero in difficoltà. I pipistrelli, come vi abbiamo raccontato nell'episodio a loro dedicato di Kodami Zoom, godono spesso di una fama immotivata e sonno da sempre associati ai vampiri anche se solo pochissime specie succhiano davvero il sangue.

«A causa della mancanza di informazioni a riguardo, molti pensano che sia necessario lasciarli al suolo, ma i chirotteri, a differenza di molte specie di uccelli, non vengono nutriti a terra dai genitori. Sono quindi a tutti gli effetti animali da soccorrere, ma senza toccarli a mani nude – spiega Bellomo – Non bisogna improvvisarsi esperti, ma semplicemente mettere l'animale in una scatola, non dargli nulla da mangiare e, sempre in presenza di un adulto, chiamare le associazioni attive sul territorio».

La cura dei chirotteri, infatti, è un intervento per nulla banale, che richiede approfondite conoscenze e un’elevata specializzazione: «Nonostante le piccole dimensioni, hanno bisogno di molte attenzioni per quanto riguarda l'alimentazione, ma anche nella scelta di alloggi adeguati. Affinché la cura sia efficace è fondamentale dedicare tempo ad ogni piccolo dettaglio – spiega la presidentessa dell’associazione – Nella maggior parte dei casi, però, i pipistrelli vengono soccorsi in maniera superficiale e inadeguata, rischiando così di procurargli ulteriore sofferenza».

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«La Regione è indifferente alle nostre richieste di riconoscimento e non abbiamo una sede»

Nell'ultimo anno l'associazione fondata da Sandra Bellomo ha ricevuto circa 200 telefonate e, nella maggior parte dei casi, riguardavano la richiesta di cure per pipistrelli appena nati, i quali hanno bisogno di attenzioni sia durante il giorno che durante la notte.

Nonostante l'importante servizio offerto alla comunità, il Pronto Soccorso ad oggi non dispone di una sede ufficiale in cui poter operare adeguatamente.

«Due anni fa, ancora prima che il Pronto Soccorso Pipistrelli nascesse ufficialmente, la Regione Friuli Venezia Giulia aveva promesso di affidarci un luogo in cui avremmo potuto operare e prenderci cura degli animali nel migliore dei modi. Era stato anche individuato lo stabile adatto, ma siamo ormai nel 2023 e il progetto è ancora arenato – spiega la presidentessa – Alla base di questo evidente disinteresse vi è anche un vuoto normativo, secondo il quale la nostra associazione non potrebbe nemmeno intervenire ufficialmente. Per legge, infatti, i pipistrelli devono essere affidati a un Cras e non vi è alcun riconoscimento delle necessità specifiche legate all'etologia dei chirotteri».

Al Pronto Soccorso Pipistrelli, quindi, non viene concessa alcuna autonomia d'intervento e, infatti, l'associazione non è mai stata inserita nella lista dei contatti da chiamare in caso di necessità.

«Fortunatamente il Cras di Terranova, nei pressi di Monfalcone, ha deciso di supportare il nostro lavoro e, nel caso in cui sia necessario, ci contatta direttamente», spiega Bellomo, convinta che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia stia perdendo un'importante occasione per dimostrarsi un'eccellenza nell'ambito della tutela animale.

«Anche grazie al fatto di trovarci in una Regione a statuto autonomo, auspicavamo di avere il privilegio di essere i primi in Italia a portare avanti questo progetto e invece, purtroppo, dobbiamo ammettere che le nostre richieste alle amministrazioni comunali e regionali sono rimaste inascoltate, se non addirittura osteggiate, sebbene non riguardassero in alcun modo finanziamenti pubblici, ma l'individuazione di una sede e un riconoscimento ufficiale come "centro abilitato" – conclude Bellomo – Ci auguriamo che le leggi cambino rapidamente e si adeguino finalmente a quanto previsto nell’allegato IV della Direttiva Habitat. Questa direttiva non è altro che un elenco delle specie per le quali è necessario adottare misure di rigorosa tutela. Tutte le specie appartenenti all’ordine dei chirotteri presenti in Italia ne fanno parte e siamo quindi convinti che l’unico modo per garantire buoni risultati sia assicurare la presenza di centri specializzati che, con precisione, competenza e strutture adeguate, si occupino solo di pipistrelli».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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