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3 Marzo 2024
12:00

Il cammello (Camelus bactrianus)

Il cammello, anche noto come cammello della Battriana, è un mammifero artiodattilo della famiglia dei camelidi, diffuso in alcune aree semidesertiche e desertiche dell'Asia centrale. La sua caratteristica distintiva del cammello è la presenza sulla schiena di due gobbe.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il cammello, anche noto con il nome cammello della Battriana (Camelus bactrianus) è un mammifero artiodattilo diffuso in alcune aree semidesertiche e desertiche dell'Asia centrale situate tra la Cina Nord occidentale e la Mongolia. Quest'area veniva storicamente chiamata appunto Battriana. Appartiene alla famiglia dei Camelidi, di cui fanno parte, tra gli altri, anche i dromedari (Camelus dromedarius) e i lama.

La caratteristica distintiva del cammello è la presenza sulla schiena di due gobbe, all'interno delle quali non vi è acqua, bensì grasso.

Questa specie viene comunemente utilizzata dall'uomo come mezzo di trasporto nelle aree desertiche. La conformazione anatomica dei piedi del cammello, infatti, favorisce lo spostamento su lunghe distanze. L'animale viene inoltre munto per produrre il kumis, ovvero una bevanda tipica dell'Asia centrale a base di latte di cammello fermentato. La carne può venire consumata dalle comunità locali, mentre il grasso viene utilizzato per cucinare.

Come è fatto il cammello

La caratteristica che distingue i cammelli della Battriana dai dromedari (Camelus dromedarius) è la presenza di due gobbe sulla schiena (i dromedari ne hanno solo una).

Si tratta di animali di grandi dimensioni, con un'altezza media di 2.134 m. La lunghezza della testa e del corpo è di circa 2,25-3,45 metri, mentre la coda è lunga mediamente 35-55 centimetri. Il peso dei soggetti adulti può variare da 300 a 690 kg. Il dimorfismo sessuale è evidente in quanto i maschi adulti sono spesso più grandi delle femmine.

Il colore del mantello è tipicamente marrone scuro o grigio. In alcune aree del corpo il pelo è più spesso e pesante, in particolare sulla testa, sul collo e sulle zampe anteriori. Questo aspetto varia però in base alle stagioni.

Sono inoltre dotati di una doppia fila di lunghe ciglia, che bloccano i forti venti che spesso soffiano nelle zone in cui vivono i cammelli della Batriana. Le narici, infine, possono chiudersi per proteggersi dalla polvere e dalla sabbia.

Habitat e distribuzione

Mentre il dromedario abita l'Africa, l'Asia sud-occidentale e l'Asia meridionale, per quanto riguarda il cammello della Battriana, più del 90% del suo habitat si trova nella Mongolia interna (una regione della Cina), nella Mongolia esterna (deserto del Gobi) e nelle steppe desertiche del Kazakistan.

Il cammello è un animale molto mobile e imponente, che può percorrere fino a 75 km al giorno. Per sopravvivere in condizioni difficili ha sviluppato la capacità di adattarsi al clima desertico e semidesertico, ma anche alla scarsa presenza di risorse alimentari e di acqua. 

Alimentazione

Il cammello della Battriana è un animale erbivoro che si nutre di qualunque tipo di vegetale, a partire da foglie e frutta, fino ad arrivare a radici, tuberi, corteccia, semi, cereali, noci e addirittura piante spinose. Se si trova in ambienti particolarmente poveri di risorse alimentari, secondo quanto riportato sul sito del Parco Faunistico Cappeller, può anche arrivare a cibarsi di carne o pelle.

Un elemento fondamentale riguardo la sopravvivenza del cammello della Battriana è determinato dalla capacità di resistere per un periodo lungo di tempo in assenza di acqua. La Yak and Camel Foundation, infatti, riporta un'analisi sulle modalità di sopravvivenza della specie che, a differenza dei bovini (i quali perdono dal 7 all’8% del loro peso corporeo al giorno, se non hanno accesso all’acqua) questo camelide ne perde solo l’1-2%. Ciò significa che, in circostanze eccezionali, può sopravvivere per due o tre settimane senza idratarsi. La specie può inoltre assorbire più di 100 litri di liquido (150 litri nel caso di femmine durante l'allattamento) in poche ore. 

Comportamento e riproduzione

I cammelli della Battriana vivono in branchi di 6-20 membri, anche se occasionalmente possono essere anche solitari, oppure possono unirsi in gruppi fino a 30 individui. Nel loro areale è stata stimata una densità di popolazione di cinque cammelli ogni 100 km quadrati.

Durante i mesi invernali migrano nel deserto del Gobi e per affrontare questo spostamento di solito le mandrie sono composte da un maschio adulto, che guida le femmine e i piccoli.

Una volta che i giovani maschi raggiungono la maturità sessuale, il maschio dominante li caccia, costringendoli a unirsi a un gruppo coetanei. Se una femmina del gruppo viene avvicinata da un maschio solitario, quest'ultimo viene cacciato dal maschio dominante della mandria. Quando il maschio dominante e un maschio giovane entrano in contatto, entrambi mostrano comportamenti atti ad intimidire il proprio avversario, come ad esempio un allargamento delle zampe posteriori, un movimento della coda, ma anche marcature con urina e feci.

Se nessuna di queste manifestazioni scoraggia il conspecifico, arrivano al combattimento, durante il quale i cammelli si possono mordere anche violentemente.

La stagione riproduttiva si svolge tra marzo e aprile. E, in seguito all'accoppiamento la gestazione dura circa 360-440 giorni. La femmina partorisce uno o due figli, i quali nascono con un peso di circa 37 kg e sono in grado di camminare entro le prime 24 ore. Lo svezzamento completo durerà però circa 2 anni.

L'aspettativa di vita media dei cammelli della Battriana è di 30 anni.

Il cammello della Battriana e l'uomo

I cammelli della Battriana sono considerati animali estremamente importanti da parte delle comunità umane che vivono all'interno dell'areale della specie. Secondo quanto pubblicato dal Museo di Zoologia del Michigan, questi animali vengono munti per consumarne il latte, che viene fermentato per produrre il kumis, ovvero una bevanda molto apprezzata dagli abitanti dell'Asia centrale. Il grasso contenuto nelle gobbe viene inoltre utilizzato per scaldare e per cucinare, mentre il mantello viene utilizzato per produrre vestiti, coperte, tende e altri oggetti. In alcuni casi, inoltre, vengono abbattuti per l'utilizzo della carne.

I cammelli selvatici sono quindi in pericolo critico di estinzione, in particolare in Mongolia, dove la National Red List (uno specifico gruppo di lavoro della IUCN) sottolinea come la specie sia minacciata anche a causa dell'ibridazione, delle malattie, della perdita dell'habitat, dell'inquinamento e della condizioni metereologiche estreme. Si stima infatti che la piccola popolazione presente in Mongolia diminuirà del 20% nelle prossime due generazioni a causa di tutti questi elementi.

Non bisogna infine sottovalutare i rischi determinati dal bracconaggio. Secondo quanto riportato dalla Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals, infatti, ogni anno vengono uccisi 25/30 cammelli selvatici della Battriana solo nell'area di confine tra la Cina e la Mongolia.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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