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18 Giugno 2023
12:00

Il cervone (Elaphe quatuorlineata)

Il cervone è uno dei serpenti più lunghi d'Europa ed è caratterizzato da quattro linee longitudinali su tutta la lunghezza del corpo. È presente anche in Italia e, in particolare, in alcune zone del Sud.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il cervone (Elaphe quatuorlineata) è un serpente non velenoso appartenente alla famiglia dei colubridi, distribuito nell'Italia centro-meridionale e in alcune zone caratterizzate dal clima mediterraneo, a partire dai Balcani verso Est, fino all'Asia occidentale. Secondo alcune leggende il suo nome deriva dal fatto che la sua pelle, quando viene lasciata a terra in seguito alla muta, ricorda le corna di un capriolo.

Il nome inglese, invece, è four lined snake e riprende il nome scientifico, che rimanda alle quattro linee che la specie presenta lungo il corpo. Secondo quanto pubblicato in uno studio condotto dal Dipartimento di Biologia dell'Università "La Sapienza" di Roma, il cervone può raggiungere fino ai 250 centimetri di lunghezza ed è, quindi, uno dei serpenti più lunghi d'Europa. Nel nostro paese, però, raramente supera i 180 centimetri.

Come è fatto

Il cervone ha il dorso di colore bruno/giallastro, mentre il ventre è più chiaro e può essere grigio perlaceo. L'intero corpo è ricoperto da quattro strisce longitudinali. La testa è allungata, gli occhi sono posizionati sui lati e hanno le pupille rotonde. Per riconoscerlo dalle altre specie di colubridi, si possono notare due strisce scure poste sul retro degli occhi.

I soggetti adulti, oltre a poter superare i due metri di lunghezza, sono anche più pesanti rispetto alla media delle specie italiane. Un cervone, infatti, può arrivare a superare i 700 grammi.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Amphibia-Reptilia, la specie è soggetta a un evidente dimorfismo sessuale che porta le femmine ad essere più grandi rispetto ai maschi. I giovani, inoltre, sono riconoscibili perché hanno una livrea dorsale grigia e lungo i fianchi presentano macchie scure che, spesso, possono assumere una colorazione nera. Finché il cervone non raggiunge la fase adulta, la testa risulta avere una forma più accentuata.

Habitat e distribuzione

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Il cervone è una specie diurna che predilige le aree di pianura e collinari e, secondo quanto riportato dalla IUCN, la sua presenza aumenta nelle zone che dispongono di macchia mediterranea, boscaglia e boschi, oppure laddove si trovino cumuli di pietre (che gli forniscono riparo). Generalmente è presente dal livello del mare fino ai 1200 metri di quota.

Alcune popolazioni del nostro paese, però, sono ormai isolate dalle altre e, quindi, rischiano maggiormente l'estinzione.

In Italia è possibile osservarla dalla Toscana verso Sud e la frequenza aumenta man mano che si toccano le regioni meridionali, dove localmente è anche molto comune.

Lungo il limite settentrionale dell'areale la specie è leggermente in declino ed è minacciata dai processi di disboscamento, oltre che dall'intensificazione dell'agricoltura e dalle uccisioni intenzionali da parte dell'uomo.

La specie è assente in Sicilia e Sardegna, mentre è possibile incontrarla nei paesi balcanici, in Grecia e in alcune zone dell'Asia occidentale caratterizzate dal clima mediterraneo.

Abitudini

Il cervone è una specie di serpente diurna che caccia nelle ore più calde della giornata muovendosi a terra, ma in alcuni casi si muove anche sugli arbusti e sugli alberi, dove si arrampica con molta agilità. La coda forte, infatti, le permette di aggrapparsi mentre con la parte anteriore raggiunge il ramo successivo.

Generalmente si nutre di animali di piccole dimensioni ma, nel caso in cui riesca a raggiungere una preda più grande, la uccide per strangolamento prima di ingerirla.

Quando arriva l'inverno, trascorre i mesi più freddi proteggendosi all'interno di tane e gallerie scavate e abbandonate prima del suo arrivo da roditori e piccoli mammiferi. In particolare, il cervone preferisce i ripari costruiti nelle cavità dei tronchi, nei muri a secco o sotto le pietre.

Alimentazione

Secondo uno studio condotto dal Centro di Genetica Evoluzionistica di Roma, nei monti della Tolfa, nei pressi della Capitale, le abitudini alimentari del cervone comprendono diverse specie di roditori, come Apodemus sylvaticus (topo selvatico), Mus domesticus (topolino comune) e Rattus norvegicus, ovvero il topo grigio.
Queste specie rappresentano in media il 77% della dieta del cervone, mentre gli uccelli e le loro uova coprono il restante 23%. Nel periodo primaverile, però, secondo quanto osservato, la percentuale di volatili tende ad aumentare, mentre in autunno, i roditori possono rappresentare anche il 100% della dieta.

I soggetti giovani, invece, predano anche lucertole e si concentrano prevalentemente su quelle di piccole dimensioni.

Secondo un ulteriore studio sull'alimentazione della specie, pubblicato nel 2005, le femmine tendono a predare in numero inferiore le lucertole rispetto ai maschi.

Riproduzione

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Gli accoppiamenti avvengono generalmente da aprile a giugno e, dopo circa 40/50 giorni, la femmina depone le uova (da 3 a 18), in una zona situata alla base di un arbusto, in una buca nel terreno, oppure all'interno dei muretti a secco in cui trova riparo. Dopo circa 45/60 giorni, le uova si schiudono e nascono i giovani serpenti (lunghi mediamente dai 30 ai 40 centimetri) che affrontano la prima muta entro i 7 giorni di vita.

I piccoli raggiungono l'età adulta intorno ai due anni e la maturità sessuale verso i 3-4 anni (per i maschi) e i 4-5 anni per le femmine.

Sebbene vi siano segnalazioni di cervoni che hanno vissuto anche 20 anni, la durata media della vita della specie in natura raramente supera i 10 anni.

Il suo morso è pericoloso?

Si tratta di una specie completamente innocua per l'uomo, in quanto non ha l'abitudine di mordere e, anche nella remota circostanza che ciò accada, la specie è comunque priva di veleno. Ciò nonostante, è bene evitare di disturbare o toccare l'animale. In caso di incontro, il consiglio è quello di allontanarsi e limitarsi ad osservarlo da lontano.

Trattandosi di una specie selvatica, inoltre, è bene sottolineare che non può essere adottata e ridotta alla vita domestica. Ciò nonostante, il prelievo di esemplari, in particolare per destinarli al commercio legato all'hobby della terraristica, è ancora diffuso.

Non di rado, inoltre, questo serpente viene ucciso dall'uomo, soprattutto quando viene trovato nei pressi degli ambienti antropici.

Il cervone, però, è compreso nell’allegato II della Convenzione di Berna, negli allegati B e D della Direttiva Habitat e, viene protetto anche da alcune normative locali e regionali.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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