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7 Agosto 2022
12:00

Il pesce luna (Mola mola)

Il pesce luna è il più grande pesce osseo al mondo. Può superare i 2000kg e il suo nome è dovuto alla caratteristica forma ovoidale, più alta che lunga.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il pesce luna (Mola mola) è il pesce osseo più pesante del mondo e può arrivare a superare i 2000 chili, i 4 metri di altezza e i 3 metri di lunghezza. Si tratta di una specie appartenente alla famiglia dei Molidi ed è diffusa nelle acque oceaniche temperate e tropicali, e nel Mar Mediterraneo. A rendere questo pesce particolarmente riconoscibile, oltre all'importante mole, è anche la caratteristica forma ovaloide, più alta che lunga, a cui deve il suo nome e che lo fa sembrare quasi una grossa testa sprovvista del resto del corpo.

In inglese è chiamato Ocean sunfish – pesce sole oceanico – perché ha la curiosa abitudine di prendere il sole sulla superficie dell'acqua, in modo da gestire la termoregolazione e, con l'aiuto di alcuni uccelli marini, ripulirsi dalle numerose specie di parassiti che lo ricoprono.

Come è fatto il pesce luna

I pesci luna possono superare i 2000 chilogrammi, i 3 metri di lunghezza e i 4 metri di altezza. Sono completamente privi di squame e hanno una pelle piuttosto gommosa, che può arrivare a misurare 15 centimetri di spessore. Il loro corpo è ricoperto di macchie irregolari, presenta molti tubercoli ed è sprovvisto di pinna caudale.

In sostituzione a questa parte del corpo, il pesce luna ha sviluppato il cosiddetto clavus, ovvero una sorta di escrescenza carnosa e poco mobile, che parte dalla radice della pinna dorsale e viene utilizzata soprattutto per il direzionamento. Questi pesci non hanno sempre lo stesso colore, e generalmente sono di tonalità che variano dal marrone scuro al grigio argenteo. Il ventre è bianco panna e, spesso, presentano macchie bianche anche sulle pinne e su alcune zone del dorso.

La bocca è di piccole dimensioni e, per via della conformazione della dentatura, assume una forma simile a quella di un becco.

Habitat e distribuzione

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Il pesce luna è diffuso nelle acque temperate e tropicali dell'Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico, ma anche nel Mar Mediterraneo. Durante i mesi estivi dell'emisfero boreale è possibile osservarlo anche nelle acque al largo del Regno Unito e in altre zone del Mare del Nord. Solo raramente è stato avvistato nel Mar Baltico.

Si tratta di animali in grado di coprire distanze anche molto elevate in tempi piuttosto ristretti. Uno studio pubblicato nel 2010 ha permesso di seguire gli spostamenti di alcuni individui dotati di dispositivo GPS, rilevando un percorso di oltre 1800 km in 92 giorni. Ciò significa che i pesci luna si sono mossi ad una velocità media di circa 20 chilometri al giorno, circumnavigando la penisola Iberica dal Golfo di Cadiz alla costa settentrionale della Spagna.

I luoghi in cui vengono osservati più spesso, secondo quanto riportato sul sito dell'Università del Michigan, sono la California meridionale, l'Indonesia, la Nuova Zelanda, le coste meridionali dell'Africa e il Mediterraneo. Secondo un report della IUCN, la specie è distribuita anche nei mari italiani e, nel maggio del 2021, è stato avvistato un individuo di pesce luna nelle acque dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in Campania.

Sebbene questa specie viva ormai in molte zone del Mediterraneo, gli avvistamenti non sono ancora molto numerosi, perché tende a frequentare maggiormente le acque aperte distanti dalla costa.

Secondo quanto riportato sul sito del Museo di Storia Naturale di Venezia, le segnalazioni provenienti dall'Adriatico stanno però aumentando negli ultimi anni. A determinare questo fenomeno sarebbe la proliferazione, talvolta massiccia, di molte forme di megaplancton – come ad esempio la medusa Rhizostoma pulmo e lo ctenoforo Mnemiopsis leidyi.

La vita del pesce luna

La pelle del pesce luna è spesso infestata da numerosi parassiti. Secondo uno studio condotto dall'Università di Hokkaido, in Giappone, e pubblicato nel luglio 2012, questi pesci salgono in superficie sia per ottenere un effetto termoregolatore, che per liberarsi dalle oltre 50 specie che possono attaccarsi alla sua pelle. Così facendo, riescono a farsi beccare dagli uccelli marini, i quali, nutrendosi proprio di quei parassiti, creano coi pesci una relazione simbiotica.

L'alimentazione di questo pesce è piuttosto varia e comprende numerose specie di invertebrati, crostacei, molluschi, oltre che larve e meduse.

Per ottenere sufficiente nutrimento in ogni stagione, il pesce luna migra stagionalmente e inoltre, durante il giorno, si sposta anche verticalmente tra le acque più profonde e la superficie.

La capacità di scendere in profondità gli permette inoltre prendere le distanze dai predatori, ovvero alcune specie di squali, orche e, nell'Oceano Pacifico, anche i leoni marini.

Il pesce luna e l'uomo

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La presenza di questa specie nelle acque frequentate dagli esseri umani non rappresenta in alcun modo un rischio, in quanto si tratta di un pesce che non ha alcun comportamento aggressivo. Al contrario, invece, il pesce luna opera un controllo naturale sulla diffusione di alcune specie di meduse dotate di tentacoli urticanti.

Il pesce luna è minacciato, soprattutto in California, nel Mar Mediterraneo e sulle coste dell'Africa meridionale, dalle catture involontarie nelle reti da pesca.

In alcune zone dell'Asia, questi grandi pesci vengono destinati al consumo alimentare, mentre in Cina sono considerati curativi per la medicina tradizionale.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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