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29 Gennaio 2024
9:00

I sapori che sente il cane

Il cane è in grado di sentire almeno 5 sapori: dolce, salato, amaro, acido e umami. Non tutti, però, gli piacciono.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Proprio come noi, anche se ovviamente in modo leggermente diverso, anche il cane è in grado di percepire diversi sapori e, in base a questi, avere una risposta interna di avversione o piacere. In generale, possiamo dire che il cane è in grado di percepire il gusto dolce, amaro, acido, salato e umami, tramite dei recettori che sono presenti sulla lingua e in altre zone della bocca. Di questi gusti, in generale quello più avversivo (ovvero che farà rifiutare il cibo al vostro cane) è l’amaro, mentre dolce, salato e umami sono in apprezzati. L'acido dipende moltissimo dalla quantità e dal singolo cane. Approfondiamo in questo articolo come funziona esattamente il meccanismo del gusto nel cane, anche per capire quali possono essere i cibi che possono invogliarlo maggiormente a mangiare.

Come funziona il gusto nel cane

Una volta che il nostro cane mette in bocca un cibo, le sostanze di cui questo è composto entreranno in contatto con le papille gustative. Le papille sono presenti non solo sulla lingua del nostro cane, ma anche in altre parti della bocca (come gengive e faringe) e presentano al loro interno calici gustativi, con cellule deputate al compito di trasformare uno stimolo chimico in uno elettrico.

Con l’aiuto della saliva, che apporta la componente acqua, e dei grassi, che veicolano le molecole liposolubili, le singole sostanze chimiche vengono riconosciute e parte l’informazione che tramite i neuroni raggiunge il cervello. È solo a questo punto in realtà che si forma “il gusto” inteso come la percezione di quanto sta avvenendo in bocca. E che viene poi interpretato come “positivo” o “negativo”.

Oltre alle papille gustative, vi interesserà sapere che esistono anche delle papille meccaniche, che svolgono sostanzialmente una funzione tattile, ovvero aiutano il nostro cane a percepire la consistenza del cibo. Quindi se a volte vi rifiuta ad esempio una pappa cui avete aggiunto un integratore minerale, potrebbe essere perché percepisce un “gusto” sabbioso, proprio come noi del resto.

Il ruolo dell’olfatto nel gusto del cane

Nel cane, come nel gatto, l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nella percezione dei gusti. Intendo, ancora più importante di quello che ha per noi esseri umani perché ovviamente l’olfatto ha sempre un ruolo importante. Se ad esempio un odore di un cibo di sembra disgustoso, sono sicura che nessuno di noi lo metterebbe volentieri in bocca. Lo stesso vale ovviamente per loro sotto questo aspetto: la scelta di se “provare” o meno un cibo è sempre correlata al suo odore. Solo che il senso dell’olfatto nel cane è estremamente più sviluppato del nostro e quindi anche questa fase è più importante.

Ma non è solo questo il ruolo dell’olfatto nella percezione dei gusti. Le informazioni che arrivano dalle papille gustative, infatti, anche dopo che il cibo è entrato in bocca, vengono combinate con quelle olfattive che vengono dal naso. Mentre masticano e ingioiano infatti una buona parte di molecole si liberano dal cibo e, tramite l’aria di espirazione, “risalgono” nel naso, dove vengono lette anche dai recettori olfattivi. Lo sappiamo bene anche noi che quando siamo raffreddati infatti non sentiamo più neanche i gusti, oltre agli odori!

I gusti preferiti e gusti sgraditi al cane

Prima di tutto dobbiamo sottolineare come ogni alimento è caratterizzato in genere dalla possibilità di stimolare più di un gusto. Tranne alcune rare eccezioni infatti ogni cibo è composto da vari ingredienti e proprio per quello abbiamo una ampia varietà di sapori in fondo. Vediamo però quali sono i gusti principali e come vengono in generale percepiti, se gradevoli o sgradevoli.

