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19 Aprile 2024
17:52

Il gatto sceglie i momenti migliori per le coccole?

Sì, i gatti scelgono il momento migliore per le coccole e anche il tipo di interazione che vogliono con il loro umano di riferimento. Vediamo come interpretare i segnali positivi e come capire quando è il momento giusto per stabilire un contatto.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Se pensate che sia il gatto a scegliere i momenti migliori per le coccole, sappiate che avete ragione. È proprio il nostro compagno felino che stabilisce il tipo di interazione da avere e soprattutto il momento in cui questa deve avvenire.

Non facciamo però l'errore di credere che l'appropriatezza del momento sia dettata dall'orologio, impariamo piuttosto a vedere il gatto come un individuo e a imparare a leggerne i comportamenti. Solo facendo questo sforzo necessario potremo riuscire a capire qual è il momento migliore per coccolare il gatto.

Quando i gatti preferiscono essere coccolati

Non ci sono momenti particolari della routine giornaliera in cui i gatti preferiscono essere coccolati. È un errore pensare che sia connesso al momento di andare a dormire o a quello in cui gli diamo da mangiare.

Che un momento sia migliore di un altro lo stabilisce il gatto stesso, e non sempre per lui il concetto di coccole coincide con il nostro. Non è detto infatti che il gatto quando si avvicina a noi per avere uno scambio voglia il contatto fisico come carezze, grattini e un qualsiasi altro tipo di scambio sociale che implica il contatto diretto. Molto dipende dal carattere dell'individuo che abbiamo davanti.

Alcuni gatti potrebbero preferire uno scambio vocale, senza necessariamente che ci sia un contatto fisico. Inoltre, ricordiamo che ai gatti non piacciono i baci, non sanno cosa sia questo comportamento e non possono quindi capire cosa vuole dire per noi. Alcuni gatti accettano  l'idea che noi esseri umani a volte ci esprimiamo attraverso baci e abbracci, e in rari casi possono anche arrivare ad apprezzarlo, sempre se non esageriamo e rispettiamo i loro tempi e i loro modi.

Ricordiamo quindi che manifestare amore a un gatto attraverso baci e abbracci potrebbe non essere il metodo più efficace, e sicuramente non è universalmente compreso da tutti. Preferiamo un altro tipo di coccole, meno invadenti, altrimenti rischiamo di ottenere l'effetto contrario a quello che vogliamo.

Le coccole dipendono molto dal carattere del gatto e anche dalla relazione che hanno con il pet mate. Ci sono gatti che amerebbero le coccole, ma in presenza di un umano troppo appiccicoso e invadente nel suo approccio possono sviluppare comportamenti di evitamento.

Vediamo quindi come capire quando è il momento delle coccole è appropriato, e quando evitare.

Cosa fa il gatto quando vuole le coccole

Quando un gatto vuole le coccole nella maggior parte dei casi si avvicina oppure si struscia sulle gambe, altri invece fanno le fusa. Questi comportamenti possono essere validi indicatori di una prossimità affettiva, ma questa non vuol dire che i gatti vogliano essere ricambiati nel contatto fisico. Anche in questo caso la chiave è imparare a leggere il complesso repertorio comportamentale del gatto per interpretarne le azioni e sapere come reagire in maniera appropriata.

Se il gatto ci si avvicina facendo le fusa e strusciandosi sulle nostre gambe per poi scappare quando lo accarezziamo significa che non voleva quel tipo di reazione da noi. Per farci capire che siamo troppo invadenti il gatto può semplicemente andarsene, e allontanarsi da noi. Se perseveriamo potrebbe lanciare alcuni segnali non verbali di irritazione e di chiusura:

  • Battere la coda;
  • Dare zampate;
  • Mordere.

Se è irritabile potrebbe usare le zampate e il morso per interrompere l'interazione. È importante quindi capire come interpretare i segnali che il gatto ci lancia prima che diventino troppo espliciti, per evitare di irritarlo. Un gatto irritato per la nostra invadenza difficilmente si avvicinerà ancora a noi volentieri.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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