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8 Febbraio 2022
10:45

Primo pronto soccorso veterinario pubblico nel ragusano: «Sarà un modello per la Regione»

In provincia di Ragusa si stanno susseguendo una serie di incontri tra l’amministrazione, l’azienda sanitaria e le associazioni animaliste per preparare un nuovo servizio: un pronto soccorso veterinario aperto h24.

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Anita e Brown sono i cani del paese. Sono loro le star del centro storico di Vittoria. In Provincia di Ragusa la tutela degli animali è rappresentata da loro due: simbolo di un’adozione collettiva dei loro compagni umani. Ma come loro ce ne sono almeno un’altra ventina, per un’iniziativa che venne lanciata diversi anni fa dall’associazione “Pensieri Bestiali”, che gestisce anche il canile comunale. Nella struttura vengono ospitati 140 cani. E in quel luogo, giusto qualche settimana fa, un’anonima benefattrice ha permesso la piantumazione di una quarantina di alberi d’ulivo. Un segnale di pace ma anche di una terra che fa dell’agricoltura un vanto.

E gli animali? In Comune c’è fermento perché si stanno susseguendo una serie di incontri tra l’amministrazione, l’azienda sanitaria e le associazioni animaliste per preparare un nuovo servizio: un pronto soccorso veterinario aperto h24. «Servirebbe anche i vicini Comuni di Acate, Comiso e Santa Croce – spiega Cesare Campailla, assessore alla Tutela degli animali – L’idea è quella di dividerci le spese: sarebbe una delle prime realtà della Sicilia e del Sud ad avere un pronto soccorso con ambulanza veterinaria. È un progetto ambizioso che vogliamo fare».

«Vogliamo diventare un modello per la Regione Sicilia. Faremo tutto quello che è nei nostri poteri per portare avanti un progetto così ambizioso – chiarisce a Kodami l’assessore, in carica da soli tre mesi – Per farlo vogliamo affidare il servizio attraverso una convenzione con un’associazione di protezione civile. Chi avrà bisogno chiamerà un numero verde e interverrà il medico reperibile di turno all’ambulatorio veterinario».

I cani entrano ed escono dagli uffici comunali, spiega l’assessore. A loro è permesso farlo, come ad Anita e Brown, che ormai sono amici di tutti: i commercianti gli fanno trovare ciotole con acqua e crocchette fresche davanti ai negozi. Per i cani di quartiere si sta provvedendo alla loro microchippatura. «Non tutti hanno avuto in passato il microchip, ma lo stiamo facendo», dice l’assessore.

Pensieri Bestiali si fa in quattro per gestire il canile: a loro spetta un contributo spese, mentre sta al Comune l'onere di pagare cibo, medicine e cure mediche. Nel 2021 sono stati dati in adozione circa 150 cani. «Abbiamo ritenuto opportuno sviluppare un’intesa con un’associazione cinofila milanese che ci sostiene per l'affido – spiega a Kodami Michele D’Agati, presidente dell’associazione – Pensavamo durante il lockdown di cadere in una crisi nera, invece non è stato così: abbiamo avuto gli stessi numeri di adozioni locali che avevamo negli anni precedenti. Questo ci fa ben sperare perché ci fa capire che non sta diminuendo la sensibilità».

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