Dolce: gradito

In generale i cani amano il gusto dolce! Il gusto dolce è stimolato ovviamente dagli zuccheri, come ad esempio il fruttosio presente nella frutta, o il classico zucchero bianco da cucina. Anche altre sostanze però possono stimolare il gusto dolce, come ad esempio tutti gli educolcoranti, che ricordate sono tossici per il cane. Persino alcuni tessuti ricchi di zuccheri come il fegato, ricco di glicogeno, può essere percepito con gusto dolciastro ed è in generale apprezzato. Attenzione però perché gli zuccheri semplici devono essere assolutamente limitati nell’alimentazione del cane e oltre tutto molti dolci possono contenere sostanze velenose, come ad esempio cioccolato e uvetta.

Salato: gradito

Anche il salato in generale è un gusto gradito al cane. Il salato viene percepito quando è presente nel cibo il cloruro di sodio, ovvero il classico sale da cucina, e da altre molecole simili come struttura chimica. Dato che il sodio in natura è un nutriente non frequente da trovare, il salato è un gusto percepito come positivo, ma solo a basse quantità. Quando è molto infatti diventa sgradito anche per i nostri cani.

Importante citare che, al contrario di quello che si pensa, il sale da cucina non è un alimento vietato nell’alimentazione del cane, anzi! Il sodio rappresenta appunto un elemento fondamentale per diverse reazioni organiche ed è presente infatti in tutti gli alimenti industriali. Possiamo quindi aggiungerlo anche in una dieta casalinga, per aumentare il sapore del cibo, ma ovviamente in piccole quantità.

Acido: gradito o sgradito?

L’acido è un gusto molto particolare per il cane, in generale sgradito, ma in alcuni casi può risultare gradito o persino amato! In generale l’acido è un gusto tollerato a piccole dosi (anche per noi, se ci pensate), ma che ad alte dosi tende ad indicarci che dobbiamo evitare quel determinato cibo, dato che è prodotto da molti batteri. Come però ben sappiamo, il cane può gradire molto alimenti acidi come ad esempio lo yogurt. Alcuni cani amano persino l’aceto se aggiunto in piccole quantità al cibo e il succo degli agrumi, ma sono eccezioni.

Amaro: sgradito

L’amaro è uno dei gusti più sgraditi al cane! In natura, il gusto amaro è legato a molecole che possono risultare tossiche, quasi sempre di origine vegetale. Per questo è molto facile che il gusto amaro sia considerato come da evitare dal nostro cane. Purtroppo, però fra le sostanze amare abbiamo anche diverse piante con funzione depurativa epatica e molte medicine. Il sapore amaro come sappiamo è difficile da nascondere e in questi casi, quando vogliamo che il nostro cane assuma comunque la sostanza/medicina, la cosa migliore sarà “nasconderlo” in un bocconcino che venga ingoiato rapidamente oppure dare noi direttamente la compressa nel fondo della bocca.

Umami: gradito

Il gusto umami, tradotto dal giapponese come “saporito”, è in generale percepito come molto gradito dal cane. Questo gusto, scoperto più recentemente rispetto agli altri (inizio del 1900), risponde principalmente al glutammato monosodico, una forma di aminoacido (glutammina) legato al sodio. In generale quindi l’umami è il gusto che identifica la presenza di proteine all’interno di quel determinato cibo e per questo è estremamente gradito ai nostri carnivori domestici. Il cibo quindi che lo stimola maggiormente è proprio la carne.

Interessante da sapere: la percezione del gusto umami aumenta quando cuociamo la carne, soprattutto se la facciamo alla piastra, dato che concentra le molecole responsabili di questa percezione. Anche la salsa di soia è un concentrato di gusto umami, ma fate attenzione se volete utilizzarla come appetizzante dato che contiene anche molto sale.

Il pungente o piccante: sgradito!

Anche se non è un vero e proprio gusto chimico come gli altri, dobbiamo nominare anche il piccante, generalmente sgradito al cane e sicuramente da evitare. Come abbiamo visto infatti in bocca non sono presenti solo i recettori molecolari per i gusti, ma anche alcuni “tattili” e dobbiamo aggiungere ora i recettori termici. Esatto, il gusto pungente (o piccante) come vogliamo chiamarlo, viene percepito da questi recettori, anche se non è davvero seguito da un aumento della temperatura locale. Le molecole che stimolano il gusto piccante (come quelle presenti nel pepe o nel peperoncino) passano indigerite nel tratto intestinale del nostro cane e hanno azione irritante, motivo per il quale vanno assolutamente evitate.

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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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