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23 Giugno 2023
16:09

I primi 25 anni di Baubeach: dal divieto di entrare ad una spiaggia a misura di cane

Patrizia Daffinà racconta difficoltà e traguardi del primo quarto di secolo della prima spiaggia per cani italiana. "Uno spazio concepito per loro per garantire una serena convivenza in completa libertà"

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Giornalista
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«Qui al Baubeach il termine “padrone” non è ammesso. E neanche una certa cinofilia che fa del cane un burattino». Patrizia Daffinà, fondatrice e anima del primo stabilimento balneare aperto, anzi dedicato ai cani, è molto perentoria. Non si va in questo lido a Maccarese, pochi chilometri da Roma e dalla rinomata Fregene, se non si vuole sposare un vero e proprio stile di vita: animali come compagni di viaggio e mai come oggetti da compagnia. Nato nel 1998 dall’intuizione di Patrizia, festeggia quest'anno i 25 anni di attività e lo fa con una tre giorni di iniziative (incontri di approfondimento sul mondo dei cani, massaggi olistici, sedute di yoga e campane tibetane in programma fino a sabato 25 giugno) che vogliono essere un inno alla consapevolezza del rapporto con se stessi e con gli animali con cui condividiamo la vita.

Dal 1998 al 2023: 25 anni di crescita insieme ai cani

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«Facevo la sceneggiatrice ma già mi ero trasferita da Roma a Fregene con i miei cani – racconta Patrizia – ad un certo punto mi sono resa conto che quelle spiagge in cui d’inverno ci aggiravamo senza problemi in estate si trasformavano un uno scenario proibito». Alla fine degli anni ’90, infatti le Ordinanze balneari in vigore erano ancora ancorate ai Decreti regi a tutela dell’industria balneare, per cui “agli animali non era consentito l’accesso agli arenili nel periodo di balneazione”. Patrizia e le sue amiche, tutte “canare” come lei, riescono ad ottenere una deroga  e così, ospitato dal uno stabilimento balneare a Maccarese, nacque il Baubeach, la prima spiaggia a rompere questo divieto in un’Italia ancora molto sonnecchiante rispetto ai diritti degli animali. «Baubeach fece, a dir vero, da apripista a diverse realtà, che arrivarono ad utilizzare il suo nome, marchio registrato, come sinonimo di spiaggia per cani: ma l’organizzazione della struttura non ha a che fare con nessuna delle altre spiagge “per cani” italiane».

Cani liberi di giocare e fare il bagno: la "rivoluzione" di Baubeach

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Il regolamento del Baubeach fu da subito davvero rivoluzionario. «Abbiamo avuto molta fortuna nell’incontrare persone che ci hanno molto sostenute nella nostra visione “rivoluzionaria” – sottolinea Patrizia. – per il regolamento fu fondamentale l’allora Direttore sanitario della Asl Roma D, Dott. Claudio Fantini, grazie al quale al Baubeach i cani sono tenuti liberi dal guinzaglio e possono fare liberamente il bagno nello specchio di acqua a loro dedicato». Ovviamente i cani a cui viene permesso l’ingesso devono essere sani e in regola con le vaccinazioni. «Naturalmente prima di essere ammessi alla spiaggia devono essere valutati, per scongiurare la presenza di femmine in estro e di  soggetti non socializzati e al contrario vittime di stress, reazioni difensive o altro». Ma superato questo piccolo “esame” sono pronti, in compagnia dei loro umani, di divertirsi liberamente per tutto il giorno in un piccolo paradiso di 7 mila metri quadrati di spiaggia, concepita per il loro benessere a 360°, con ombra e acqua a volontà, attività pensate per loro e per il contesto estivo, ristoro per fare uno snack, punto di primo soccorso, area spa per il risciacquo finale.

Un spiaggia “dalla prospettiva del cane”

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«Dal 2010 abbiamo ottenuto dal Comune di Fiumicino una spiaggia in concessione. Una “spiaggia per cani” a tutti gli effetti. Ed è una gioia vedere come i cani si riconoscano nel ruolo di “amico della vacanza”, si corrano incontro, simulino rincorse e si lascino andare alla più amplificata dimostrazione di felicità: ora la loro identità canina è pienamente riconosciuta, nessuno li sgrida se scavano buche o se si sgrullano dopo il bagno, tutti gli umani sono più rilassati, esistono percorsi da fare insieme per riscoprire il gusto della ricerca, dell’intrufolarsi in una tana, di correre a perdifiato sulla battigia». Una spiaggia che quest’anno è attrezzata in una modalità totalmente rivoluzionaria. «Per la prima volta nella storia si avrà la possibilità di varcare uno spazio concepito per i cani tenendo presente la necessità fondamentale per garantire la serena convivenza in completa libertà – aggiunge Patrizia. – Le attrezzature sono quindi disposte in modo ellittico, e non in file parallele come normalmente avviene. Entriamo nella prospettiva del cane e proponiamo uno spazio ampio davanti e dietro il punto d’ombra, in modo che tutta la spiaggia venga sfruttata».

Le attività per chi… accompagna il cane al mare

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Anche gli umani che accompagnano i cani non se la passano male al baubeach. Per loro sono in programma attività olistiche, sessioni di yoga, conoscenza etologica, attività “empatico relazionali”, in cui scoprire la natura della relazione con il proprio cane e anche della propria connessione con la realtà naturale. «Puntiamo molto sull’empatia e sulla relazione tra uomo e cane – spiega ancora Patrizia – i nostri percorsi empatico-relazionali servono proprio a questo, ad imparare a relazionarsi». Anche in questi giorni di festeggiamenti per i primi 25 anni di attività ci saranno prove di Functional (esercizi di proprocezione con il Cane, equilibrio e sicurezza; una palestra mentale per cani insicuri, deprivati o con problemi di apprendimento) a cura del Centro Cinofilo Balla coi lupi ma anche aperiyoga con performance dell’artista Karen Thomas sui sette colori dei Chakra, assaggi di massaggio olistico, sessioni di yoga e incontri sulla comunicazione dei cani e, domenica, un incontro sulla Formazione in dog managment.

«Il Baubeach ormai è molto più che una semplice spiaggia per cani. Il Baubeach è anche  Formazione Etologica, in collaborazione con l’Istituto di formazione zooantropologica SIUA, dalla quale è nato il primo Corso in Dog Management Turistico Ricreativo, l’unico in Italia che può vantare una solida struttura didattica e il più alto range di esperienza sul campo; creazione di un Polo di Discipline Bionaturali, associato all’AICS, per il quale a Baubach si insegnano Yoga, Yoga Sup e si creano workshop di attività olistiche; una proposta gastronomica certificata Vegan OK oramai da 8 anni, mediante la quale si avvicinano le persone ad una diversa concezione dell’alimentazione, come cura della persone, del Pianeta e dei suoi Abitanti».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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