Gli alligatori “congelati” in Nord America: ecco come sopravvivono

Con l'arrivo di un'ondata di freddo artico in Carolina del Nord e Texas, gli alligatori americani stanno dimostrando come riescono a sopravvivere restando immobili anche quando la superficie dell'acqua è completamente ghiacciata.

25 Gennaio 2024
18:08
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Con l'arrivo di un'ondata di freddo artico che ha colpito la Carolina del Nord e il Texas, gli alligatori americani stanno dimostrando al mondo intero le loro incredibili capacità di adattamento e sopravvivenza. In particolare, al parco avventura Swamp Park costruito su una palude in Carolina del Nord e al Gator Country Rescue Center di Beaumont, in Texas, gli alligatori rimasti "congelati" nelle acque di stagni e paludi con solo il muso e le narici che emergono dal ghiaccio stanno affascinando e attirando l'attenzione di tutti. Ma come fanno a sopravvivere?

Questi "alligatori ghiacciolo", come sono stati ribattezzati da molti utenti sui social, riescono a sopravvivere al congelamento grazie a un'arma segreta: la brumazione, una sorta di letargo che è un po' l'equivalente rettiliano dell'ibernazione dei mammiferi. Durante questo processo, gli alligatori e altri rettili riducono drasticamente il loro metabolismo per sopravvivere anche alle condizioni più gelide, affrontando così senza troppi problemi anche periodi di freddo estremo come quello che ha colpito il Nord America in uno stato di "animazione sospesa".

Questi grossi rettili, che non possono alzare da soli la temperatura corporea, possono così sopravvivere restando completamente immobili nelle acque ghiacciate, attendendo pazientemente che la temperatura si alzi e l'acqua si sciolga.«Il pubblico continua a chiederci come stanno gli alligatori delle paludi durante queste ondate di freddo», ha detto un rappresentante dello Swamp Park in un video virale su TikTok. «Sono qui per confermare che sono felicemente e completamente congelati. Abbiamo letteralmente degli "alligatori ghiacciolo" in questo momento nella nostra palude».

In un altro video virale su TikTok girato al Gator Country Rescue Center si vede invece un'alligatore che giace immobile in uno stagno completamente ghiacciato, con solo il muso che emerge in superficie rotta. Gary Saurage, proprietario del centro di recupero in Texas, ha spiegato nel video che l'alligatore ha spinto il suo muso attraverso il fango per poter rompere il ghiaccio e respirare rimanendo completamente fermo. Questo comportamento è l'ennesima testimonianza della straordinaria adattabilità di questi antichi rettili, anche alle condizioni ambientali più estreme.

Durante la brumazione, tipica di molti altri rettili come le testuggini acquatiche, il cuore di un alligatore può rallentare addirittura fino a tre battiti al minuto, ed è anche questo il meccanismo "di risparmio energetico" che consente a questi e altri animali di resistere alle condizioni estreme senza sprecare preziose energie. Nonostante il loro aspetto imponente e quasi "primitivo", gli alligatori e i coccodrilli stanno dimostrando ancora una volta perché sono in giro sul nostro Pianeta da oltre 90 milioni di anni e senza quasi aver cambiato nulla nel loro aspetto da allora.

Questo spettacolare fenomeno naturale ci offre quindi uno sguardo nuovo e affascinante sulla vita di questi rettili e su come affrontano anche le sfide ambientali più complesse. E mentre gli alligatori "ghiacciati" continuano a catturare l'attenzione del pubblico, anche gli scienziati sono ora interessati approfondire ulteriormente questo comportamento unico, per comprendere così ancora meglio le strategie di sopravvivenza dei rettili alle condizioni estreme. Un ulteriore motivo per apprezzare la straordinaria diversità e adattabilità degli animali selvatici che condividono con noi questo Pianeta.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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