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9 Ottobre 2022
12:00

Il mamba nero (Dendroaspis polylepis)

Il mamba nero è il serpente più velenoso d'Africa e uno dei rettili più velenosi del mondo. In caso di morso, se non si interviene subito, il suo veleno causa forte dolore e morte.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il mamba nero (Dendroaspis polylepis) è un rettile della famiglia degli elapidi e viene considerato il serpente più velenoso dell'intero continente africano, oltre che uno dei rettili più velenosi al mondo.

Quando solleva la parte anteriore del corpo, inoltre, può raggiungere la considerevole velocità di 20 chilometri orari ed è quindi anche tra i serpenti più veloci del pianeta. Per questo motivo, il mamba nero viene citato anche nel Guinness World Record.

Nel linguaggio comune è chiamato anche "ombra di morte" o "serpente dei sette passi", perché, secondo la leggenda, in seguito al suo morso è impossibile compiere più di sette passi prima di cadere al suolo. Inoltre, è noto a livello internazionale con il nome inglese Black mamba.

Caratteristiche del mamba nero

Contrariamente a ciò che fa pensare il suo nome, il mamba nero non è nero, ma color oliva, grigio o brunastro. Alcuni individui hanno squame scure e chiare alternate nella parte posteriore, le quali formano un disegno a bande laterali. I soggetti giovani hanno colori più chiari e talvolta hanno sfumature gialle.

Il loro corpo, però, è in ogni caso di colore più scuro rispetto al mamba verde occidentale (Dendroaspis viridis) e orientale (Dendroaspis angusticeps) i quali sono riconoscibili entrambi proprio per le sfumature verde chiaro. Il mamba di Jameson (Dendroaspis jamesoni), invece, diffuso in Africa Centrale, ha tonalità di verde più spento.

L'interno della bocca è di colore blu scuro tendente al nero e gli occhi sono marroni con un bordo bianco argenteo. Secondo quanto riportato da Animal Diversity Web dell'Università del Michigan, questo serpente ha una lunghezza media (da adulto) di circa 2,2/2,7 metri, ma secondo alcune fonti, può arrivare anche a 4 metri.

Abitudini

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Sono animali solitari dal comportamento prevalentemente riservato e discreto. Generalmente, infatti, preferiscono evitare il confronto e mostrano aggressività solo se minacciati o se gli è preclusa la fuga. Sono serpenti diurni e trascorrono gran parte del loro tempo in zone soleggiate. Sono molto abitudinari riguardo agli ambienti prescelti e all'home range e hanno ottime abilità nell'arrampicarsi sugli alberi.

Le dimensioni dell'ambiente all'interno del quale si muovono possono variare in base alle caratteristiche dell'habitat e alla densità delle prede.

I mamba neri non hanno orecchie esterne, ma sono comunque molto abili nel percepire l'arrivo di una preda grazie alla capacità di rilevare le vibrazioni del suolo e hanno, inoltre, un apparato vomero nasale molto sviluppato.

Dieta

Sono serpenti carnivori e si nutrono principalmente di piccoli mammiferi, inclusi roditori, scoiattoli e altre specie presenti all'interno del loro habitat. Occasionalmente catturano anche alcune specie di piccoli uccelli. Secondo il South African Biodiversity Insitute, inoltre, si possono nutrire di altri serpenti.

La loro strategia di caccia prevede l'individuazione dell'animale seguita da uno o due morsi piuttosto rapidi. Infine il serpente attende pazientemente la completa paralisi del soggetto colpito e la sua conseguente morte prima di consumarla. La digestione dura in media 8/10 ore.

Riproduzione

La stagione degli amori ha inizio nei primi mesi della primavera, quando i maschi individuano una femmina e ne seguono la scia olfattiva. In questo periodo, i maschi combattono tra loro intrecciando i corpi per l'accesso all'accoppiamento.

Terminata la stagione degli amori, maschi e femmine tornano alla vita solitaria. In particolare le femmine, in questa fase manifestano un comportamento particolarmente aggressivo nei confronti dei propri simili.

Si tratta di una specie ovipara e, infatti, 2 o 3 mesi dopo l'accoppiamento, deporranno mediamente da 6 a 17 uova in una buca nel terreno. Il tempo di schiusa dipende dalla temperatura dell'ambiente circostante.

Habitat e distribuzione

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Contrariamente alle altre specie di mamba, che sono quasi unicamente arboree, il mamba nero si muove soprattutto a terra. Questi serpenti, infatti, vivono prevalentemente nella savane dell'Africa centro meridionale e orientale e sulle colline rocciose nei pressi dei boschi, dove trovano riparo negli alberi cavi abbattuti, nelle fessure che si formano tra le rocce, all'interno di tane costruite da altre specie e nei termitai abbandonati.

Vivono sia negli ambienti tropicali che temperati del continente africano, in particolare nel Nord dell'Eritrea, in Sud Africa, Kenya, Uganda, Tanzania, Mozambico, Malawi, Zambia, Zimbabwe, Botswana e Namibia, dove possono essere avvistati anche nei pressi dei pascoli.

Non vivono invece in Italia, dove gli unici serpenti velenosi, sebbene non abbiano un veleno potente come quello dei mamba, sono le vipere.

Morso e veleno del mamba nero

Il mamba nero preferisce scappare piuttosto che attaccare, ma non esita a mordere se non ha l'occasione di fuggire o se viene minacciato ripetutamente. Prima di attaccare, solleva la parte anteriore del corpo e sibila schiacciando la lingua verso il palato. In questa situazione, il comportamento consigliato è quello di allontanarsi lentamente, nella speranza che questo tentativo sia sufficiente per evitare l'attacco.

In caso di morso, invece, il veleno viene iniettato attraverso i denti anteriori e, se non si interviene rapidamente, la vittima va incontro a morte certa.

Sebbene il suo veleno sia molto potente e venga, quindi, considerato il serpente più velenoso dell'Africa, esistono serpenti dotati di veleni più potenti rispetto a quello del black mamba. Tra queste, va citato, il Taipan dell'Interno, un serpente originario dell'Australia, che generalmente viene considerato a tutti gli effetti il più velenoso del mondo, sebbene abbia un comportamento più elusivo rispetto al mamba nero.

Secondo quanto descritto dall'African Snakebite Institute il veleno del black mamba è potentemente neurotossico e può causare una forte difficoltà di respirazione entro circa mezz'ora. I sintomi includono anche intorpidimento delle labbra, linguaggio confuso, svenimento e debolezza progressiva.

Il South African Institute for Medical Research (SAIMR) ha prodotto, però, un siero apposito e, nel caso in cui venga somministrato immediatamente, può salvare la vita.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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