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16 Ottobre 2023
12:39

Il daino che girava per le strade di Caserta è stato catturato: vivrà in un’oasi con altri daini

È stato catturato il daino maschio che da giorni vagava pericolosamente per le strade di Caserta e zone limitrofe. Ora vivrà in un'oasi assieme ad altri daini e animali sequestrati.

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È stato catturato alle primi luci dell'alba di sabato 14 ottobre e ora vivrà all'interno della foresta demaniale di Cerreta Cognole, nel Vallo di Diano, insieme ad altri daini e ungulati. Finisce così la "fuga" del daino maschio che da giorni vagava per le strade di Caserta e zone limitrofe. L’ungulato, che ha circa cinque anni, ha un mantello scuro ed è in perfetta salute, è stato individuato tra le campagne di Casagiove dai Carabinieri ed è stato anestetizzato e catturato grazie all'intervento dei veterinari dell'ASL di Caserta.

Nel frattempo, i carabinieri stanno continuando a indagare sull'origine dell'animale, che come vi avevamo anticipato è quasi certamente fuggito dalla cattività, poiché in zona, come nel vicino bosco di San Silvestro, non è nota da anni la presenza di questi cervidi. L'ipotesi più verosimile è che sia fuggito da un privato o da un allevamento non autorizzato. Si conclude quindi così l'avventura del daino che aveva destato sia curiosità che apprensione tra i cittadini della zona, preoccupati per la sua incolumità ma anche per la sicurezza stradale.

Ora vivrà all'interno della foresta demaniale Cerreta Cognole, un'oasi rifugio dove vengono accolti numerosi animali selvatici salvati, recuperati e sequestrati. La foresta, in quanto azienda regionale faunistica, accoglie già numerosi animali frutto di sequestro o salvati da situazioni da abuso proprio come daini, mufloni o caprioli. Attualmente accoglie anche diversi bovini frutto di sequestro, oltre agli ormai onnipresenti cinghiali e due daini bianchi sequestrati un paio d'anni fa sempre nel Casertano a un privato.

In Italia i daini (Dama dama) rappresentano infatti una specie alloctona, estranea quindi all'ecosistema locale. Nei luoghi in cui sono stati introdotti, infatti, come per esempio nel Parco nazionale del Circeo, si sono dimostrati parecchio dannosi sia per la fauna che per la flora locali, tanto da essere stati al centro di numerose campagne di contenimento, spesso cruente, finalizzate a limitarne il numero e la diffusione.

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Un daino maschio con mantello scuro a causa del melanismo simile all’individuo che gira per le strade di Caserta

Nel rifugio di Cerreta Cognole, invece, i daini possono vivere in libertà all'interno di un contesto naturale in cui possano muoversi liberamente, lontano dagli esseri umani, e senza arrecare danni agli ecosistemi, visto che si trovano all'interno di un territorio delimitato e sotto controllo. Nel frattempo, mentre si indaga sulla provenienza del daino, non si esclude la possibilità che possano essercene anche altri in circolazione.

Chiunque dovesse avvistare altri daini nel Casertano è invitato a segnalare la loro presenza ai Carabinieri e al Pronto Soccorso Veterinario.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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