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30 Settembre 2023
9:00

Il Comune di Nardò lancia l’ “offensiva” anti-grilli ma la decisione scatena le polemiche

Fa discutere la decisione del Comune di Nardò di eseguire una disinfestazione straordinaria anti-grilli: da settimane se ne segnala la presenza in Salento.

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L’hanno chiamata “offensiva anti-grilli”. Una definizione quasi militare per annunciare alla popolazione il grande intervento straordinario da eseguire su tutta la città, comprese periferie e marine, per abbattere la popolazione di questi insetti ortodotteri. A organizzarla è stato il Comune di Nardò, paese di 30 mila abitanti della provincia di Lecce che nella notte tra giovedì e venerdì ha dato il via a questa dura “battaglia”.

«Nelle ultime settimane, complici probabilmente le particolari condizioni climatiche, si sono moltiplicate su tutto il territorio cittadino (ma, in verità, in tutto il Salento) le segnalazioni sulla presenza di questo particolare insetto, spesso scambiato per blatte o per altro – scrivono sulla pagina istituzionale dell’amministrazione comunale – Si tratta di esemplari di grillo comune, non infestante, una presenza "sana", seppur fastidiosa, nelle aree verdi in prossimità delle aree pubbliche e private. L'intervento, in totale sicurezza per le persone, sarà mirato a parchi, aree verdi e aiuole».

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E così nella notte tra giovedì e venerdì la Sanikil disinfestazioni, azienda a cui è stato richiesto il servizio per conto del comune, ha iniziato i suoi interventi con un piretro specifico per il grillo comune. Preliminarmente gli stessi operatori dell’azienda avevano provveduto a effettuare una campionatura per calibrare quantità e natura di eventuali ulteriori interventi.

Nel giro di poche ore, però, sono piovute le critiche per la decisione dell’amministrazione: «Ci sono state un paio di settimane in cui i grilli erano tanti ma gestibili tranquillamente, i problemi sono altri a Nardò». E ancora: «Insetto da annientare benché inoffensivo? È il trionfo dell'irrazionale». Fino a: «Mi piace ascoltare il loro canto. Dovremmo sparire noi, non loro». Qualcun altro invece ha condiviso la scelta dell’amministrazione: «Sono giorni che mi ritrovo questi grilli all'interno dell'attività in cui lavoro. Li ho trovati ovunque, anche in alcuni abiti esposti».

In base alle informazioni raccolte, l’intervento eseguito non è avvenuto per nebulizzazione nell’aria (come per esempio si fa per le disinfestazioni contro le zanzare). Si è provveduto a utilizzare un prodotto specifico per questi insetti a base di piretro, irrorandolo nei luoghi dove normalmente tendono a nascondersi (fessure, marciapiedi, viali, parchi) evitando di spruzzarlo sulle piante. La concentrazione del prodotto sarebbe comunque inferiore rispetto a quella utilizzata per altri insetti (per esempio le blatte). Si ritiene che questo primo intervento dovrebbe consentire una riduzione di circa il 20% della popolazione attualmente presente, tenendo conto poi delle condizioni climatiche delle prossime settimane e della diffusione non localizzata solo su Nardò ma, bensì, in numerosi comuni del Salento.

I dubbi sull’opportunità di questa disinfestazione straordinaria restano, considerato peraltro che l’avvicinarsi dei mesi meno caldi avrebbe naturalmente risolto il problema (se di problema possiamo parlare). In questa sede non scenderemo nello specifico sull’eventuale tossicità dei piretroidi (in passato abbiamo parlato dei pericoli per cani e gatti in caso di ingestione accidentale di permetrina, una sostanza di questa categoria contenuta anche negli antiparassitari per animali). Certo è che irrorare questo tipo di sostanze contro un insetto soltanto perché lo si ritiene fastidioso appare decisamente fuori luogo. Nel caso delle blatte e delle zanzare l'intervento potrebbe essere giustificato dal fatto che potrebbero essere vettori di patogeni. C’è poi da fare una riflessione sul lessico scelto per informare la popolazione. Dichiarare guerra alla natura è certamente qualcosa di sbagliato. A maggior ragione quando l’obiettivo del proprio attacco è una specie che, per stessa ammissione del comune, costituisce una presenza sana. Perché dunque provare ad annientarla?

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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