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7 Aprile 2024
13:00

Il mio cane si accorge che sono ubriaco?

Sì, il tuo cane si accorge quando sei ubriaco. I cani possiedono un'intelligenza sociale molto sviluppata e sono in grado di collegare determinati stimoli sensoriali, come ad esempio l'odore di alcol, a precisi atteggiamenti.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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È successo di nuovo: sei tornato a casa il venerdì notte dopo una serata con gli amici e hai trovato il tuo cane sull'uscio che ti guardava come se sapesse che avevi bevuto un bicchiere di troppo. Sappiamo che i cani ci giudicano, ma si accorgono anche quando siamo ubriachi? La risposta è sì.

Se pensi che il tuo cane abbia un atteggiamento diverso verso di te se bevi, anche quando non lo fai davanti a lui, sappi che hai ragione. Non solo i cani capiscono quando siamo ubriachi ma cambiano le loro reazioni in base al nostro stato. I cani possiedono un'intelligenza sociale molto sviluppata e sono  in grado di collegare determinati stimoli sensoriali, come ad esempio l'odore di alcol, a precisi atteggiamenti, e agire di conseguenza.

I cani sono in grado di capire se siamo ubriachi grazie a molti indizi che diamo loro inconsapevolmente. Vediamo insieme quali sono.

Olfatto

L’olfatto è il senso elettivo del cane e il suo naso è molto diverso dal nostro: mentre noi abbiamo circa 5 milioni di recettori olfattivi, loro ne possiedono 300 milioni. È attraverso questi che comprendono il mondo che li circonda. Non deve stupirci quindi che le alterazioni del nostro odore per il cane siano fonte di un gran numero di informazioni e quindi molto importanti.

Quando ingeriamo alcol fino a ubriacarci l'odore è forte e persistente anche per il nostro naso, figurarsi per quello del nostro cane. Con il tempo impara a comprendere che quando sente quell'odore il suo compagno umano avrà degli atteggiamenti diversi dal solito, associando così l'alcol a una nostra particolare alterazione comportamentale. Ancora prima di aver inserito  le chiavi di casa nella serratura, il nostro compagno a quattro zampe sa già cosa aspettarsi da noi, e a seconda di come ci percepisce sceglierà come relazionarsi.

Questo non deve sorprendere: numerosi studi hanno dimostrato che i cani sono in grado di fiutare particolari malattie, tra cui tumori e diabete. Merito del loro olfatto, che è capace di riconoscere la firma odorosa di queste patologie.

Questa grande capacità di interpretarci può avere però un effetto negativo sulla loro vita in casi estremi: un cane che è stato maltrattato da un uomo ubriaco, magari ripetutamente, assocerà l'odore di alcol al comportamento violento, provando paura e smarrimento. Nel mondo sensoriale del cane, gli odori sono capaci di trasportare nel momento presente anche ciò che è successo nel passato.

L'olfatto però non è l'unico segnale dal quale il cane può capire quando siamo ubriachi.

Tono di voce

Non basta fare la doccia per evitare che il nostro cane capisca che abbiamo esagerato con il vino. L'olfatto è il senso preponderante dei nostri amici a quattro zampe, ma l'odore di alcol non è il solo segnale dal quale loro possono riconoscere che siamo in uno stato alterato.

I cani sanno molto bene anche come interpretare il nostro tono di voce. La nostra voce, infatti, trasmette molti indizi sulle emozioni e i sentimenti che stiamo vivendo. Saper usare il giusto tono quando interagiamo con il nostro cane è fondamentale non solo per farci capire ma anche per poterlo guidare verso uno stato di calma, se necessario, o per motivarlo all'inizio di un gioco. Normalmente se non prestiamo attenzione al tono con cui ci interfacciamo, come accade ad esempio quando siamo ubriachi, potrebbero nascere incomprensioni.

Se quando siamo "alticci" il nostro tono di voce tende ad alzarsi o ad abbassarsi, il cane saprà che quando ci troviamo in quello stato non siamo una guida affidabile, insomma, lo sa che non siamo coscienti.

Articolazione delle parole

Non giriamoci attorno: ci rendiamo conto che un nostro amico è ubriaco quando inizia a biascicare e smette di articolare le parole nel modo corretto. Anche per il nostro cane questo è un indizio importante. I cani capiscono quello che diciamo, imparano attribuendo al suono una particolare rappresentazione mentale, attraverso un percorso d’esperienza.

La comunicazione dei cani non è fatta di parole, tuttavia la stretta vicinanza e il percorso di coevoluzione ci ha permesso di capirci reciprocamente, e soprattutto i cani sono diventati molto competenti nella relazione con noi.

Se ogni volta che torniamo a casa diciamo a nostro cane: «Ciao Fido!» lui imparerà che a quelle parole corrispondono una serie di azioni e stati d'animo. Se tornando a casa non articoliamo bene il consueto saluto – e magari odoriamo di alcol e tendiamo pure ad alzare la voce – allora il cane non ci metterà molto a capire che quello è uno dei segnali che indicano che siamo un po' ubriachi. Probabilmente a questo segnale il cane cambierà le sue aspettative nei nostri confronti, smettendo di attendersi la consueta routine serale.

Comportamento insolito

Tutte queste alterazioni del nostro odore e dei nostri comportamenti aiutano il cane a capire che siamo ubriachi. E ciò implica una responsabilità nei suoi confronti.

Nella nostra società bere insieme agli amici rappresenta un'attività sociale molto piacevole che spesso coincide con la fine della settimana lavorativa. È un momento per lasciare andare la tensione e dedicarsi alle attività ricreative, tuttavia non dimentichiamo che per il nostro organismo l'alcol è un veleno, e lo stato alterato in cui entriamo quando lo assumiamo non è altro che l'effetti di quella intossicazione.

Potremmo quindi compiere azioni non molto coerenti con quelle che sono le nostre intenzioni, e il nostro cane non solo nota che c'è qualcosa che non va ma per questo ci giudica meno competenti del solito. Secondo un studio condotto dai ricercatori dell'Università di Kyoto, i cani sanno riconoscere se gli umani sono in grado o meno di portare a termine un compito e li giudicano per questo.

Se per esempio cadi addormentato sul divano invece che sul letto, se sbagli a mettere i croccantini nella sua ciotola, bhe, il tuo cane saprà che quando sei in quello stato non riesci a portare a termine neanche i compiti più banali. Forse non scrollerà la testa con rassegnazione guardandoti, ma in cuor suo sappi che ti giudicherà.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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