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27 Dicembre 2023
13:01

Il primo “Ciao!” a una megattera attraverso una comunicazione non umana

Gli scienziati del SETI Institute, dell'Università della California e dell'Alaska Whale Foundation sono riusciti per la prima volta a comunicare con una megattera di nome Twain inviandogli dei segnali di saluto, a cui il cetaceo ha risposto con interesse.

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Avete mai pensato di poter parlare il “balenese” come nel noto film di animazione Alla ricerca di Nemo? Un team di scienziati del SETI Institute (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), dell'Università della California e dell'Alaska Whale Foundation è riuscito nell’impresa, stabilendo una comunicazione fatta con dei segnali di saluto con una megattera i nome Twain per ben 20 minuti. Descrizione e analisi dell'incontro sono consultabili online sulla rivista PeerJ.

Come la maggioranza dei cetacei, anche le megattere (Megaptera novaeangliae) hanno una complessa vita sociale e usano diversi richiami a seconda della situazione, sia tra genitori e figli sia tra adulti. Gli scienziati hanno inviato tramite un altoparlante subacqueo un “segnale di contatto” alla megattera Twain, che si è avvicinata all’imbarcazione ed ha iniziato a girarci intorno, rispondendo a tutti i richiami emessi dall'altoparlante rispettando i diversi intervalli tra ciascun segnale: se la barca lanciava due richiami a cinque secondi di distanza l'uno dall'altro, anche la megattera attendeva lo stesso tempo.

Secondo il team, questo è un segnale che l'animale stava ascoltando e rispondendo, dimostrandosi interessato, nonostante la conversazione fatta di soli "ciao!". «Crediamo che questo sia il primo scambio comunicativo di questo tipo tra esseri umani e megattere nella “lingua“ delle megattere», ha affermato la dottoressa Brenda McCowan della U.C. Davis, autrice principale dello studio. «Le megattere sono estremamente intelligenti, hanno sistemi sociali complessi e comunicano ampiamente sia con canti che con richiami sociali», ha aggiunto, invece, il coautore Fred Sharpe dell'Alaska Whale Foundation.

Il coinvolgimento, invece, del SETI Institute nello studio non è casuale: il team Whale-SETI sta studiando sistemi di comunicazione intelligenti, terrestri e non umani per sviluppare filtri da applicare a qualsiasi segnale extraterrestre ricevuto. In poche parole, gli esperimenti di comunicazione non umana fatti con le megattere saranno la base per cercare di ricevere ed inviare segnali con eventuali forme di vita extraterrestri. La strada, tuttavia, è ancora lunga anche solo per chiacchierare seriamente con le megattere, ma con Twain è certamente stato fatto un primo passo decisivo.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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